Who Am I? I Am Not Me // Minsung #3

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Non finí la frase che il suo sguardo si posò nuovamente sul cellulare dove compariva il nome di Jeongin.

Ci fu un momento di silenzio, dove tutti fissavano il cellulare di Chan Hyung come se potesse esplodere da un momento o l'altro.

HyunJin: rispondi!
HyunJin sembrava impaziente. Chan prese il cellulare rispondendo alla chiamata solo dopo aver fatto cenno a tutti di stare in completo silenzio.

Chan: Jeongin, mi sono trovato a passare da casa tua ma mi hanno detto che ti sei trasferito
HyunJin aveva gli occhi sgranati fissando Chan. Giocava con le sue mani sudate.

Chan: sì, sono solo. Dove sei?
Non appena HyunJin riuscì a capire dove jeongin si trovasse si alzò dalla sedia sfrecciando subito fuori la porta.

Minho mi guardò cercando di farmi capire di andarlo a prendere.
Chan: Okay ho capito, chiudo che Woojin è tornato con le buste, ti richiamo okay?

Chiuse la chiamata.
Minho: si può essere tanto stupidi? Dov'è andato HyunJin?! Non doveva sentire la conversazione

Io: forse dovremo fermarlo?
Chan scosse la testa.
Chan: lascialo pure andare da lui
Minho: ma nessuno pensa a Seungmin?!
Chan: HyunJin ha già fatto la sua scelta, spetta solo a Jeongin decidere. Noi non possiamo fare nulla, è la loro vita

Minho: è assurdo! Siamo complici!
Io: Minho ma perché te la stai prendendo tanto?
Minho: quando vedrete Seungmin non vi sentirete con la coscienza sporca?

Io guardai subito Chan.
Chan: abbiamo obbligato HyunJin a tradirlo? Jeongin è pure scappato, senza dire nulla neanche ai suoi genitori. Noi non c'entriamo nulla in questa storia

Capivo la preoccupazione che aveva Minho nei confronti di Seungmin ma era anche vero che le scelte dovevano prenderle HyunJin e Jeongin.
Minho mi guardava in cerca di sostegno ma mi trovavo d'accordo con Chan.

Mi avvicinai a lui abbracciandolo, non volevo litigare e sapevo che quando era nervoso era incontrollabile.
Io: torniamo ad organizzare meglio la nostra vacanza?
Minho: va bene
Neanche lui aveva voglia di litigare, anche perché non avrebbe avuto senso litigare per colpa di HyunJin.

Chan si alzò facendo un enorme sospiro.
Cham: tolgo il disturbo allora
Io: grazie comunque, per essere sempre presente quando abbiamo bisogno di te
Chan sorrise
Chan: Beh, sapete che vi voglio bene e voglio vedervi tutti felici
Ricambiai il sorriso e lo accompagnai alla porta.

Minho: è assurdo, lo abbiamo anche lasciato andare da solo
Tornai in cucina dove Minho era seduto con un'espressione di delusione.
Io: non è neanche sicuro che riesca a trovarlo ma io spero di sì
Io speravo che riuscissero a trovare un modo per star bene. Mi dispiaceva vederli in quello stato, nessuno lo meritava e Seungmin era anche ignaro di tutto.

Minho: so che non dovremmo intrometterci ma...
Alzò la testa per spostare lo sguardo verso di me.
Io: se vuoi andare con lui per aiutarlo va bene ma se hai intenzione di mettergli i bastoni fra le ruote... Sono amico di Seungmin anche io, ma noi non possiamo giudicarli

Minho scosse la testa.
Minho: Non voglio di certo portare HyunJin nella strada sbagliata vogluo solo capire cosa sia giusto..  Perché se li aiutiamo deludiamo Seungmin ma se non lo facciamo deludiamo HyunJin. Quindi alla fine faremo sempre la scelta sbagliata per qualcuno.
Io: dai retta a me, dobbiamo rimanere neutri difronte a queste situazioni

Mi misi seduto accanto a lui dandogli una pacca sulle spalle.
Minho: sai... dovremmo contattare Felix
Spalancai gli occhi. Non potevo a credere a quello che avevo appena ascoltato.
Minho: voglio sapere se con Changbin è tornato tutto come prima

Non capivo come mai, all'improvviso, voleva sapere di Felix e Changbin.
Io: Va bene, poi chiamiamo Felix e vediamo cosa ci dice
Minho: va bene

>HyunJin<
Avevo preso un treno, per fortuna non si era spostato di molto.

Con me avevo solo uno zaino con dentro il portafoglio con qualche spicciolo, una bottiglia d'acqua e qualcosa da mangiare.

Volevo trovarlo ad ogni costo, non poteva scappare difronte ai problemi, non sarebbe servito a nulla nascondere a tutti la verità, non era giusto neanche per Seungmin.

Guardavo il paesaggio attraverso la finestra del treno e ogni minuto sembrava infinito.

Quando finalmente arrivai mi alzai velocemente dal sedile scendendo dal treno.

Ora il problema era... Capire dove fosse quel ragazzo.
Guardai il cellulare, non mi avrebbe mai risposto.

Dovevo sperare in un colpo di fortuna? Di trovarlo da qualche parte rannicchiato in cerca di aiuto?

Ero partito senza avere neanche un indirizzo o un posto preciso dove andare.

Iniziai a camminare per la stazione guardandomi intorno.

Dova poteva andare? In qualche hotel a dormire? Aveva qualche parente in questo posto? Non sapevo nulla.

Iniziai a fermare le persone facendo vedere a tutti una foto di Jeongin ma nessuno aveva la più pallida idea di chi fosse. Nessuno lo aveva mai visto e più passava il tempo e più volevo gettare la spugna e tornare a casa.

Ormai si era fatta sera, le ore erano passate, il sole era tramontato ed io mi sentivo così stanco e affamato.

Dovevo pure cercare un posto dove dormire, non mi sarei arreso, prima o poi dovevo incontrarlo.

Decisi di scrivere a Jeongin, ormai avevo esaurito tutte le idee che avevo per incontrarlo.

Io:
Jeongin possiamo parlare? Chan mi ha detto dove sei... Ci possiamo vedere in qualche posto? Per favore!

Inviai il messaggio e mi misi seduto in una panchina dentro un parco. Fissavo il cellulare giocandoci un po'. C'era poca luce nonostante i lampioni fossero accesi.

Magari aveva il cellulare scarico e non mi poteva rispondere per questo motivo.

Mi alzai cercando un distribuitore e presi qualcosa da bere dopo aver insorito le monete.

Aprii la mia lattina bevendo e ogni tanto controllavo il cellulare. Nulla, mi stava spudoratamente ignorando.

Dovevo anche mangiare qualcosa, non volevo avere un calo di zuccheri e svenire nel bel mezzo del nulla.

Mi guardai attorno cercando un ristorante nei paraggi o qualche fast food.

Sentii il cellulare suonare e lo schermo si illuminò mostrando finalmente un messaggio di risposta.