Capitolo 17

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Sabato 12/11/22

Era quasi mezzanotte e i ragazzi giacevano ammassati sull'enorme letto di Chris, quando finalmente James trovò un attimo per raccontare ai Malandrini cosa gli fosse accaduto il giorno precedente.

Non era la prima volta che tentava di portare il discorso sulla profezia, sperando che l'incantesimo di mutismo selettivo glielo permettesse, ogni volta un imprevisto gli aveva impedito di iniziare il racconto. Prima l'esplosione di una Gobbiglia sulla faccia di Matt durante il torneo post-pranzo, poi un bisticcio tra Fred e Chris su chi dei due avrebbe preso prima l'ordine di Merlino, evento più improbabile di un goal di Matt a quidditch.

Credeva di aver trovato il momento perfetto pochi minuti prima della cena, quando i ragazzi si erano radunati sul divano del salotto stanchi e felice come solo dopo un pomeriggio insieme potevano essere.

"C'è qualcosa di cui voglio parlarvi..." aveva cominciato a dire con tono solenne quando Kendra era entrata nella stanza reggendo uno strano oggetto.

"Oh, ragazzi, scusate" era arrossita la donna "Credevo foste in giardino a giocare a Quidditch".

L'oggetto tra le mani di Kendra sembrava essere un complesso modellino ingegneristico dorato, di forma sferica composto da diversi ingranaggi. La donna doveva aver incantato l'oggetto perché le rotelle dentate giravano da sole e alcune sfere fluttuavano ad un paio di centimetri di distanza dalla massa principale.

"Che cos'è mamma?" chiese curioso Chris non riuscendo a tenere a bada lo spirito da scienziato che viveva dentro di lui "Un'altra collaborazione tra te e papà?"

Il padre di Chris, che nella vita faceva l'ingegnere adorava permettere alla moglie di incantare i propri marchingegni, era un grande fan della magia e restava incantato come un bambino di fronte ai regali di Natale ogni volta che qualcuno gli mostrava un nuovo trucco.

"Si ma è molto instabile, non lo toccare" disse preoccupata Kendra quando il figlio si alzò dal divano per osservare il modellino più da vicino "lo stavo portando nello studio di tuo padre per revisionarlo insieme" aggiunse coprendolo con il proprio corpo.

La donna aveva poi abbandonato la stanza, ricordando ai ragazzi che l'ora di cena era giunta ed era meglio recarsi tutti nella sala da pranzo.

Dopo cena i signori Hawking avevano portato i giovani ospiti nel luogo più magico dell'intera casa: dietro il maniero di famiglia era situato uno piccolo edificio circolare, colorato di blu come tutto il resto. Un'enorme cupola sovrastava il fabbricato e James sapeva dalle sue precedenti visite che essa poteva aprirsi permettendo al cielo stellato di penetrare nella stanza.

Quello degli Hawking, però, non era un normale planetario. Era stato costruito da Kendra e Tim subito dopo il loro matrimonio e univa le passioni dei due. Non solo all'interno dell'osservatorio era possibile avere una visione nitida e precisa di tutte le stelle del firmamento visibili dall'Inghilterra, ma Kendra aveva incantato la struttura in modo che fosse possibile decidere quale parte dell'universo osservare.

A fine serata era d'obbligo passare qualche ora nel planetario, mentre la famiglia Hawking esponeva ai ragazzi le meraviglie dell'universo. Tra una galassia e l'altra si era fatto molto tardi e finalmente i ragazzi avevano potuto isolarsi in camera di Chris.

"Ramoso, ci vuoi spiegare cosa ti tormenta?" chiese Fred, sdraiato come una Cleopatra su una portantina.

James fece un grosso respiro e cominciò a parlare. Non fu facile tentare di riportare in modo ordinato gli eventi del giorno precedente omettendo tutto ciò che riguardava il corso per diventare indicibili.

"Per una serie di motivi che non vi posso spiegare, ieri ho avuto una visione" cominciò a spiegare.

"Ramoso ci avevi promessi che non avresti più tentato di leccare un puffskein per avere le allucinazioni" intervenne preoccupato Matt.

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