Buon compleanno Tiziano

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É da due giorni che sono a Roma a casa di Niccolò. È venuta anche Clarissa , ma lei ha preferito prendersi una stanza in un b&b. Le cose con Nicco vanno a gonfie vele, ci amiamo e questo è l'importante...ma ovviamente non mancano i litigi.

N: "Rebé in che lingua te lo devo dì? Tiziano capirà"

Oggi è il compleanno di Tiziano, per festeggiare  ha organizzato una festa in un locale e ovviamente Niccolò non vuole andare per non incontrare Antonio.

R: "Nì é il tuo migliore amico, non possiamo non andare"
N: "Non mi convincerai mai ad andare in un posto dove sta quel coglione, poi io non posso manco fa niente per difendere ciò che mio perché -ci stiamo frequentando-" disse l'ultima frase facendomi il verso, quanto era scemo!
R: " Nicco, io sono tua e tu sei mio, sei il primo a non volere etichette"
N: "É vero, ma in questo caso la vorrei"
R: "Lo sai, con calma"
N: "Infatti non mi sembra di pressarti, la cosa più importante è che io e te stiamo bene insieme"
R: " Fidati Moriconi , se stasera non andiamo a quel compleanno non so per quanto tempo ancora staremo bene io e te"


Avevo vinto io, eravamo al compleanno di Tiziano in una discoteca privata. Aveva fittato tutto il locale quindi nella discoteca c'erano solo i suoi invitati. Ovviamente anche Marta e Clarissa erano con me.

R: "Raga ve lo giuro mi ha fatto cambiare venti volte. Avevo messo prima un vestitino tutto argentato con uno scollo sulla schiena e non andava bene ... la sua reazione è stata 'toglilo immediatamente, altrimenti te lo tolgo io nel locale ma non vorrei che qualcuno ti vedesse nuda' cioè ditemi voi se è normale? Alla fine ho potuto mettermi questa schifosa gonna di jeans che metto tutti i giorni... anche per questo top bianco ha fatto questioni"
C: "Sei scema tu che gli permetti determinate cose"
R: "Clari lo so , ma già era stato un parto e un litigio convincerlo a venire, non volevo mettere altra carne a cuocere"
M: "Ci saranno occasioni per mettere quel fantastico fazzoletto che voi due chiamate vestito, ma lasciatelo dire ...sei bellissima anche così Reb , e poi sto top ti fa un seno pazzesco"
N: "Gliel'ho detto anche io, fortuna che sei una donna Marta"
Ci voltammo e vedemmo i tre moschettieri dietro di noi.
R: "Gabri , Priscilla non è venuta?"
Adriano e Niccolò si guardarono e si  misere a ridere, io non capii il motivo. Mi girai verso le mie amiche che avevano la mia stessa espressione.
M: "Perché ridete ?"
G: "Lasciali stare Marta, comunque no , non è venuta Priscilla."
C: "È per caso passata a miglior vita?"
N: "Te piacerebbe"
C: "Si può sapere perché devi sempre intrometterti ?"
G: "Non è passata a miglior vita Clarissa, semplicemente non gliel'ho detto"
C: "E perché ?"
G: "Cazzi miei"

T: "REGÁ PRENDTE UN BICCHIERE, FACCIAMO UN BEL BRINDISI"
Tiziano era ubriaco, come del resto tutti qui dentro. Io e Marta eravamo quelle che avevano bevuto di meno e infatti qualcosa ancora lo capivamo... Clarissa era persa, e anche i tre moschettieri non scherzavano.
T: "A ME CHE SO N'FIGO DELLA MADONNA, AI MIEI 25 ANNI E A VOI CHE SIETE I MIEI AMICI DE SEMPRE.. AI MIEI AMICI DE INFANZIA CON CUI SO CRESCIUTO DENTRO A UN PARCHETTO, A QUELLI CHE HO INCONTRATO DOPO MA VE VOJO SEMPRE BENE , E A STE FREGNE DELLE VOSTRE PISCHELLE. SEMBRO UN PO' NICCOLÒ ALL'OLIMPICO...A NOIII!"

Tra risate e infinite bottiglie di spumante, stavo trascorrendo la serata in tranquillità e con le persone a cui volevo più bene al mondo.

AN: "Ha ragione Tiziano, stasera sei proprio una fregna"
Ero andata in bagno per rinfrescarmi e rifarmi un po' il trucco, quando sentii questa voce.
Non ci credo mi aveva seguito. Tentavo di giustificarlo solo perché era ubriaco.
R: "Grazie"
Cercai di oltrepassarlo per uscire dal bagno ma lui mi fermò.
AN: "Già vai via?"
R: " Si"
AN: "E dove vai?"
R: "Raggiungo le mie amiche"
AN: "E immagino anche quel coglione"
R: "Antonio sei ubriaco, ti prego lasciami"
Stava iniziando a fare un po' troppa pressione sui mie polsi, mi stava facendo male.
AN: "Rebecca io e te siamo fatti per stare insieme e giuro che te lo dimostrerò"
R: "Lasciami o mi metto ad urlare"
AN: "Non so però se il tuo principe azzurro ti verrà a salvare"
C: "Razza di idiota lasciala se non vuoi morire"
Dio benedica le amiche come Clarissa.
AN: "Ci stavamo solo divertendo un po', vuoi unirti?"
Clarissa si avvicinò a noi.
C: "Antonio lasciale i polsi"
Dopo qualche supplica da parte mia a causa del dolore che stavo sentendo e dopo qualche minaccia di Clarissa, Antonio uscì dal bagno.

C: "Guarda come cazzo ti ha combinato sti polsi, sono rossissimi...usciamo da quando dentro, sto bagno puzza di merda"

N: "Amò ma dove cazzo eri finita, ci vuole tutto sto tempo per mettersi il rossetto?"
Guardai Niccolò negli occhi, lo abbracciai così forte che quasi mi stavo facendo male. Appena sentii le sue braccia che ricambiarono l'abbraccio mi misi a piangere. Dovevo sfogarmi e volevo farlo solo con lui.
N: "Mi spieghi che cazzo é successo? Perché piangi stellina mia?"
C: "Succede che o lo meni tu a quel deficiente o lo meno io"
Fulminai Clarissa con lo sguardo...avrei sicuramente parlato con Niccolò dell'accaduto, ma avrei preferito farlo a casa e non qui con lui ubriaco e soprattutto con Antonio presente.
Niccolò mi guardò negli occhi con una rabbia che riservava solo a chi mi faceva del male.
N: "Che ti ha fatto?"
Non avevo il coraggio né di rispondergli né di guardalo in viso.
N: "REBECCA PORCA PUTTANA RISPONDI"
Nicolò iniziò ad urlare così tanto, da far avvicinare anche Marta Adriano Cocco e Nassi che stavano tranquillamente bevendo l'ennesimo drink.
A: " Nì ma che te prende?"
C: "Succede questo Niccolò"
Clarissa prese i miei polsi super arrossati e li portò dinanzi al viso del moro.
Da quel momento in poi non si capì più niente... buon compleanno Tiziano.



Capitolo un po' lungo.
Fatemi sapere nei commenti se vi sta piacendo ❤️

La stella più fragile dell'universoWhere stories live. Discover now