17.

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 È dura tornare sui propri passi, quando il cervello ragiona diversamente e il cuore batte ancora forte per un sentimento passato. Eppure bisogna guardare avanti, non voltarsi più nella direzione sbagliata.

-Sei già qui?- domanda stupita la mia compagna, trovandomi stravaccata sul letto ed iniziando a dubitare se, ciò che le ho rifilato come scusa, sia la verità, oppure no.

-Sì, ho finito prima del previsto- annuisco, tenendo gli occhi fissi sul libro che ho scelto per eclissare l'agonia di un'istantanea.

Emette un suono affermativo, mantenendo le labbra serrate. -La solita fortuna che non mi ritrovo: ho tardato di mezz'ora per colpa di quella tonta della prof. di musica- aggiunge poi con un sospiro, accomodandosi accanto a me.

Richiudo il romanzo che ho tra le mani e ruoto il busto nella sua direzione, insieme allo sguardo, arrestando un sorriso pronto ad emergere.

-Ci prepariamo?- suggerisco accarezzandole un braccio coperto dal maglione pesante.

-Quando vuoi- sussurra di rimando, occupando il letto per tutta la lunghezza e socchiudendo le palpebre. Impugno un asciugamano, assimilando le poche opzioni disponibili: devo compiere io il primo passo verso il bagno. 

Il respiro che emetto, a contatto con la tensione dell'acqua bollente, è affannoso, nonostante non ci sia nulla per cui io debba allarmarmi: posiziono la schiena al muro credendo di poter trascorrere queste ultime ore in allegria, mentre le mie mani si fanno spazio tra i capelli per insaponarli. La doccia è il luogo dei pensieri per antonomasia: avvengono, sotto le gocce calde, i ragionamenti più complessi, le soluzioni più imprevedibili; tuttavia, questa volta, non ve n'è alcuna. Forse oggi non è un giorno adatto a ragionamenti di questo tipo, forse domani andrà meglio o forse sarà un'altra monotona giornata devastante.

Chiudo gli occhi per un tempo illimitato: il flusso di corrente tiepida è rilassante, soddisfacente. Vorrei tanto poter rimanere qui per il resto della mia vita, in questa bolla di intimità dove nessuno può toccarmi, farmi del male. Quale più grande delusione dello scoprire che, in fondo, l'esistenza umana non è così? Bisogna azzardare, l'uomo necessita dell'esagerazione. Eppure c'è un velo sottilissimo fra il pericolo scampato che porta alla felicità e il baratro; di questo dovremmo temere tutti, perché se l'uccellino si avvicinasse troppo al Sole per vederlo meglio, correrebbe il rischio di bruciarsi le ali. Troppe volte ho provato la sensazione di essere soffocata da quella stella luminosa, troppe volte avrei potuto evitare che la mia impertinenza si spingesse fino al nucleo di quella palla infuocata. Tempi bui, nei quali John ha perso la fiducia che riponeva in sua nipote.

Sono scossa, quando esco dal box.

Asciugo i capelli, tirando i ciuffi alle estremità con la spazzola, nella speranza che non facciano brutti scherzi per concludere il dì: potrei legarli per rimanere sul sicuro, ma il taglio corto, prediletto nell'ultima seduta dalla parrucchiera, non mi consente di creare acconciature molto articolate.

Torno in camera, constatando, con piacere, che Hayley si è addormentata beatamente in una posizione innaturale e contorta, di suo consueto; non vorrei svegliarla dal suo sonno angelico, ma, se non lo facessi, rischierei di beccarmi i suoi urli assordati dovuti al ritardo imminente. 

Apro un'anta dell'armadio e passo all'ispezione i pochi abiti che possiedo, nessuno dei quali può definirsi elegante. Questo genere di abbigliamento non mi ha mai colpito seriamente: alcune tonalità e fantasie sono affascinanti, tanto da volerle acquistare, eppure ognuno di loro ha avuto un'identica dipartita nei più cupi abissi del cassetto. Ne prendo in mano due, quelli che destano la mia insicurezza, e li analizzo in tutto il loro splendore di abiti da sera: chiaramente nessuno può battere il manichino del negozio in fatto di curve, ma posso sempre accontentarmi lanciando uno sguardo veloce allo specchio, senza pensarci troppo a lungo. Del resto, ho l'opportunità di rendere fiere le due uniche amiche che ho, indossando un colore differente dalla consueta tonalità nera.

Storm SoulWhere stories live. Discover now