Uscita a sei

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Io e le ragazze ci stiamo divertendo molto, stiamo ballando e bevendo come se non ci fosse un domani.
Adriano alla fine stasera ha fatto una sorpresa a Marta ed è sceso qui a Napoli insieme a Gabriele... come direbbe Niccolò "per la felicità di Clarissa".

M: " Andiamo a fumare ?"ci dirigemmo noi tre fuori.

C: "Menomale che Adriano ti ha fatto la sorpresa, sembravi uno zombie"
M: "Questa frase secondo me è da interpretare come ' menomale che Adriano ti ha fatto la sorpresa, così è venuto anche Cocco'
C: "No Marta, anche tu no. Basta e avanza il depresso"
R: "Dai smettila di chiamarlo così"
M: "Si anche perché stanno venendo qui"
A: "Che bella uscita a sei che abbiamo organizzato"
G: "Cassiolì sei ubriaco"
A: "Anche tu Cocco"
C: "Come mai la tua ragazza non è venuta?" Disse Clarissa a Gabriele....Io non ci stavo capendo nulla.
N: "Voleva sta un po' con te Clarì"
R: "Nicco smettila"
G: "Vabe che vogliamo fa? Rientriamo o no?"
R: "Sono le tre, io direi di ritirarci."
N: "Si anche perché me sto per prenne la questione co uno" disse Niccolò mentre guardava un punto fisso.
Ci girammo tutti verso la direzione che stava guardando Niccolò e trovammo tre ragazzi che fissavano insistentemente me e le mie amiche, praticamente ci stavano facendo una radiografia.
G: "Direi di andarcene"
Gabriele prese la mano a Clarissa per trascinarla via da lì , e ovviamente alla mia amica venne uno scatto di ira non indifferente.
C: "Che problemi hai Coccoli?"
A: "Chi è Coccoli?"
Il cognome di Gabriele era Coccoli effettivamente, ma probabilmente nemmeno i genitori lo sapevano, forse neanche lui. Si è sempre fatto chiamare Cocco, ma io conosco bene il modo di Clarissa di stuzzicare la gente, e chiamare Gabri 'Coccoli' è uno di questi.
G: "Non posso prenderti la mano per portarti via?"
C: "Ti sembro paraplegica?"
N: "A me sembri solo stronza"
C: "Rebecca posso picchiare il tuo ragazzo?"
Mentre Clarissa imprecava contro Niccolò e Gabriele ,quei tre ragazzi che ci stavano guardando si avvicinarono a noi.

X1: "Ragazze possiamo offrirvi qualcosa da bere?"
Adriano per marcare il territorio intrecciò la sua mano con quella di Marta, Niccolò che era collocato dietro di me avvolse il suo braccio intorno i miei fianchi.
C: "No"
X2: "Dai bellezze non vi mangiamo, anche da qualche altra parte e non per forza qui.."
A: "Scusaci ma siamo invisibili noi tre ?" Disse Adriano indicando se stesso e i suoi due amici.
Vidi che Marta fece molta pressione sulla mano di Adriano, forse per farlo calmare. Io avevo solo paura di un possibile scatto di ira di Niccolò.
X1: " Amico io credo che le ragazze vogliano venire con noi, possiamo andarci anche a fare un giro da qualche parte se non volete stare qui" il ragazzo pronunciò questa frase avvicinandosi sempre di più a Clarissa , infatti appena terminò di parlare le accarezzò un braccio. Niccolò si staccò bruscamente da me con l'intenzione di intervenire, ma non li fu possibile perché qualcuno lo precedette.
G: "Non toccare mai più la mia ragazza"
Clarissa spalancò gli occhi, era pronta per ribattere e magari asfaltare Gabriele ma io le dedicai uno sguardo di fuoco dove le facevo capire che la situazione era già complicata e che le sue battute in quel momento non servivano.

X1: " Non sembrate per nulla una coppia" disse il ragazzo ridacchiando con gli amici.
Clarissa non se lo fece ripetere due volte, si girò verso Gabriele , si alzò sulle mezze punte e lo baciò. Un bacio coi fiocchi aggiungerei.

M: "Oddio"
N: "Me cojoni"
Adriano guardò l'amico e la sua ragazza per farli smettere di parlare, altrimenti sarebbe saltato il piano.
C: " Sei ancora sicuro che non siamo una coppia?"

Io mi soffermai sullo sguardo di Gabriele, scosso ma 'felice'.

N: "Andiamocene"
X3: "A presto bamboline"


N: "Non so come Gabriele abbia fatto a trattenersi, se quel tipo avesse toccato te a quest'ora stava già al cimitero"
R: "Nì, Clarissa non è la ragazza di Cocco"
N: "Tecnicamente nemmeno tu sei la mia ragazza"
R: "É vero, ma tra noi c'è qualcosa"
N: "Anche tra loro , fidati. Parliamo di cose serie però, dormi con me in hotel?"
R: "Sei pazzo? Sono quasi le 4 del mattino, devi portarmi a casa"
N: "Quindi niente coccole?"
R: "Non te le avrei fatte a prescindere Moriconi"
N: "Grimaldi non dire stronzate con sta bocca, aprila per fare altro"
R: "Sei uno schifoso"
N: "Però te piaccio lo stesso"
R: "Immagina allora come sto sotto un treno"


In questo capitolo si è parlato poco di Niccolò e Rebecca, ma dovevo per forza.

La stella più fragile dell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora