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[N/A] Questo capitolo è molto importante. Approfondisce meglio il rapporto di San ed Hongjoong, dal momento che molti di voi credono che si odino a morte. Non è affatto così: semplicemente Hongjoong, da sempre, deve fare i conti con la personalità frizzante di San. In realtà, entrambi si vogliono un gran bene <33.

 In realtà, entrambi si vogliono un gran bene <33

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L - S A N

Avevano raggiunto la lavanderia con difficoltà. La pioggia appesantiva i loro vestiti, mentre l'oscurità della notte ostacolava il loro cammino. Seonghwa si impegnò massimamente a raggiungere il luogo prefissato il prima possibile, dal momento che percepiva la stretta di Hongjoong farsi sempre più debole. La sua mano era gelida in confronto a quella di Seonghwa, e il tepore delle dita di quest'ultimo non bastò a proteggerla dal freddo.

Una volta al riparo nella lavanderia, fortunatamente aperta nonostante l'orario, Seonghwa si affrettò ad appoggiare Hongjoong al di sopra di una lavatrice qualsiasi. Gli toccò la fronte bollente, i capelli bagnati, le guance arrossate. Percepiva il suo debole fiato contro le dita e il suo sguardo assente sulla propria pelle. Seonghwa si sforzò di sorridere, assalito da ingiustificabili sensi di colpa, affrettandosi a spogliare il più piccolo. Gettò nella lavatrice la giacca ormai inutilizzabile, insieme alla maglietta, anch'essa bagnata. Si chinò infine per togliergli le scarpe e i calzini.

Hongjoong non si ribellò, sperando che il rossore sul suo viso fosse causato semplicemente dalla febbre imminente. Si vergognava di quel che stava accadendo, ma non voleva far sentire inadatto Seonghwa, in alcun modo. Tossì appena, assonnato e stordito, stringendosi le braccia tremanti al petto nudo. Seonghwa non parve rifletterci troppo: lo strinse subito a sé, ed Hongjoong si stupì immediatamente nel notare di quanto calore il suo corpo avesse da offrire.

Nonostante fosse piccolo e minuto, lo avevo nascosto e protetto bene dal diluvio: aveva semplicemente le punte dei capelli leggermente umide, mentre piccole perle di pioggia si erano incastrate tra le sue ciglia. Hongjoong si domandò come facesse ad essere affascinante anche in quelle condizioni, e frustrato si ritrovò ad arrossire ancor di più. Nascose il proprio viso contro la maglietta di Seonghwa e non disse più nulla, sperando che la pioggia portasse via con sé anche la sua vergogna.

Il proprietario della lavanderia offrì loro gentilmente un paio di coperte, suggerendo di attendere finché non avesse smesso di piovere. Seonghwa lo ringraziò educatamente, mentre sistemava entrambe le coperte sulle spalle tremanti di Hongjoong, che lo guardò immediatamente, spaesato.

《Quello che si ammala sei tu, non io...》si giustificò imbarazzato Seonghwa, senza comunque ribattere quando il più piccolo lo portò al riparo con sé sotto le coperte. Il moro rimaneva comunque più alto, e si dovette chinare su Hongjoong per accertarsi che nessun tratto della sua pelle venisse esposto al freddo. Seonghwa non disse nulla, leggermente a disagio, poggiando una mano sulla schiena nuda e rigida dell'altro. Il capo di Hongjoong ritrovò invece il proprio posto nell'incavo del collo di Seonghwa.

I due lasciarono la lavanderia solamente un'ora dopo. Aveva iniziato a spiovere mediamente presto, ma l'unico ad uscire fu Seonghwa, che andò a comprare del ramen istantaneo per riscaldare entrambi. Mentre Hongjoong finalmente aveva modo di saziare il brontolio del proprio stomaco, Seonghwa si accertò che i loro vestiti venissero lavati ed asciugati correttamente. Aiutò Hongjoong a rivestirsi, e gli fece indossare nuovamente la propria felpa.

Il ritorno fu molto più semplice. Hongjoong era ormai in grado di camminare, e divertito faceva lo slalom tra le pozzanghere. Seonghwa, dietro di lui, si accertava non si bagnasse le scarpe. Rimase stupito dal modo in cui la sommessa risata di Hongjoong sembrava illuminare quella buia e fredda strada che stavano percorrendo.

《Qua non abita San?》domandò ad un tratto il più grande, fermando Hongjoong per una mano. Hongjoong si bloccò di conseguenza, annuendo immediatamente, senza avere neanche la necessità di accertarsene. Al contrario, lanciò a Seonghwa uno sguardo interrogativo: fu costretto a sollevare il capo, dal momento che gli arrivava a malapena al petto.

《Me lo ha detto Yeosang!》protestò dunque Seonghwa, mentre senza esitazioni suonava al citofono, sbuffando teatralmente. Hongjoong rise appena.

Questo, fu quel che accadde.

Mi lasciai sfuggire un sospiro, lanciando un'occhiata poco convinta ad Hongjoong, che sereno dormiva appoggiato alle mie gambe. Un lieve rossore colorava ancora le sue guance, mentre un debole sorriso gli increspava le labbra assonnate. Sorrisi di conseguenza, accarezzandogli distrattamente i capelli. Mi domandai per l'ennesima volta se si fosse innamorato di Seonghwa, ma lui continuava imperterrito a sostenere di essere etero.

Questo non escludeva di certo il fatto che potesse piacergli, giusto? Mi morsi un labbro, senza poter evitare di preoccuparmi. Hongjoong era talmente ingenuo in certe situazioni. Probabilmente era ancora deciso a voler solidificare la relazione tra Seonghwa e Yeosang, ignaro dei sentimenti che inevitabili prendevano posto nel suo cuore.

Che sciocco, Hongjoong. Lo sei sempre stato...》sussurrai, stendendomi finalmente accanto a lui, poggiando la mia fronte contro la sua schiena. Il battito calmo e sereno del suo cuore mi cullò per tutta quella mia improvvisata veglia. Mi ricordai di come da bambini riuscii ad ingannarlo, costringendolo a seguirmi sin sopra il tetto della scuola. Mentre ridevo spensierato, tentando di catturare il sole a mani nude, Hongjoong scoprì per la prima volta di soffrire di vertigini. Inizialmente lo derisi, divertito dalla situazione. In secondo luogo, decisi invece di rimanere bloccato con lui sul tetto.

Non mi piacevano i piagnucoloni, ma lui aveva realmente avuto la pazienza di seguirmi sin lassù. A causa della mia iperattività molti bambini non amavano essere miei amici, dunque Hongjoong fu realmente il mio più grande regalo, a quei tempi. Mi seguiva ovunque, anche se in realtà, a seguire lui ero io. Ogni sua parola gentile calmava il mio spirito irrequieto, e solo con lui riuscivo ad apprezzare anche la più piccola delle cose. Persino lo studio! Ovunque Hongjoong andasse, portava con sé un pezzetto di pace, una piccola porzione di serenità.

Hongjoong era la mia personale armonia, e non avrei mai permesso a qualcuno di privarmene. Alla fine quel giorno, nella mia infantile innocenza, catturai qualcosa di molto più grande del sole.

[N/A] ...Come farei senza gli Ateez :c 💔

Come farei senza gli Ateez :c 💔

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𝐔𝐓𝐎𝐏𝐈𝐀 [Ateez]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora