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-Perché...?- 

Era un sussurro ma fecce sprigionare in Lorenzo una tale curiosità e una tale voglia di avere delle risposte che non gliene importò se i due alpha avessero sentito o no quella domanda. Un brivido di adrenalina salì per la sua spina dorsale trasformandolo in un fiume di parole che stava per scaricare sugli altri due uomini nella stanza. 

-Perché mi devo sentire così? Perché non riesco a togliermi dalla testa i vostri profumi? Perché ogni volta che vi vedo il mio cuore batte più veloce? Io...Io...- ormai la voce era incrinata e le lacrime stavano scendendo copiose sulle sue guance. I due alpha si guardarono per poi, insieme, avvicinarsi al piccolo kitten ed abbracciarlo accarezzandogli i capelli e le orecchie. Il primo a staccarsi fu Mirko che si sedette davanti a Lorenzo prendendogli una mano tra le sue per poi iniziare a parlare:

- Sai quando ero piccolo non volevo un fratello; per questo quando mia mamma era rimasta incinta una seconda volta non potevo fare a meno di essere arrabbiato con lei. Mi rifiutai di avere un qualsiasi tipo di contatto con il bambino che aveva in grembo e ci riuscì; o almeno fino a che non presi in braccio Thomas. Da quel momento  una forza insensata continuava ad attrarmi verso di lui tant'è che iniziammo a diventare inseparabili. Solo quando entrambi raggiungemmo i 14 anni di età riuscimmo a capire. A quell'età i nostri sensi da lupo si sviluppano del tutto e possiamo riconoscere gli odori e avere la possibilità di trovare il nostro compagno in base ad esso. Quando capimmo di essere predestinati eravamo confusi: due alpha non potevano stare insieme per questo quando ci siamo riconosciuti abbiamo iniziato ad allontanarci sempre di più facendoci male a vicenda. Il primo a cedere tu Thomas che andò piangendo dai nostri genitori spiegando tutto. Al contrario di quello che ci aspettassimo loro ci hanno sorriso dicendo che già sospettavano questa svolta nel nostro rapporto. Ci hanno spiegato che era rarissimo che due alpha si mettessero insieme ma che comunque in questo modo non potevamo essere una coppia equilibrata e che dovevamo cercare il nostro ultimo compagno. Noi ci abbiamo provato per molti anni finché non sei arrivato tu-

A riprendere il discorso fu Thomas. Ormai il kitten pendeva dalle loro labbra e voleva sapere sempre di più su quelle sensazioni e su come centrassero i due Alpha.

- Il fatto che senti i nostri odori in maniera così forte è come un se fosse un richiamo: è il modo per capire che tu sei il nostro ultimo compagno. La gioia quando ci vedi oppure l'irrefrenabile istinto che abbiamo di stare insieme è una cosa comune a tutti e tre- 

Disse Thomas guardando il più piccolo negli occhi con sguardo dolce e rassicurante. Lorenzo aveva la bocca semiaperta e alternava lo sguardo tra i due ragazzi con occhi sgranati.

-Quindi...Quindi io sono il vostro compagno-

-Certo Honey; se lo vuoi sarai il nostro compagno- rispose Mirko sorridendo e guardando il gattino. A quest'ultimo gli si illuminarono gli occhi. Si fiondò tra le braccia del moro abbracciandolo stretto dicendo un "certo che lo voglio" che faceva trasparire tutta la sua contentezza. Quando si staccò si ritrovò faccia a faccia con l'alpha che, delicatamente, appoggiò le labbra sulle sue in un bacio delicato. Era un leggero sfioramento di labbra ma che creò comunque un atmosfera magica. Le labbra dei due amanti si incastravano perfettamente tra loro come pezzetti di un puzzle che crearono in entrambi un calore che gli stringeva il cuore. Quando si staccarono Lorenzo si voltò verso Thomas per unire le loro labbra in un bacio leggermente più passionale ma, non per questo, meno ricco di sentimenti e di parole non dette. 

Allora è questa la felicità di cui tutti parlano...

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