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Sono le 22 e Lollo è appena arrivato.
Saliamo in macchina e saluto tutti, affianco a me è seduto Ava mentre Melissa sta davanti. Poco dopo mi accorgo della presenza di Luca che, come sempre, non saluta.
"Siamo arrivati" annuncia Lollo aprendo lo sportello, lo imito e scendo dall'auto. I ragazzi sono già entrati mentre io e Melissa siamo rimaste fuori a fumare una sigaretta.

"Ragazze non potete entrare se non avete 18 anni" dice il buttafuori.
"Non è possibile, io sono sempre entrata" urla Melissa all'uomo
"Bhe con me non entrate allora"
Chiamo Lollo che risponde dicendo che sarebbe uscito e avrebbe provato a convincere la sicurezza.
Passano 5 minuti e Lorenzo non è ancora uscito, ma vedo venirmi incontro Luca "stanno con me le ragazze" dice il moro, l' uomo lo guarda stranito e il ragazzo continua la frase "tavolo nel privè, Capo Plaza" il bodyguard consulta una lista, annuisce e ci fa cenno di entrare, scusandosi con Luca per l'imprevisto.
"Grazie" mi limito a dire e come risposta ricevo un "Figurati"... È di molte parole il ragazzo mi dicono.
Seguo Luca che ci porta al tavolo dove sta Lollo, mi siedo e bevo un cocktail.
Odio le discoteche, odio ballare e non reggo neanche l'alcol... Che divertimento. Il mio occhio cade su Luca che si muove a ritmo della musica mentre bacia una ragazza, che presumo sia la fidanzata.

È l'una di notte "vado a fumare una sigaretta" urlo a Lollo cercando di sovrastare la musica. Faccio uno slalom tra la folla ed esco fuori, mentre aspiro penso, penso a quanto faccia schifo la mia vita, del fatto che non abbia amici fatto eccezione per Lorenzo e Melissa, del fatto che non abbia una famiglia, una madre premurosa, un ragazzo che mi ami... A riportarmi alla realtà è una voce "non ti stai divertendo?" alzo lo sguardo e vedo Luca, cosa dovrebbe importare a lui di me?
"non rispondi?" continua lui
"scusa stavo pensando ad altro, non sono il tipo di ragazza da discoteca comunque, non mi diverto per niente" mi limito a dire,
"sai, neanche io" risponde il moro
"non sembra" ribatto acida, "e da cosa lo deduci?" chiede quasi irritato,
"non so, forse da come ballavi e ridevi con la tua ragazza" che figura di merda, sembro gelosa ma non lo conosco neanche, "la mia ragazza?!" risponde mettendosi a ridere "io non sono fidanzato, non credo nell'amore"
Conclude lui, "ancora trovi quella giusta, fidati" dico io "e non lo troverò" risponde lui buttando a terra il mozzicone di sigaretta e rientrando dentro la discoteca.

La serata di ieri è stata una merda a tutti gli effetti. Mi sono appena svegliata, scendo le scale e trovo un biglietto sul frigo "non torno a casa oggi, divertiti. Dalla mamma" sbuffo, si vede che non le frega niente di me. Oggi non ho niente da fare quindi ho deciso di chiedere a lollo se fosse libero.
L: Giulia dimmi tutto
G: ti disturbo per caso?
L: nono figurati
G: questo pomeriggio ti va di uscire? Mia madre mi ha lasciata sola come sempre
L: Giulia ma sta diluviando, in caso vengo a casa tua, porto il gelato e ci guardiamo un film.
Guardo fuori dalla finestra è sta veramente diluviando, cavolo ma è agosto e già piove, non oso immaginare cosa accadrà a novembre
L: pronto, mi senti?
G: si scusa, comunque va bene vieni da me il prima possibile.

Suona il campanello, mi precipito giù per le scale e apro la porta. Abbraccio Lollo e scorgo dietro di lui Luca, che ci fa Luca a casa mia? Guardo con una faccia stranita Lorenzo "stava a casa mia, non lo potevo cacciare, quindi l'ho portato qua" dice ridendo, mentre il moro abbozza un sorriso ed entra in casa. I due si buttano sul divano, accendono la TV e iniziano a commentare una ragazza andata come ospite ad un programma.
"che gnocca" dice lollo
"che dire, una scopata ci sta" dice Luca ridendo
"te le fai tutte tu, lasciamene una" dice lollo con una faccia da cucciolo e i due scoppiano in una rumorosa risata.
"io salgo un attimo sopra" dico, mi guardo allo specchio e sono in condizione pessime: porto dei pantaloncini neri del pigiama e una conotta rosa, i capelli sono scompigliati e ho un po' di mascara sotto gli occhi. CHE FIGURA!
Mi sistemo e scendo, mi siedo vicino a lollo e iniziamo a guardare "Riverdale" una serie su Netflix.
La suoneria di un telefono ci fa sussultare, Luca sfila dalla testa l'iphone e lo appoggia all'orecchio.
"Dai mo arrivo, però è l'ultima volta, mi hai rotto il cazzo" dice Luca parlando al telefono e alzandosi dal divano. "io devo andare" dice con tono distaccato aprendo la porta.

|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now