XXVII

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Lorenzo POV'S:

Vorrei dirvi che nonostante il tempo e gli anni passati passati tutto sia come prima: che non sia cambiato niente e che il tempo si sia fermato a quando eravamo ancora in quella piscina a coccolarci dopo aver fatto l'amore per l'ennesima volta. 

In realtà le cose si sono complicate leggermente: ormai viviamo insieme da più di un anno e vorrei dire che la convivenza è tutta rose e fiori ma, in realtà, è solo un susseguirsi di  scherzi e piccoli battibecchi che finiscono sempre in una battaglia di cuscini o in un rincorrersi frenetico per tutta casa. Molti dicevano che più si stava in coppia più lo stare insieme diventava monotono e quasi scontato; ma io non l'ho vissuta per niente così; e tutt'oggi non la sto vivendo in questo modo. Ogni giorno  è come se mi sentissi più vicino e legato a loro e le cose non potrebbero andare meglio. 

Ormai Andrea e Francesco sono più impegnati che mai: dopo la prima figlia: Amily, hanno deciso di continuare e da poco più di un anno e mezzo Francesco ha appena partorito un maschio Alpha: Ricky.

Appena Andre l'ha scoperto è andato su di giri: Amily è la sua piccola principessa da proteggere ma il pensiero di insegnare il rispetto  ad un Alpha lo hanno lasciato eccitato per almeno un mese. 

Ormai i sui figli sono diventati la sua intera vita e non potrebbe farne a meno: non oso nemmeno immaginare a quando andranno all'università oppure si sposeranno e dovranno lasciare la loro casa: come minimo Andrea verrebbe a piangere come un bambino iniziando a farneticare cose senza un senso logico a cui tu devi solo rispondere grattandogli la testa e dicendogli che i suoi figli gli vogliono bene e che non l'hanno dimenticato.

I miei pensieri furono distratti da dei piccoli baci sul collo. Ero immerso in "Orgoglio e pregiudizio" che, sicuramente, tra tutti era il mio libro preferito in assoluto. 

-Sei pronto?- mi ha sussurrato Mirko all'orecchio mettendomi le mani sui fianchi. 

- Per fare che cosa?- 

- Dai forza dobbiamo andare altrimenti faremo tardi-

Disse solamente per poi prendermi in braccio come un koala accarezzandomi di tanto in tanto le orecchie. Io mi lascia cullare da quelle carezze fino quasi ad addormentarmi con la testa poggiata sulla sua spalla. Inizia ad accarezzagli i corti capelli dietro la nuca, appena tagliati, mentre l'altra mano penzolava a peso morto dall'altra spalla. 

Mentre stavamo andando verso la macchina ho sentito dei passi dietro di me. Mi sono girato ma ho visto solo solo il nero del tessuto della bandana improvvisata. 

-Ma che diavolo...? Posso sapere che cosa state progettando voi due? perché di solito non va mai a finire bene quando volete fare qualcosa di vostra spontanea volontà- 

-Fidati; questa ti piacerà da matti-

Dopo quaranta minuti di strada finalmente sento il motore della macchina spegnersi. Tento di guardare dal piccolo spiraglio sotto la bandana ma, purtroppo, tutte le mie aspettative svanirono quando venni ripreso ancora una volta in braccio da delle braccia meno muscolose di quelle di prima. 

Mi strinsi di più alle spalle di Thomas accoccolandomi il più possibile; nonostante Giugno è alle porte, le temperature non sono ancora salite. 

-Buongiorno; scusi se la disturbo, avremmo un incontro a nome Murphy- ha detto la voce di Mirko dall'altra parte della stanza. Nel frattempo Thomas mi ha lasciato in terra poggiandomi le mani sui fianchi e conducendomi verso un'altra stanza. Sentito odori contrastanti ma comunque troppo deboli per classificarli o distinguerli.

-Ma dove mi avete portato?- chiesi tra il preoccupato e il divertito girando la testa verso Thomas ricevendo solo un bacio sulla guancia. 

Rimanemmo fermi per qualche secondo per poi sentire anche i passi di Mirko avvicinarsi a me e sussurrarmi all'orecchio

- Tesoro ora devo solo andare a parlare con una signora dopo tornerò qui per toglierti la benda okay?- disse per poi lasciarmi un bacio umido sulla bocca. Io annuì distrattamente per poi voltarmi verso dove proveniva il umore di porta che si chiude. Pochi minuti dopo sentì lo stesso rumore e la benda che avevo sugli occhi togliersi.

Vidi una donna sui quarant'anni che si avvicinava a noi con un sorriso sul volto e una cartella sotto braccio. 

Quando si spostò verso la parete vidi Mirko che entrava mano nella mano con un bambino: aveva si e no due anni e camminava appena. aveva dei morbidi capelli castano chiari e degli occhioni azzurri che facevano tenerezza. L'odore era molto debole ma era comunque dolce, di caramella, si capiva che era un omega. Vidi Thomas avvicinarsi aa lui e prenderlo in braccio mentre il bambino gli regalava un grande sorriso e un bacio sulla guancia. 

- Lorenzo, questo è Enea; Enea, se tu lo vuoi, questo è uno dei tuoi nuovi papà- disse Thomas porgendomi il bambino tra le mani.  Lui allungò le braccia verso di me per poi aggrapparsi al mio collo baciandomi una guancia.

-Papy- disse per poi abbracciarmi ancora più stretto.

Io rimasi con gli occhi spalancati mentre tenevo il più stretto possibile il bambino in modo da non farlo cadere. Guardai i miei due compagni con un enorme sorriso sul viso mentre tenevo stretto il bambino che si era accoccolato tra le mie braccia. 

---quindici anni dopo---

Enea POV'S

-Enea forza; sono arrivati lo zio Andrea e lo zio Francesco con Amily e Ricky-  sentì urlare dalla sala. Mi misi la felpa di corsa per poi scendere velocemente dalle scale. 

Ricky non lo vedevo da qualche mese; era andato in vacanza con dei suoi cugini mentre Amily con delle sue amiche. Ormai lei aveva diciassette anni e quindi i Francesco gli aveva permesso di andare in vacanza con le sue amiche. Quando Andrea l'ha scoperto è andato su tutte le furi per poi iniziare a piangere ripetendo che la sua piccola principessa l'aveva lasciato e tutto il resto. 

Lo sapevo perché ero stato su a studiare fino a tardi e quindi lo avevo sentito mentre entrava in casa e andava dritto sul divano dove c'era Lorenzo. A volte davvero mi chiedo se sia lui l'Omega piuttosto che Francesco. 

Quando scesi le scale Ricky era girato di spalle: aveva dei muscoli più tonici rispetto all'ultima volta che ci eravamo visti: potevo vedere tutti i muscoli della schiena guizzare ad ogni minima contrazione; ma è quando si è girato che il fiato mi è morto in gola. Me lo ricordavo bello ma non così tanto: i capelli corti e gli occhi azzurri risaltavano sulla pelle abbronzata e tonica. Restai un attimo imbambolato a fissarlo mentre sentivo le guance andarmi letteralmente a fuoco. 

Prima che partisse per le vacanze ci eravamo visti e mi aveva detto di aspettarlo perché quando sarebbe tornato niente sarebbe stato più come prima per poi darmi un bacio all'angolo della bocca che mi fece arrossire. Ora era come se quell'episodio si sovrapponesse alla sua immagine e il fatto che ci siano davanti i nostri genitori non faceva affatto bene al mio imbarazzo. 

Mi avvicinai cautamente sistemandomi la felpa blu ancora aperta per poi alzare la testa verso di lui. Ricky mi sorrise e mi fece un cenno con la testa cosa che io contraccambia con un "ciao" impacciato. In realtà nessuno ci stava davvero dando retta e la cosa mi rincuorò molto. 

-Allora...; ti va di uscire con me?- disse Ricky guardandomi negli occhi. Io lo guardai a mia volta per poi rivolgergli un sorriso e annuire lasciandomi condurre verso la sua moto.

Sarebbe stata davvero una giornata intensa; e chissà, forse l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita.

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Allora... sono un po' triste in questo momento perché ora la storia è UFFICIALMENTE FINITA.

Sono molto indecisa se continuare questa con dei capitoli speciali oppure scrivere un altra storia ma penso che vedrò cosa mi porterà l'ispirazione.

Nel frattempo volevo davvero ringraziarvi per tutti i traguardi che abbiamo raggiunto, non solo io, ma penso tutti insieme e augurarvi davvero il meglio. 

Bacioni a tutti ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

-thenewbooklover_21





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