Incastrata nel traffico

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R: "Amore io esco"
N: " Dove vai?"
R: "Sei idiota? Te l'ho detto dieci volte, esco con Marta e Clarissa. Clarissa ha detto che ci deve raccontare delle cose di ieri sera"
N: "Alla fine è andata col fotografo e l'amico gay?"
R: "Che io sappia no, ma poi l'amico non è gay"
N: "Zitta Rebè...allo che ve deve dì?"
R: "Niccolò, Dio. Appena torno ti dirò tutto... posso andare ora ?"
N: " Si, però mi raccomando, se incontri quel deficiente cambia strada. Se si accolla a te me chiami."


R: "Eccomi, scusate il ritardo"
C: "Tranquilla siamo abituate"
R: "Niccolò e le sue mille raccomandazioni, lo conoscete"
M: "Abbiamo ordinato uno spritz anche per te , va bene?"
R: "Sisi"
M: "Tu invece? Siamo da venti minuti qui e non mi hai accennato nulla"
C: "Ecco gli spritz..."

Il cameriere ci servì i nostri tre spritz, pagammo il conto e lui se ne andò.

R: "Clarissa..."
C: "Okay okay. Ieri sera non sono andata con quei due ragazzi in discoteca, oddio l'intenzione c'era ma Gabri mi aveva detto che Rebecca era preoccupata e quindi ho evitato. Non sapevo come ritirarmi allora Gabriele mi ha offerto un passaggio ...abbiamo stranamente in macchina iniziato a parlare senza scannarci. Ad un certo punto arrivati all'hotel, lui se ne esce che voleva qualcosa di dolce. Allora io rientro in macchina e andiamo a prenderci un cornetto. Vabe non ve la tiro per le lunghe. Dopo aver mangiato il cornetto siamo andati un po' al gianicolo e niente mi ha baciata, e mi dispiace dirlo ma a me è pure piaciuto."
M: "CHE COSA?"
R: "Oddio, sono troppo contenta. Allora Niccolò aveva ragione"
C: "Frenatevi, ci siamo baciati un paio di volte e poi mi ha riaccompagnato a casa. Abbiamo riso tutto il tempo però , non c'era imbarazzo...fortunatamente. Anzi lui mi ha detto - dobbiamo migliorare, sei troppo acida quando baci- gli stavo anche per dare una pizza"
M: "E quindi ? Cioè vi siete limonati okay questo l'ho capito, ma adesso? Continuerete ad insultarvi come se niente fosse?"
C: " Non lo so. Io gli ho anche chiesto di Priscilla e lui mi ha detto che era diventata una situazione ingestibile. Quando ancora ci stava insieme lui era convinto di amarla , però la tradiva perché con lei non c'era più quella cosa fisica"
M: "Non scopavano più?"
C: "La stessa cosa che gli ho chiesto io, lui mi ha risposto ridendo"
R: "Vabe, non scopavano più"
C: " Si ma ora io mi comporterò come sempre"
R: "Clari ma ti piace Cocco ?"
C: " Non lo so, ci sono stata bene ma alla fine ci siamo dati due baci in croce.."
R: " No ma infatti, però già è tanto che  stando solo voi due non vi siete picchiati"
M: "Devo dirlo ad Adriano"
R: "Tu? Non oso immaginare la reazione di Niccolò"
C: "Ferme ferme. Non lo direte a nessuno, se Cocco vorrà lo dirà lui."

Sono bloccata nel traffico di Roma, una città tanto bella quanto odiosa. Mi sento incastrata in questo traffico.

R: "Rispondi, ti prego , rispondi"
N: "Pronto?"
R: "Niccolò non ce la faccio"
N: "Amore, che succede?"
R: "Sono bloccata nel traffico" sento una risatina dall'altra parte del telefono.
R: "Niccolò che cazzo ridi? Prima ci scrivi le canzoni e poi mi prendi in giro?"
N: "Peste no, calmati. Vuoi che restiamo a telefono finché non torni?"
R: "Si per favore"
N: "Stai tranquilla, sono con te"
R: "Anche se mi sento incastrata?"
N: "Si"
R: "Anche se sono un danno?"
N: " Non sei un danno peste."
R: "Invece si"
N: " Ma sei comunque il mio danno più bello"
R: "Odio questa situazione"
N: "Mi mancava sentirti incastrata nel traffico"
R: "A me no, mi mancava solo la tua voce che mi tranquillizza"
N: "Ti amo peste"
R: "Anche io, ma se questi non si muovono spacco tutto"
N: "Tranquilla, pensa che a casa ci sono io ad aspettarti."
R: "Mi aspetti?"
N: "Tutta la vita."



Capitolo un po' corto.
Vi sta piacendo la storia di Niccolò e Rebecca ?❤️

La stella più fragile dell'universoWhere stories live. Discover now