Capitolo 18

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01/12/22

Le ultime settimane di novembre erano passate veloci come nuvole in un pomeriggio ventoso. Il tempo si era fatto rigido all'improvviso, le giornate erano diventate più corte e James si sentiva sempre più oppresso dagli imminenti esami.

Sembrava che il meteo rispecchiasse perfettamente il suo umore quel giorno di dicembre: il cielo prometteva neve e incombeva grigio e funesto sul ragazzo che passeggiava velocemente per i corridoi del ministero.

Con la fine del semestre così vicina la pressione aveva raggiunto nuove vette. I gruppi di lavoro per trasfigurazione e pozioni si incontravano con costanza tutti i pomeriggi e un clima di sfida si era creato tra i futuri indicibili.

I professori non li avevano propriamente messi l'uno contro l'altro, ma la Watson più volte aveva ripetuto che avrebbe valutato il lavoro di ogni gruppo rispetto al resto della classe e la Boneschi avrebbe assegnato punti bonus al progetto più creativo.

Questi pensieri rimbalzavano nella mente di James mentre, stanco e stressato, si dirigeva verso la solita aula. Non riusciva a concentrarsi del tutto sugli esami a causa della profezia e dell'inquietante avvertimento che aveva ricevuto. Dopo aver letto il biglietto dell'augurey aveva subito contatto i Malandrini ed Eevee, ma brancolavano ancora tutti nel buio. L'identità del misterioso mittente e il motivo di tale minaccia restavano un enorme punto di domanda.

Entrando in classe, quel giorno, la tensione era palpabile, le lezioni sarebbero terminate la settimana seguente per lasciare qualche giorno ai futuri indicibili in cui studiare la parte teorica e gli esami sarebbero ufficialmente iniziati il 15 di dicembre.

James prese posto in quello che era ormai diventato il suo banco. Dopo qualche minuto, il professor Pendragon entrò in aula sorridente come sempre, si sistemò allegro alla cattedra e guardò la classe. Le facce dei suoi ragazzi gli fecero velocemente cambiare umore, nessuno di loro sembrava voler restare un secondo di più in aula.

"Cosa sta succedendo?" chiese sconvolto a nessuno in particolare.

"Prof, gli esami" rispose soltanto Laura Baston, per poi far ricadere la testa sul banco, sembrava così sfinita da non poter aggiungere un'altra parola.

"Non dovete preoccuparvi così tanto! Sapete che per il mio corso ci sarà una finta missione, sareste già pronti ad eseguirla ora" esclamò tentando di ridare un po' di gioia alla classe che, però, non sembrava rispondere.

"Se sbagliamo anche solo uno degli esami il nostro percorso finisce" commentò laconico Mark.

James si voltò sorpreso, il suo amico non interveniva mai a lezione se non quando era da solo con il professore, doveva essere davvero stanco per arrischiarsi ad interagire davanti all'intera classe. Anche Pendragon doveva essersi stupito della reazione di Mark perché rimase in silenzio per qualche minuto.

"Questa è l'ultima settimana e il programma lo abbiamo già finito. Per oggi avevo programmato una giornata di ripasso, ma credo abbiate bisogno di qualcosa di più pratico. Venite con me!" disse alzandosi dalla sedia e facendo cenno ai ragazzi di seguirlo.

Le ultime parole del professore riuscirono, finalmente, a scalfire il muro di indifferenza dietro cui si era barricata l'intera classe. Con fatica i ragazzi tirarono su le proprie cose e, svogliatamente, seguirono il professore in fila indiana. Al di fuori della porta James e Mark trovarono Eveleen che li aspettava, in ritardo come al solito.

"Gita?" chiese la ragazza, con più energia di tutto il resto del corso messo insieme.

Il professore li accompagnò fino all'ingresso e si fermò di fronte ad un grosso camino seminascosto in un angolo che nessuno di loro aveva mai usato prima. La quantità di ragnatele che lo ricoprivano, facevano pensare che non fosse troppo frequentato neanche dai funzionari del ministero.

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