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I moschettieri del re

Capitolo 6

Anno: 1610 d.C.

Taehyung non si ricordava che i viaggi fossero così tanto lunghi, infatti si stava stancando. Non ne poteva più di stare seduto nella carrozza, era da più di cinque ore che lui e la ragazza stavano li dentro.
Precedentemente T/n e il pittore avevano parlato però dopo qualche tempo la donna si era addormentata nuovamente, così il ragazzo si era tolto la propria giacca e l'aveva posata sul busto della spia. Dopodiché, egli, afferrò il blocco che usava per fare degli schizzi e cominciò a ritrarre usando il carboncino il volto della donna, ci mise poco più di due ore, perché voleva che venisse bene il ritratto così da poterlo rifare su tela una volta tornato a Parigi.

Ad un certo punto la donna si svegliò e si sgranchì le braccia seguite dal busto, mettendo in mostra di conseguenza anche il seno, per poi grattarsi con il pugno lievemente l'occhio sbadigliando.
Anch'ella era stanca di stare seduta di non far niente, così prese il proprio borsello ed estrasse delle carte, guardò Taehyung e gli chiese: "Ti va di giocare?"

Il ragazzo chiuse il quaderno e posò al suo fianco il materiale da disegno per poi concentrarsi sul gioco. Mentre stavano giocando T/n domandò al pittore cosa stesse disegnando, ma il ragazzo più imbarazzato che mai rispose: "Il paesaggio...siamo passati davanti a dei posti magnifici ed ho voluto rifarli" Taehyung non mostrava a nessuno i suoi schizzi, sentiva come se non fossero il massimo e non voleva ricevere commenti negativi su quello che aveva appena abbozzato.

Jin stava mangiando una mela mentre era al trotto insieme ai suoi amici e ad un tratto si trovarono davanti ad una foresta molto fitta e abbastanza spaventosa, Jungkook insospettendosi che qualche miglia prima avevano, per sbaglio, imbucato la strada sbagliata ricontrollò la cartina e vide che erano sulla strada giusta. Di conseguenza proseguirono ma quando udirono dei rumori strani iniziarono a correre per uscire il prima possibile da quel posto.

Verso tarda notte arrivarono in una locanda, però prima di mettere a riposo i propri stallieri Yoongi notò una carrozza nobile e anche i simboli delle guardie del cardinale.

Si voltò verso i compagni e gli domandò: "Veramente vi volete fermare qua? Ci sono gli scagnozzi di sua Eminenza"

Jimin sospirò e disse: "Abbiamo bisogno di riposo Yoongi, domani mattina partiremo prima di loro, in modo da non incrociarli. Oggi abbiamo viaggiato molto e il mio sedere ha preso la forma della sella"

Jungkook incominciò a ridere e Jin disse guardando le sacche del cavallo: "Prima di ricominciare con il viaggio, domani dobbiamo fare scorta di alimenti" i tre annuirono e successivamente coprendosi il volto con il capello entrarono nella locanda. Un uomo sulla cinquantina gli accolse e domandò loro cosa volessero, così Jimin rispose: "Ci servono due camere per una notte e due pasti"

"Certo, sedetevi pure, poi mio figlio vi condurrà nelle vostre stanze" i moschettieri annuirono e per cena mangiarono del polpettone, polenta, verdure cotte e vino.

Gli scagnozzi del cardinale avevano occupato quasi del tutto la taverna, ed erano distribuiti in tutti i tavoli, ma i quattro poterono notare che in uno vi era una giovane donzella che stava parlando con il capo delle guardie e a seguito vi era un altro ragazzo della loro età. Aramis osservò attentamente la giovane fanciulla, la quale aveva un ventaglio che le copriva continuamente il volto e di conseguenza, non la si poteva vedere del tutto. Jimin curioso di sapere di come fosse strutturato il volto della giovane donna la guardò per molto tempo, fin quando Yoongi non gli tirò una gomitata sul fianco, facendogli sputare in faccia a Jungkook il vino.

𝐈 𝐦𝐨𝐬𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐞 [𝐉.𝐌𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora