IV

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Nella settimana successiva a quello strano incontro con i due alpha Lorenzo non fece altro che sentirsi perennemente osservato. Sapeva che era successo qualcosa in quell'ufficio e la cosa lo incuriosiva e lo preoccupava allo stesso tempo. Non capiva il motivo di quegli odori che predominavano su tutti gli altri e lo facevano letteralmente andare fuori di testa; il fatto che solo vederli o sentire nominane il nome di Thomas o di Mirko gli provocava un calore nel petto e un sorriso spontaneo sul suo volto sempre accompagnato dal muoversi frenetico della sua coda. I primi giorni pensava fosse solo una strana coincidenza e che, prima o poi, sarebbe finita; ma quando ha iniziato ad avvertire queste sensazioni sempre più chiare e nitide all'interno di se ha iniziato a preoccuparsi. Era estremamente frustrante il continuare a provare sensazioni che non sai controllare e lui si stava davvero iniziando a preoccupare. Aveva persino provato nelle varie biblioteche per cercare qualche spiegazione ma non ha trovato davvero niente il che non faceva altro che accrescere la sua frustrazione a livelli spropositati. Quel giorno si vestì in fretta (foto in alto); prese lo zaino e si avviò velocemente verso scuola determinato a parlare con i due ragazzi che in soli sette giorni gli avevano letteralmente scombussolato le giornate. Fortunatamente alla prima ora aveva il corso di letteratura inglese in modo da poter ragionare sul discorso da fare ai due Alpha. 

Le ore passarono in fretta mentre pensava a cosa dire e a come formulare le frasi senza sembrare disperato -cosa che, diciamocelo chiaro e tondo, un po era-. Alla fine della penultima ora di lezione prese lo zaino con dentro il libro di storia e si diresse verso l'aula al secondo piano. Mentre scendeva le scale vide Thomas addossato al muro mentre parlava con una ragazza bionda dai capelli a caschetto e un ragazzo con i capelli tinti.

Mi sembra di averli visti al corso di storia dell'arte...

Abbassò la testa e si avvicinò lentamente al gruppo indeciso se parlare con Thomas e chiedergli di rimanere alla fine delle lezioni per parlare insieme al professor Murphy oppure pregare che non lo riconoscesse e che lo lasciasse andare per la sua strada. Purtroppo il suo lato impacciato e maldestro scelse al posto suo: un ragazzo che correva dalle scale gli diede una forte spallata che gli fece perdere forza nelle braccia e fece cadere per le scale tutti i libri che aveva in mano e che doveva riporre nell'armadietto attirando l'attenzione del gruppetto di ragazzi che stava parlando. Lorenzo abbassò la testa sentendo le risatine del ragazzo che lo aveva spinto e iniziò a chinarsi e a prendere i libri dal pavimento.

-Tutto okay Honey -

Lorenzo rimase spiazzato da quel soprannome mentre le sue guance si imporporirono e assunsero il colore delle ciliegie mature. Si bloccò per un secondo interdetto pensando a come Thomas lo aveva chiamato e a come gli piaceva essere chiamato in quel modo da lui. 

-S..Si Tu...Tutto bene- farfugliò mentre chinava ancora di più la testa in modo da non far vedere il rossore sulle sue guance. Vide Thomas abbassarsi e toccagli il braccio che era stato colpito. Il kitten sussultò leggermente e alzò la testa verso il biondo di fianco a lui. L'Alpha prese il telefono e scrisse un breve messaggio per poi rimetterlo nella tasca e finire di raccogliere i libri di Lorenzo. 

-Vieni con me ti porto in infermeria- disse con un sorriso contagioso. Ormai i kitten era totalmente alla sua mercé: l'odore che investiva tutto il suo corpo era sempre più intenso mentre la coda non smetteva di muoversi neanche per un instante. Prese la mano di Thomas e si fece portare in infermeria. Da quel semplice tocco una scarica di brividi e di adrenalina pervase il corpo di entrambi i ragazzi facendoli inevitabilmente sorridere. Quando arrivarono nella stanza l' Alpha fece sedere il più piccolo sopra uno dei lettini. Proprio in quel momento la porta venne aperta dal professor Murphy che andò da Lorenzo con il volto contratto in una smorfia preoccupata.

-Tutto okay Babygirl?- 

(attenzione: è stato usato il termine al femminile volontariamente)

In quel momento il viso di Lorenzo erta una maschera color porpora che fece sorridere i due alpha mentre il piccolo gattino non riusciva a non pensare a quanto gli piacesse quel nomignolo.

-S...Si-

- Bene; io vado a prendere il ghiaccio per la spalla; torno subito- disse il più grande lasciando soli il kitten e Thomas.

-Tesoro potresti abbassare ancora un po la spallina della tua maglietta in modo da poter vedere dove mettere il ghiaccio?-

Okay Lorenzo era fermamente convinto che se i due alpha avessero continuato a chiamarlo in quei modi lui sarebbe morto dalle troppe emozioni. Non disse niente e abbassò la maglietta facendo intravedere il capezzolo rosa; cosa che, ovviamente, non passò inosservato all'alpha che si imbambolò a guardarlo con la bocca improvvisamente asciutta. 

Dopo circa cinque minuti il ghiaccio con la sacchetta da legare al braccio erano già messi da un paio di minuti e i tre stavano aspettando il suono della campanella che avrebbe segnato la fine della pausa. Il piccolo fece un respiro profondo per poi iniziare a parlare. Tutto il discorso che si era preparato ormai era come se fosse carta straccia; parole dedicate al vento ma sapeva che quella sarebbe stata la sua occasione per capire che cosa gli stava succedendo. 

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Ciao a tutti:
finalmente sono tornata con un nuovo capitolo.

Ovviamente (per chi non lo sapesse) questo è il continuo della storia Finally free dell'account @TheBookLover_21 quindi se non l'avete fatto andate a leggere l'altra storia. 

Baci😘😘❤❤

finally freeOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz