Ho paura di perderti

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Dopo un giorno e mezzo dalla nostra permanenza a Napoli, Niccolò è dovuto ripartire.
Jacopo lo ha chiamato ieri pomeriggio dicendogli che oggi doveva andare urgentemente in studio.
Io sono rimasta a Napoli, ho approfittato per stare un po' di tempo in più con la mia famiglia.
Ora sono sotto il mio palazzo aspettando Clarissa, mentre messaggio con un Niccolò super presente.

N🌻: dove andrete tu e la pazza ?
Wendy🌟: in centro a bere qualcosa, nulla di che
N🌻: solo voi due?
Wendy🌟: si amore, è finito l'interrogatorio?
N🌻: mi manchi da morire, si può sapere quando torni?
Wendy🌟: sei partito ieri sera Moriconi
N🌻: non hai risposto alla mia domanda
Wendy🌟: presto
N🌻: non è che non torni più ?

C: "Ti dai una mossa bella addormentata ?"

Ero così concentrata nel parlare con Niccolò che non mi ero resa conto dell'arrivo di Clarissa.
Salii in macchina e mandai l'ultimo messaggio al mio ragazzo.

Wendy🌟: non ti lascio nemmeno sotto tortura. Ci sentiamo quando torno a casa, ti amo Moriconi

Io e Clarissa arrivammo in piazzetta e ci sedemmo in uno dei mille bar presenti.
Ordinammo i nostri amati gin tonic, che subito arrivarono.

C: "Come sta la popstar?"
R: "Gli manco"
C: "Come se a te lui non mancasse"
R: "Ti prego, non parliamo di me. Ci sono novità ?"
C: "Assolutamente no, io e Cocco da quando sono ritornata a Napoli non ci siamo sentiti nemmeno una volta, ma mi va bene così..."
R: "Non ci credi nemmeno tu Clari"
C: "Ho una reputazione da rispettare"
R: "Che dici di venire a Roma con me? Io penso che massimo due giorni e parto"
C: "Non credo proprio. Punto primo non voglio dargli questa soddisfazione, punto secondo tra qualche giorno dovrebbe scendere Marta, non la vedo da tre anni forse."
R: "La paura ti sta mangiando"
C: "Quale paura scusa?"
R: "Clari dai, sono la tua miglior amica. Si vede lontano un miglio. Hai paura perché Gabriele ti piace veramente, ma hai paura perché non sai se per lui è un gioco o no"
C: "Grimaldi hai sbattuto la testa da qualche parte?"

La serata tra ragazze proseguì con altri due gin tonic al bar, e l'idea geniale di Clarissa di andare in discoteca.

N🌻: fai andare solo lei e tornatene a casa
Wendy🌟: non posso
N🌻: hai bevuto molto?
Wendy🌟: tre gin tonic
N🌻: merda, sei ubriaca ? Puoi tornare a casa Rebè?
Wendy🌟: puoi stare tranquillo? Ti prego

Clarissa aveva deciso per entrambe, non potevo dirle di no, aveva bisogno di sfogarsi.
La parte peggiore non era andare in discoteca con la mia migliore amica, ma dirlo al mio ragazzo. Eravamo in fila fuori al locale quando decisi, anzi trovai il coraggio, di dirglielo...e ovviamente la sua reazione non fu molto rosea.

N🌻: domani mattina fai la valigia che ti vengo a recuperare
Wendy🌟: Niccolò non sono un pacco
N🌻: sei la mia ragazza e devi stare con me
Wendy🌟: geloso?
N🌻: troppo
Wendy🌟: non scappo Nì
N🌻: qualcuno però può portarti via da me... domani per pranzo sono a Napoli, non accetto un no come risposta.


La  serata con Clarissa in discoteca passò molto velocemente, alla fine rimanemmo al locale giusto un paio d'ore.

Ora sono sul divano di casa mia che aspetto Niccolò, mentre litigo con mio fratello.

D: "Avevi detto che saresti rimasta minimo per altri due/tre giorni, perché quel coglione ti sta portando di nuovo via da noi?"
R: "Si può  sapere che avete tutti quanti? Avete  questa mania di controllo verso di me che sto iniziando a non tollerare più. Non sono un giocattolo , sono una persona, sono grande e vaccinata, non sono una stupida. So badare a me stessa"
D: "É il tuo ragazzo che sgrava, cosa gli costava lasciarti qualche altro giorno con noi?"
MR: "Dario dai a mamma , magari avevano qualche impegno"
D: "No mamma , è quel deficiente del ragazzo che la vuole tutta per se"

Il mio telefono cominciò a squillare, segno che Niccolò fosse arrivato.
Abbracciai i miei genitori, volevo fare lo stesso con mio fratello, ma appena mi avvicinai a lui mi voltò le spalle e se ne andò in camera sua.

Appena salii in macchina di Niccolò, non lo salutai nemmeno che iniziai a piangere.
Lui iniziò a guardarmi con uno sguardo tra il confuso e il preoccupato.
N: "Amore mio, chi ti ha fatto stare così?"
Gli raccontai tutto , della lite con Dario e del fatto che mi sentivo intrappolata sotto una campana di vetro.

N: "Amore hai ragione, è anche colpa mia. Dovrei lasciarti di più i tuoi spazi, ma ti prego comprendimi, ho paura di perderti. Sei la mia luce, la mia stella polare, sono vuoto senza te. Un giorno senza te e me stavo davvero a tagliá le vene. Scusami"
R: "Tranquillo Nì, è stato un momento, ora è passato"
N: "Mi ami sempre?"
R: "Si amore, sempre"
Al mio sempre, il moro fece combaciare le nostre labbra che da troppo tempo non si sfioravano. Avevo appena varcato la porta di casa mia, ma comunque sentivo profumo di casa sulle mie labbra. Lui era la mia casa.

La stella più fragile dell'universoWhere stories live. Discover now