XIX🔞

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Allora innanzitutto scusatemi la lunga attesa ma la scuola è iniziata da due settimane e io sono sommersa di verifiche ed interrogazione; per non parlare poi di tutte le cerimonie posticipate dal covid che capitano una dietro l'altra e alla fine per una cosa o per l'altra non ho ancora avuto tempo per scrivere ma... per farmi perdonare oggi o al massimo domani uscirà -si spera- il mio novo libro quindi... andate a leggerlo please. In più mega capitolo smuttoso😏😏😏😏😏

Vi lascio al capitolo❤

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Lorenzo guardò il messaggio dei suoi due compagni chiedendosi il motivo di esso:

vieni a casa nostra, dobbiamo parlare.

Già il fatto che glielo aveva mandato Thomas e lui non manda quasi mai messaggi senza un cuore o un bacio; soprattutto non a lui! Quindi non sapeva spiegare quella mancanza fondamentale da parte del biondo.
Quando arrivò a destinazione aprì la porta e vide davanti a se entrambi i suoi alpha che lo guardavano con le braccia conserte e un espressione alquanto arrabbiata in viso. D'istinto il kitten strinse le bretelle del suo zaino e abbassò le orecchie camminando verso di loro a testa bassa. Venne preso per i fianchi da Mirko che lo strattonò verso di lui per poi annusarlo

-Sai di Alpha; e sono abbastanza sicuro che questo odore non è il nostro ma è di quel tizio con qui oggi Thomas di ha visto a mensa dico bene?-

-Si ma...-

Non lo fecero finire di parlare che, prontamente, Thomas lo zittì con un occhiata che gli fece gelare il sangue nelle vene. Si abbandonò leggermente nelle braccia di Mirko che ancora lo tenevano stretto; le orecchie ormai invisibili e la coda in mezzo alle gambe. Provò a strusciare la testa nell'incavo del collo del maggiore cercando una sorta di conforto che però non trovò.

-Vai sul letto e siediti; noi arriviamo subito- disse Thomas per poi allontanarsi ed andare in una stanza chiusa lungo il piccolo corridoio. Si fermò un secondo voltandosi verso di lui per poi aggiungere.

-Meriti una punizione; ah e sul letto ti voglio nudo- con un ghigno che non faceva sospettare niente di buono. Mirko lasciò andare Lorenzo per poi seguire il fratello e scomparire dietro una porta che, effettivamente, non aveva mai notato prima.

Corse su per le scale spogliandosi per non far arrabbiare ulteriormente i due ragazzi. Guardò le mutandine indeciso se togliere anche quelle oppure no giocando con il bordo in pizzo. Appena sentì i passi avvicinarsi alle scale decise di togliersele velocemente per poi calciarle con i piedi in qualche angolo della stanza. Si sedette ai piedi del letto e guardò verso le scale. Riuscì a vedere solo Mirko che spegneva la luce; nella stanza calò competente il buio; le tende della altre camere erano tirate e le luci spente in tutta casa; non c'era nemmeno un minimo di luce che faceva capire al più piccolo cosa stesse succedendo. Sentì una benda che gli copriva gli occhi, la legandola ben stretta alla testa. Successivamente sentì ticchettio della luce che si accendele facendolo girare impercettibilmente verso quella parte di stanza. Era spaesato ma anche estremamente eccitato; il fatto di essere solo una bambola di pezza nelle mani dei due amanti lo mandava completamente in estasi.
Venne preso per i fianchi e fatto girare a pancia in giù con i piedi che toccavano terra e il sedere alzato. Sotto il petto sentiva la stoffa dei jeans strappati di Thoams che gli solleticava la pelle.

-conta baby girl- disse il biondo con tono di voce roco al suo orecchio; e la prima sculacciata si infranse prepotente sulla natiche del kitten.
La voce roca, il modo in cui lo aveva chiamato e solo il pensiero di quello che stava per succedere lo fece andare completamente in estasi ma il gemito che gli uscì dalle labbra era talmente acuto ed eccitato che lui stesso si sorprese.
I suoi umori iniziarono a colargli per le cosce in gocce calde che gli fanno percorrere mille brividi.

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