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Io: Minho, sei davvero convinto? Non volevo forzarti prima
Lo guardai un po' dispiaciuto.
Minho: No, sai... Guardandoli mi è venuta una nostalgia assurda dei vecchi tempi
Si avvicinò a me e prese la mia mano.
Minho: ricominciamo

Feci un sorriso annuendo.
Io: ricominciamo, insieme
Guardai le nostre mani e poi guardai il suo bellissimo sorriso.
Sapete? Mi era mancato vederlo così, felice.

Mi ero innamorato di lui dal primo istante in cui aveva varcato quella porta all'entrata della scuola, il mio cuore aveva subito capito che la sua metà era dentro questo ragazzo.
Litigavamo sempre, a volte non riuscivamo a comprenderci ma nonostante tutto, nonostante i mille problemi io ero ancora qua a tenere questa mano.

Io: se dovessimo rinascere di nuovo, dopo questa vita, io sono sicuro che mi innamorerei di nuovo di te e stai sicuro che ovunque tu sarai io ti troverò Minho
Minho: Jisung, stai bene?
Mi prese in giro scherzosamente.
Io: SoHyun, SungIl, Namjoo o anche Felix stesso, sono tutti ostacoli che ci hanno mandato e noi li abbiamo superati. Sarà da bambini credere al destino, sarà sciocco e superfluo dire queste cose ma se abbiamo resistito così tanto c'è un motivo, magari abbiamo combattuto anche per le altre vite

Minho fece un passo indietro lasciando la mia mano.
Minho: Felix e Changbin hanno fatto uscire il tuo lato poetico?
Mi guardò curioso.
Io: Minho..
Minho: no, cioè apprezzo le tue parole, mi fai solo ridere

Mi avvolse con le sue braccia. Mi sentii avvolgere da un calore che percorse tutto il mio corpo, amavo questa sensazione e lui era l'unica persona che riusciva a farmele provare con un semplice abbraccio.
Tornammo a casa, ma sentivo che qualcosa era cambiato, sentivo come se quella serata ci avesse fatto tornare i ragazzini di un tempo, quei ragazzini che non seguivano le regole o gli schemi imposti della società.

******
Minho: Quindi è questa la casa
Ci guardammo intorno, era completamente vuota, senza nessun mobile.
Eravamo appena arrivati alla nostra nuova casa. ChangBin era venuto a prenderci in mattinata insieme a Felix.
Io: Mi piace!
Era piccola, carina e accogliente.

Changbin: Forza, mettiamoci al lavoro
Insieme a Minho andò a prendere i contenitori con dentro il colore.
Entrai dentro una stanza vuota, guardai subito Felix che sorrise.
Felix: camera da letto, abbiamo fatto spostare i mobili, così possiamo pitturare

Entrò Minho spingendo il contenitore.
Minho: azzurro?
Mi guardò curioso e io annuii.
Mi fece vedere il colore, era un azzuro che andava un po' sul grigio.
Io: è bellissimo
Mi diede un rullo e io lo intinsi subito di quel colore.

Felix: io aiuto ChangBin, voi fate pure
Sgattaoiolò fuori.
Minho: inziamo?
Iniziai a passare il mio rullo sul muro, Minho mi guardò per poi aiutarmi.
Minho: mi piace come stai con la salopette, sembri Luigi di Super Mario
Mi prese in giro.
Io: Hey!
Mi avvicinai a lui ma alcune gocce di colore caddero sulla sua maglia bianca.

Minho: Han Jisung
Poggiai a terra il rullo gocciolante, ovviamente a terra c'era un telo traspirante per proteggere il pavimento; l'unica cosa che sembrava ancora in ottime condizioni.
Minho: ti uccido
Iniziai a correre per tutta la stanza e ogni tanto inciampavo ma senza cadere. Uscii fuori e mi sentii tirare dalla maglia.
Minho: ora dovrai darmi i tuoi vestiti
Mi strinse forte a se, da dietro, senza farmi scappare.

Scossi subito la testa cercando di riprendere fiato. Mi fece voltare e lo baciai senza dargli il tempo di controbattere.
Le sue mani finirono in mezzo ai miei capelli, li strinse forte portandomi verso di lui.
Minho: appena finiremo questa casa...
Mi sussurrò sulle labbra
Io: cosa?
Minho: ...ti prometto che dimenticherò del tutto questa storia e rinizieremo da capo

Misi la mia mano sul suo viso accarezzandolo.
Io: va bene
Lo feci avvicinare di più per ribaciarlo.
Changbin: scusate, volete aiutarci oppure no?
Felix: Changbin!
Lo rimproverò sottovoce.
Io: scusate
Iniziai a ridere e tornammo nella stanza e continuando a lavorare.

Dopo qualche ora avevamo finito solo una parete, avevo aiutato Minho a salire sulla scala per pitturare la parte più in alto, tenevo salda quella scala perché avevo paura che potesse cadere.

Felix: una pausa? Ho portato dei panini
Sbucò dalla porta con in mano due panini confezionati.
Minho: Grazie
Li andò a prendere dandomene uno.

Felix guardò il lavoro che avevamo svolto.
Felix: siete lenti
Pignucolò verso di noi.
Minho: Jisung mi distraeva
Io: io?
Ma che coraggio che aveva a dire certe cose, era lui che stava facendo il bambino.

Felix: la cucina è quasi finita, Changbin sta continuando a lavorare per voi
Io: già...
Era stato molto carino, sia a darci la cada che ad aiutarci.
Felix: per fortuna è piccola, quindi in poco tempo potrete venire ad abituarci

Minho stava mangiando tranquillamente il suo panino, doveva essere molto affamato perché in poco tempo lo aveva già finito e si era messo pure a lavoro.
Io: Felix... Io sono ancora dispiaciuto per quello che è successo fra me e te
Felix: è passato ormai, non voglio più pensarci

Annuii. Minho stava sicuramente ascoltando ma faceva finta di nulla.
Felix: vado
Raccolse le carte uscendo fuori la stanza.
Mi avvicinai a Minho stringendolo da dietro.
Minho: dovremmo lasciarle bianche le altre pareti secondo me
Mi guardava in cerca di approvazione.
Io: anche secondo me, aspettiamo solo che si asciughi
Mi sporcò un po' il viso ma non dissi nulla, aveva anche lui alcune macchie azzurre sulla guancia.

Minho: andiamo a disturbarli
Mi prese la mano e andammo verso la stanza che sarebbe stata la cucina. Era talmente grande che sicuramente era collegata al salotto.
ChangBin stava facendo una pausa e mangiava mentre Felix stava già pulendo.

Changbin: ci dovete una cena
Disse scherzosamente.
Io: potremmo prendere delle pizze stasera e mangiare qua
Felix: troppo sporco

Aveva ragione, ma non potevamo di certo invadere casa di Felix, eravamo tutti sporchi e dovevamo anche lavarci.
Io: dobbiamo mangiare fuori?
Minho: forse è meglio, vi paghiamo la cena

Sentimmo bussare, io e Minho ci guardammo confusi.
Io: hanno bussato?
Changbin mi fece cenno di andare e feci come mi disse.
Aprii la porta e vidi una faccia sorridente.
Chan: Hey
Dietro di lui c'erano anche gli altri ragazzi, non era solo.

Who Am I? I Am Not Me // Minsung #3Donde viven las historias. Descúbrelo ahora