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Luca è ripartito e in questa settimana scoprirò se ho recuperato fisica e latino, spero di sì altrimenti mia madre non mi farà salire a Milano.

"Rossoni ecco il suo compito" dice la professoressa di fisica porgendomi la verifica. Giro lentamente il foglio e leggo il voto: 7. Faccio un sospiro di sollievo e quasi mi metto a piangere per la gioia.
Anche il prof. di latino ci ha ridato i compito e ho preso 6+, meglio di 5 sicuro.
Ho chiamato mia madre e, dopo essersi congratulata, mi ha dato il permesso per andare a Milano.
Comunico subito la notizia a Luca.
G: amore posso salire da te.
L: ma buongiorno anche a te. -dice ridendo
L: allora quando vieni?
G: venerdì sera parto, viene anche Melissa.
Sento il mio ragazzo sbuffare ed io scoppio a ridere.
G: lei sta da lollo, staremo da soli noi due... Tranquillo.
L: ah pensavo stesse qua da me.
G: comunque dovremmo fare un viaggio, solo io e te però.
L: e dove vorresti andare?
G: non lo so era un'idea buttata così, poi in caso quest'estate ora ho scuola.
L: mh va bene, io devo andare... Ci sentiamo dopo amore. Ti amo.
G: anche io ti amo.

È venerdì notte, sono le 23, e siamo appena arrivate a Milano. Ho accompagnato Melissa da Lollo e ora mi trovo davanti la porta di Luca.
Lui apre ed io mi fiondo nelle sue braccia. Mi era mancato.
"Vogliamo restare così o mi dai un bacio?" chiede scherzosamente.
I nostri sguardi si incontrano e le nostre labbra combaciano perfettamente. Le sue mani corrono lungo la mia schiena per poi infilarsi sotto il maglione, mi stringe a sé per poi staccarsi e andare in camera.
Lo seguo e lui mi porge una busta.
"Cos'è?" chiedo dubbiosa.
"Aprila".
Apro la busta e ci sono due biglietti aerei per Parigi. Guardo sbalordita il mio ragazzo che in questo momento ha un sorriso stampato in faccia. Mi fiondo nelle sue braccia per poi prendere il suo viso tra le mani e baciarlo.
"Non dovevi amore" dico facendogli una carezza sul volto.
"Invece si, devi essere sempre felice con me" io sorrido alle sue parole.
"Ma quando partiamo?" chiedo.
"Tra una settimana e staremo lì per 5 giorni, ho già parlato con tua madre e mi ha dato il permesso".
Luca ha veramente organizzato tutto per me? Non ci posso credere.
"Ti amo" sussurro stampandogli un bacio sulle labbra.
Luca si siede sul letto, mi prende per i fianchi e mi fa sedere a cavalcioni.
Mi fissa negli occhi per poi posarmi dei baci sul collo e spostarsi successivamente sulle mie labbra. È un bacio passionale, sento il suo respiro più pesante e le sue mani si posano sopra il mio seno. In un secondo capovolge la posizione, lui è sopra di me e con i gomiti si sorregge per non mettere tutto il peso su di me.
Prendo il suo viso tra le mani e comincio a baciarlo per poi sfirargli la t-shirt. Lui si stacca e mi da dei baci sul collo, per poi togliermi il maglioncino e baciarmi fino a scendere alla pancia. Mi sbottona i jeans per poi prendere le estremità delle mutande e sfilarle insieme ai pantaloni. Scruta attentamente ogni centimetro del mio corpo per poi cercare invano il mio sguardo.
"Guardami Giulia" io faccio come dice.
"Ti fidi di me?" annuisco.
"se ti fa male, me lo devi dire, capito?" io annuisco un'altra volta.
Affera il preservativo e, dopo esserselo infilato, mi prende per i fianchi ed entra dentro di me.
Inizia a muoversi lentamente, io faccio una smorfia per il dolore e lui si ferma.
"Tutto bene?" io annuisco, l'unica cosa che riesco a fare è annuire.
Riprende a ritmo costante aumentando la velocità in alcuni momenti. Il dolore man mano si trasforma in piacere fino ad arrivare all'apice nello stesso momento di Luca.
Il mio ragazzo si stende vicino a me dandomi un bacio a stampo.
Io non dico niente, ho paura che non gli sia piaciuto.
"Giulia mi guardi" dice facendo voltare il mio viso verso di lui.
"Scusa" borbotto io. Lui aggrotta le sopracciglia come se non stesse capendo.
"Lo che non ti è piac-" non mi lascia finire la frase.
"Non ti deve passare nemmeno nell'anticamera del cervello. È stato fantastico, davvero" dice incatenando i nostri sguardi, sul mio volto compare un sorriso e mi sento quasi sollevata. Sono piena di insicurezze e non posso farci niente.

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|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now