20%.

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L'ultima sera rimasero soli lui e Victoria. In realtà, era fatto completamente di proposito da Damiano, aveva bisogno di stare solo con lei e di divertirsi.

"Vie' qua" disse lui, porgendo la mano a lei che era seduta sul divano guardando il cellulare. Stranamente accettò e gli prese la mano alzandosi.
Damiano prese un vinile da quelli appesi al muro e lo mise nel giradischi anni '50. Prese dell'alcol dalla dispensa e lo mise sul tavolino, lasciando una delle due bottiglie di vodka liscia tra le mani di Victoria, dirigendosi verso il primo sgabello con le cartine in mano.

"Che vuoi fare?" chiese lei, stranita ma allo stesso tempo divertita dalla situazione.

"Voglio divertirmi" gli rispose col filtro tra le labbra, mentre tra le dita girava la cartina. Vic in tutta risposta aprì la bottiglia e bevve oscillando il corpo e i capelli a tempo di musica. Damiano avvicinandosi a lei se l'accese e fece un tiro. Vic gliela rubò dalle labbra con aria strafottente, aspirando e svapando in aria, lasciando che poi il fumo si disperdesse sopra di lei. Lui prese la vodka finendo la bottiglia di Vic.
E tra un alcolico e l'altro, ballavano scatenati sulle canzoni anni '80. E ridevano, ridevano tanto.
Damiano ebbe la pazza idea di portarla fuori sotto il diluvio a ballare, senza musica e senza nessuno. Ormai avevano il cervello fuso e l'unica cosa che riuscivano a pensare era quant'era bello stare con l'altro. Erano ubriachi a merda e forse anche fatti, ma incredibilmente belli e soprattutto felici. Forse quello era l'unico modo per poter esserci pace tra loro due. Troppo imprevedibili per amarsi nella vita normale. Ci sono alcune cazzate che di giorno sono proibite, sembrano solo tali, invece di notte prendono un altro aspetto, quasi nascosto che ti da la voglia anche di rischiar tutto pur di farla. Rischiare era l'unico modo per sopravvivere in quel mare di squali. E quella enorme cazzata che quei due ragazzini innamorati persi l'uno dell'altro portavano avanti da anni, era la più bella che gli fosse mai capitata. Perché sì, la loro non era una cosa seria, l'80% delle volte non lo era, però anche quel 20% contava, nonostante in proporzione fosse niente. La chiave di tutto era proprio questo: loro riuscivano a godersi quel 20% al massimo, anche sapendo che giorno per giorno la percentuale sarebbe calata.

Damiano la portò nella sua camera doppia, era pronto a giocarsi le sue ultime carte e forse il rischio più grande della sua vita. La stese sul letto baciandola e lei era più fomentata di lui. Si tolsero tutti i vestiti, si donarono tutto ciò che avevano, nessuno dei due pensavano che da sobri sarebbero mai riusciti a farlo.

Quella notte sembrò durare giorni, giorni stupendi. Se sarebbe potuta durare per sempre non si sarebbero tirati indietro, ma anche quel poco gli era bastato per ripartire da zero.

don't let me go, never. // damiano×victoriaWhere stories live. Discover now