Non potrò mai averti.

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Quel giorno i ragazzi decisero di andare a ballare, era tanto che non uscivano insieme per i mille impegni, quindi quando erano liberi coglievano l'occasione per ritornare come prima della fama, quando erano solo 4 amici.

Damiano sarrebbe dovuto arrivare sotto casa di Victoria alle 22, poichè Thomas ed Ethan andavano in motorino e non essendoci posto per lei, Vic preferì purtroppo andare con lui, anche se non voleva vederlo. Ovviamente lui era lì sotto già da mezz'ora senza che lei scendesse. Ma non gli importava, avrebbe aspettato anni per lei, anche per vederla solo per un attimo. Alla fine se sai quant'è bello ciò che aspetti è bella anche la sua attesa.
Victoria uscì sicura di se, sapendo di essere stupenda, avvicinandosi verso la macchina di Damiano entrando.
Il ragazzo rimase stupido davanti a tutta quella bellezza: indossava un top leopardato, un pantaloncino di pelle e le calze a rete, degli stivaletti di pelle nera, aveva dei boccoli stupendi che le scendevano morbidi sul viso angelico e un ombretto glitterato a contornare i suoi fantastici occhi color ghiaccio.

Ogni volta quei dannati occhi gli mandavano il cervello in tilt, non capiva più niente. In quelle due pozze azzure ci vedeva tutto: il mare, il mondo, l'universo intero. Ed era incredibile quanto ancora gli faccessero quell'effetto, dopo mesi che il loro rapporto era finito in frantumi, guardarli gli faceva perdere la testa.

"Annamo daje" disse lei, quasi scocciata.

Lui le diede ascolto e partì senza controbattere. Per tutto il viaggio si mantenne un agghiacciante silenzio, ma nessuno fece niente per romperlo, entrambi sapevano come sarebbe finita.

Arrivati, Vic salutò i due ragazzi e poi entrò iniziando a ballare. Aveva tutti gli occhi addosso, ma non le dispiaceva, amava essere guardata. Un ragazzo fra i tanti ebbe il coraggio di andare a parlarle. I due si salutarono e poi presero da bere insieme. Lui non era tanto male, alla fine era un tipo apposto, era gentile con lei e gli stava simpatico.

"Sei impegnata attualmente?" chiese lui quasi con sarcasmo.

"No, sono liberissima" rispose lei ridendo, cercando Thomas tra la folla per fargli conoscere il nuovo ragazzo, sarebbe stato sicuramente simpatico anche a lui.

"Ehi c'è un mio amico lì in fondo, vado un attimo a chiamarlo almeno vi conoscete, tranquillo che lui è più pazzo di me" disse allontanandosi.

Camminando tra la folla si scontrò con Damiano, che si stava baciando con una ragazza. Il cuore di Vic finì in frantumi. Si odiava talmente tanto per tenerci ancora che ora l'unica cosa che avrebbe voluto fare era spaccarsi di alcol fino a dimenticarlo. Rimase lì a guardarlo per un po', che lui nemmeno se ne accorse della sua presenza e continuò a baciarla, così tranquillo, come se niente fosse successo. Ma quando Vic sentì le sue guance bagnarsi, corse via immediatamente, uscendo fuori. Scrisse a Thomas di raggiungerla fuori portandole anche un vodka lemon, dopo 5 minuti Thomas era già lì.

"Che è successo?" disse il ragazzo accarezzandole delicatamente le guance bagnate, mentre lei beveva.

"Cos'è successo? Chiedilo a quel cojone di Damiano che se ne fa una al giorno, che non gliene frega un cazzo ne degli altri ne di me."

Qualcuno rise. Vic cercò con lo sguardo di capire chi fosse, fino a quando non spuntò Damiano con una sigaretta tra le mani.

"Che cazzo mi ridi? Sei un cojone"

Thomas li lasciò soli.

"Era questo che volevi? Ci sei riuscito" mentre ancora una, due, tre o più lacrime scendevano.

"Chi era quello lì con cui ridevi e scherzavi?"

"Uno che ho conosciuto, ma di certo non l'ho baciato pure!"

"Tu non eri quella a cui non fregava un cazzo di me? Quella che non mi amava più?" disse lui ridendo, fumando ancora.

"Damiano sei veramente un cojone"

Lui si avvicinò a lei.

"C'è una cosa che devi capire. Amare non vuol dire stare a darsi baci e abbracci, amare vuol dire desiderare solo il meglio per la persona che si ama, senza stare lì a contare quanti errori ha fatto l'uno o l'altro.
Vic prima di conoscerti non sapevo nemmeno di saper provare dei sentimenti, sai come sono fatto. Ma sai anche come noi siamo fatti.
E sai qual è il bello?
Che continuo ad amarti nonostante non potrò mai averti, ne baciarti o almeno parlarti senza litigare. Io continuo ad amarti anche se ora ci odiamo, o meglio tu mi odi per il mio comportamento da incosciente, non so nemmeno a cosa cazzo serva l'amore, ma so che me l'hai fatto scoprire tu." concluse senza fiato.

Victoria, ormai col trucco colato si appoggiò al muro, alzando la testa, facendo scendere altre lacrime amare. Damiano si allontanò.

"Vai da lei?" chiese a pezzi, stava per crollare.

Lui rise.

"Ma ti pare, voglio solo una birra e te vacci piano con questi" facendole cadere il bicchiere dalle mani.

"Ops, è caduto" disse lui prendendola in giro.

"Sei un cojone, vattene" in quel momento voleva solo lui, ma era troppo orgogliosa per dirglielo.

"No"

"Mi dici che cosa vuoi?"

"Non voglio niente, voglio solo te" disse lui per poi allontanarsi rientrando, lasciandola sola.

don't let me go, never. // damiano×victoriaWhere stories live. Discover now