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Siamo entrati in discoteca, Luca mi ha portato al tavolo nel privè. È circondato da ragazze quasi nude che sculettano chi da una parte, chi dall'altra. Sulle sue ginocchia è seduta una ragazza bionda, che continua a baciarlo. Io faccio finta di niente e nel frattempo parlo con Ava del più e del meno. È mezzanotte e voglio solo tornare a casa, sono stanca di vedere culi che volano, Luca che bacia ogni secondo una ragazza diversa. Ogni volta che davanti i miei occhi si presenta questo spettacolo è come se il mio stomaco si contorcesse, però non so neanche io il perché. Tra l'altro ho bevuto un po' troppo e non reggo neanche l'alcol quindi ho un senso di nausea e di vomito.
"Scusa ti posso parlare un attimo?" chiedo a Luca biascicando mentre lui scansa dalle sue gambe una ragazza che mi guarda male.
"Dimmi tutto" dice lui avvicinandosi
"Vorrei tornare a casa, non mi sento molto bene" lui mi guarda, annuisce e mi prende per mano.
Si avvicina al tavolo dove stavamo prima, saluta tutti, mentre le ragazze mi squadrano e mi lanciano occhiate di fuoco dato che siamo mano nella mano.

Tornati a casa mi precipito in bagno dove vomito, più e più volte. Appoggio la testa sulla tazza del water e inizio a piangere, non so perché, ma piango, forse penso al mio passato, non so.
Qualcuno bussa alla porta del bagno e biascico un "avanti", la porte si apre ed entra Luca, mi guarda e dice "Abbasti il vestito che si vede tutto" ride e si avvicina. Sto sprofondando per la vergogna e penso di essere diventata rossa in faccia.
"Come mai piangi?" dice sedendosi sul bidè posizionato davanti al water.
"la mia vita è una merda, mia madre non c'è mai, mio padre è morto solo lui riusciva a capirmi, ora non ho un cazzo, sono invisibile per tutti" dico asciugando le lacrime. Lui mi guarda "mi dispiace, non sapevo niente... Comunque per me non sei invisibile, fidati" dice sorridendo.
"Dai vai a dormire" dice prendendomi da sotto le spalle e alzandomi, mi accompagna in camera e chiude la porta.

È mattina, di ieri mi ricordo solo di aver fatto troppe figure di merda. Non voglio alzarmi, voglio sprofondare per la vergogna. "Giulia esci, è pronta la colazione" urla Lorenzo.
Con molta fatica mi alzo e mi dirigo in cucina, Luca mi sorride e io ricambio il sorriso per poi rivolgermi al mio mio migliore amico "allora com'è andata con quella ragazza?"
"lasciamo perdere, non faceva altro che farsi foto" dice lui scioccato mentre io e Luca scoppiamo a ridere.

È ora di pranzo e stiamo ad un ristorante, come al solito hanno pagato Luca e Lorenzo... Mi da fastidio il fatto che non possa nemmeno pagare l'acqua.
Oggi a Milano c'è il sole quindi Lollo ha deciso di portarmi a fare un giro al duomo mentre Luca ha deciso di restare a casa.

Milano è davvero bella. È enorme rispetto alla mia Salerno, è dispersiva e caotica.

Ho passato un pomeriggio davvero bello con Lorenzo, siamo stati insieme e abbiamo riso tutto il tempo, gli ho raccontato anche delle figuracce di ieri e lui ha detto di non preoccuparmi dato che Luca si fa passare sopra molte cose.

Ora stiamo tornando a casa per prendere le valigie dato che alle 21 abbiamo l'aereo. Purtroppo devo tornare a Selerno, proprio ora che stavo "instaurando" qualcosa con Luca.
Ad aprirci la porta di casa è una ragazza in intimo con sopra una vestaglia da notte. La ragazza cerca di coprirsi il più possibile mentre ci fa entrare. Io mi dirigo in camera, prendo la valigia e torno da Lorenzo "andiamo dai" dico con tono freddo
"di già, non salutiamo nemmeno Luca" risponde il mio amico
"penso abbia di meglio da fare" dico alzando gli occhi al cielo, neanche il tempo di dirlo che dalla camera esce Luca che abbraccia lollo e si avvicina per salutarmi, io indietreggio aprendo la porta e uscendo.
"Ma cos'ha fatto?" sento chiedere da Luca a Lorenzo che si limita a rispondere con un "non so"

|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now