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"Ci stanno i miei, mia sorella e il ragazzo a casa, quindi non dobbiamo fare casino" dice Luca aprendo il portone di casa.
Si dirige in camera sua, apre l'armadio e mi lancia una sua maglia.
"Hai intenzione di dormire così?" gli chiedo vedendolo solamente in boxer.
"C'è qualcosa che non va? Sono anche coperto, non è che non mi hai mai visto nudo" ironizza.
"Non è per quello Luca"
"Allora? Per cosa? Non mi resisti se resto così?" Alzo gli occhi al cielo e mi sdraio sul letto affianco a lui.
"Perché non rispondi? È così?" continua Luca.
"No, non è così" mento.
"Sicura?" una sua mano scivola lungo la mia coscia per poi stringerla leggermente. Prendo il suo viso tra le mani azzerando le distanze baciandolo. Le sue mani scorrono lungo la mia schiena, si fermano sulle mie mutande per poi sfilarle, si mette sopra di me tenendosi con il gomito.
"Sarà uno sbaglio anche questo? Domani mi chiederai di dimenticarlo come l'ultima volta?" chiede mentre mi fissa negli occhi, io scuoto la testa, per poi baciarlo. Entra dentro di me per poi sdraiarsi sul letto una volta finito.
"Finirà sempre con del sesso?" chiedo.
"Giulia lo vuoi tu, te l'ho sempre detto che voglio tornare con te ma tu non mi perdoni. Non mi perdoni però vuoi fare sesso" afferma sbuffando.
"Non è solo sesso" dico.
"Lo so, lo so. Giulia io ti amo, te lo dico un'altra volta... Dammi una seconda possibilità" io scuota la testa, non ci riesco.
"Non posso Luca"
"Quindi mi usi solo per quando hai voglia?" mi chiede.
"No, io ti amo ma ho perso la fiducia in te" lo sento sbuffare sonoramente per poi girarsi dal lato opposto.

"Dai Giulia alzati" la voce di Luca mi fa svegliare.
"Che ore sono?" chiedo stroppiciando gli occhi.
"Le 11, andiamo di là a fare colazione"  dice mentre mi tira per un braccio facendomi alzare.
"Ma buongiorno" ci saluta Erika, la sorella di Luca, una volta entrati in cucina. Ricambio il saluto sorridendo sia a lei che al suo ragazzo Fabrizio. Per poi iniziare a bere il caffè.
"Cos'è quel sorriso da ebeti che avete stampato in faccia?" chiede innervosito Luca riferendosi alla sorella e al compagno.
"Fratè la notte noi vogliamo dormire, la prossima volta io penserai a prendere una stanza all'hotel" dice Fabrizio scherzando. Io mi porto le mani sulla faccia per le vargogna.
"Mh ci penserò, anche se preferisco il mio letto" dice Luca non rivolgermi neanche uno sguardo.
"Giulia tu resti a pranzo qua?" mi chiede Erika.
"No torna a casa sua" Luca risponde al posto mio, come se mi stesse cacciando di casa. Forse fa bene.
"Luca..." lo rimprovera la sorella.
"Oh nono ha ragione, torno a casa. Vado di là e prendo la roba per andare via"
"Ti riaccompagno" afferma il moro.

"La prossima volta evita di cacciarmi di casa così" dico uscendo dalla macchina.
"Non ti stavo cacciando" faccio una risata nervosa e scuota la testa per poi  sbattere lo sportello dell'auto e uscire.
"Giulia..." la voce di Luca continua a chiamarmi ma io entro in casa chiudendo la porta.
"Ti sembra l'ora di tornare a casa?" mi chiede mia madre.
"Si, mi sembra l'ora adatta. Come puoi permettere al tuo compagno di parlarmi in quel modo, come se fosse mio padre, eh? Come puoi? Per me lui non sarà mai niente, MAI. A te non ti è mai fregato di me, e ora non puoi venire qui a dettare le regole, non te lo permetto" urlo salendo in camera e scoppiando a piangere.
Sento il campanello suonare e poi la mia porta aprirsi.
"Posso entrare?" è Luca.
"Già sei entrato"
"Giulia non ti stavo cacciando, ero incazzato, incazzato perché non mi dai una seconda possibilità" dice sedendosi sul letto.
"Perché piangi ancora? Cosa è successo" continua.
"Me lo chiedi ancora? È successo che non voglio vivere a casa con il compagno di mia madre e i suoi figli, è successo che non so cosa fare con te, è successo tutto questo..."
"Puoi venire a vivere da me"
"Si certo, poi quando salirai a Milano cosa farò? Resterò a casa tua insieme ai tuoi?" chiedo ridendo nervosamente.
"Vieni con me a Milano, quest'estate inizia anche il tour dell'album"
"Si Luca non è tutto così semplice, come faccio con la scuola? E poi non stiamo neanche insieme". Abbassa la testa.
"Riconquisterò la tua fiducia, te lo giuro" faccio un sorriso debole.
"Ora mi puoi dare un bicchiere d'acqua, ho fatto una corsa lungo le scale" dice ridendo, lo prendo per il braccio e lo trascino sotto in cucina.
"Ma tu non sei Capo Plaza?" chiede Andrea mentre porgo il bicchiere a Luca.
"In carne ed ossa" risponde orgoglioso.
"Oddio ti seguo dall'inizio, ho ascoltato il nuovo album è una bomba"
"Grazie mille" dice mentre si passa una mano sulla nuca, segno che è imbarazzato.
"Quindi era lui il famoso Luca con cui ti eri lasciata?" mi chiede Andrea, Luca mi guarda.
"Esatto e ancora non siamo tornati insieme"
"Chi si rivede" la voce insopportabile di Marco tuona nella stanza.
"Non vorrei rivederti io" sputo acida.
"E lui chi è?" chiede rivolgendosi al moro.
"Anche se non ti dovrebbe interessare lui è Luca e per il prossimi giorni andrò a vivere da lui" il ragazzo affianco a me sbarra gli occhi.

|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now