Roma centro.

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I quattro ragazzi giravano insieme a Marta e Valentina per il centro di Roma.
Quel giorno Victoria era incredibilmente bella più di quanto già lo fosse, indossava un vestitino rosso aderente che le arrivava sopra le ginocchia, con le sue immancambili calze a rete e gli stivaletti di pelle neri. Sapeva che Damiano impazziva solo a guardarla, in tutta la sua disarmante bellezza, e il fatto che la guardasse non le dispiaceva per niente. Aveva lo sguardo concentrato sempre sul suo corpo e un sorrisetto compiaciuto sulle labbra, lei lo lasciava fare cercando di ignorarlo, solo per non dargli la soddisfazione di ricambiare quello sguardo così voglioso di lei.
Rideva camminando al suo fianco, gli bastava davvero così poco per farlo impazzire? Gli bastava lei in poche parole, anche in pigiama. E lui sentendola continuava a tenerle lo sguardo ancora più fisso, stronzo com'era.
Arrivò un fan e Damiano lasciò che lo sguardo si distogliesse dal suo corpo maledettamente bello, quanto minuto e poco formoso era stupendo per lui. Il ragazzo iniziò subito ad interagire con Victoria, parlandole con gentilezza. La ragazza ci stava, in fondo amava prendersi cura dei fan e non limitarsi alla foto o all'abbraccio, a lei piaceva parlarci ad uno ad uno, ad avere un momento molto intimo con loro.

"Stai proprio bene con questo vestito" disse il ragazzo squadrandola da testa a piedi. Damiano lo fulminò. Quel tipo di complimenti poteva farglieli solo lui, appena ne sentiva uno simile da altri avrebbe voluto ucciderli.
Lei sorrise al suo complimento, tralasciando lo sguardo di Damiano.

"Magari dopo ci sentiamo su instagram o vieni con me al bar qui vicino se ti va" il ragazzo si spinse avanti mettendosi davanti a lui.

"Senti l'ultima cosa di cui ha bisogno è uno come te" disse Damiano facendigli un finto sorriso.

"Ah e ha bisogno di uno come te?" gli disse tirandogli un calcio sulle caviglie. Il cervello di Damiano andò in tilt. Avrebbe voluto farlo fuori in quel momento. Si avvicinò pericolosamente a lui.

"Brutto figlio di puttana, permettiti di avvicinarti a Victoria di nuovo e sei morto" disse spostandosi in modo che se ne andasse. Intanto tutti i passanti guardaro tutta la scena scioccati.

"Ma che cazzo fai cojone? Ma ti rendi conto di quello che fai?" disse Victoria tirandogli uno schiaffo, fortemente arrabbiata con lui. Quelle scenate di gelosia proprio non gli andavano giù, lei doveva essere libera, senza i suoi vincoli.

"Victoria ma non ci arrivi? Ma non lo vedi quello?" rispose lui toccandosi la guancia rossa e dolorante.

"Damiano io parlo, esco e sto con chi cazzo voglio, non ho bisogno della tua cazzo di gelosia inutile!" Marta intervenì subito obbligando tutti ad andare in macchina il più presto possibile.

"Senti Damiano non puoi fare il cazzo che ti pare, parlagli e risolvete" disse Marta incazzata con loro. Iniziò a lamentarsi del suo caratttere, di quanto fosse impulsivo, che dovesse lasciar stare i fan, ma in realtà a Damiano non importava niente. Lui era imprevedibile e basta, non cambiava per nessuno e Marta doveva solamente farsene una ragione delle sue scenate di gelosia, perché il cantante non l'avrebbe ascoltata in ogni caso. Per quanto lui volesse avere il previlegio di essere sempre libero, il solo sguardo degli altri su di lei lo faceva impazzire. Era inutile dire che continuava a volerla ogni giorno sempre di più, anche mentre baciava un'altra o era ubriaco lei c'era sempre nei suoi pensieri, a tartassargli la mente fino a portarlo ad dare di matto. Perchè lui si era matto di lei, e non poteva negarlo.

don't let me go, never. // damiano×victoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora