XV🔞

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-Smut-

Lorenzo e Thomas prepararono tutto nei minimi dettagli in quelle due settimane: era arrivato il momento del calore del kitten e, al tempo stesso, il momento in cui avrebbero dato il colpo di grazia a Mirko. Mentre il più grande era a dei colloqui con dei genitori i cui figli erano casi disperati, i due ragazzi erano andati al sexy shop più vicino per prendere numerosi oggetti: li misero successivamente tutti in una scatola per poi nasconderla nella casa del kitten; dopodiché  fecero tappa al negozio di intimo e lingerie preferito dal minore per fare scorta di abitini provocanti, pantaloncini fin troppo corti e aderenti, e mutatine di tutti i tipi che avrebbero fatto perdere la testa a Mirko. 

Dall'altra parte Mirko era confuso e frustrato: i suoi due compagni non lo baciano ne lo toccano più ed era da due settimane che stavano in bianco. Sapeva che, anche se l'avevano perdonato, ci sarebbe voluto un po di tempo; ma si aspettava almeno qualche carezza sulle spalle o un bacio sulla guancia oppure una parola di affetto; e invece era come se lui fosse un completo estraneo. Sapeva anche che il calore di Lorenzo si stava avvicinando sempre di più quindi si chiese se effettivamente l'avrebbero passato insieme oppure no. Se glielo avessero chiesto tre o quattro settimana fa avrebbe detto di si ma ora non ne era più così sicuro. 

Quel giorno tornò a casa più stanco del solito: aveva fatto una serie di colloqui per dei ragazzi che non andavano bene a scuola e i genitori erano, se possibile, ancora più ingestibili: lo incolpavano per aver dato un voto basso a loro figlio e si giustificando dicendo che il loro era un nome illustre e da non macchiare con voti bassi nella pagella della loro prole. Fatto sta che non vedeva l'ora di andare a letto. Quando entrò in casa trovò tutto buio; alcune candele erano poggiate in terra e sulle scale una in fila all'altra per formare un sentiero che si dirigeva alla camera da letto. Mirko mise il cappotto e la sciarpa sull'attaccapanni per poi salire le scale lentamente. Andò fino al letto ma non vide nessuno: sentì solo dei fruscii e poi una benda che si posava sopra i suoi occhi.

-Ma che...?-

Non fece in tempo a finire la frase che delle labbra si impossessarono delle sue muovendosi velocemente e approfondendo fin da subito il bacio approfittando del fatto che, mentre parlava, aveva schiuso le labbra. Si fece condurre fin giù dalle scale percorrendo a ritroso la scia di candele per poi aprire la porta e andare verso l'ascensore. Il tin metallico delle porte risuonò nella scatola cranica di Mirko mentre veniva condotto ad una delle tante macchine li dentro. Sentì il suono della macchina e, poco dopo, la portiera che si apriva mentre la voce di Thomas, roca ed incredibilmente provocante, lo riscosse facendolo fremere. 

-Abbassati e sali in macchina-

Disse per poi chiudergli la portiera e salire dal lato del guidatore. Ci misero circa trenta minuti ad arrivare e l'odore salmastre gli riempì i polmoni insieme ad un odore più dolce. Quando scese dalla macchina Thomas lo condusse dentro la casa e subito l'odore dolce di prima si fece più intenso, sensuale, penetrante. Sentì suo fratello ispirare a pieni polmoni mentre un erezione si formava in entrambi gli Alpha. Lo condusse in una stanza per poi chiudere la porta e, per finire, gli tolse la benda. Quello che vide gli fece sgranare gli occhi: come pensava erano nella casa al mare della loro famiglia, la camera da letto con il letto tondo e la vista sulla spiaggia era proprio come ricordava, ma la sua attenzione non era attirata dalla mobilia ma dal ragazzo che stava sdraiato sul letto con delle calze bianche che gli arrivavano appena più sopra di metà coscia e delle mutande bianche e viola in pizzo e merletti. Lorenzo quando vide i suoi due Alpha ebbe un tuffo al cuore: l'erezione stretta nelle mutandine era dolorosa e la costante sensazione di essere vuoto e il suo voler essere riempito lo stavano facendo impazzire. 

-Daddy, daddy vi prego vi supplico mi sento così vuoto- disse in tono innocente mentre un rivolo di saliva gli scendeva giù dal lato della bocca fino al mento. Bastarono quelle parole a far accendere i due fratelli: Thomas iniziò a baciare freneticamente il suo collo e i suoi capezzoli, stringendoglieli e torturandoglieli con dita e lingua mentre Mirko si era appropriato delle labbra del suo compagno e Dio quanto gli era mancato il sapore di cocco delle sue labbra mentre le baciava appassionatamente iniziando una danza di lingue e saliva. Quando si staccarono Lorenzo iniziò a cacciare gemiti e ansimi mentre Thomas continuava a stuzzicarlo. Mirko iniziò a baciargli il basso ventre mentre gli accarezzava la coda continuando la tortura già iniziata dal fratello. Lorenzo si continuava a contorcere sotto il tocco esperto dei suoi due amanti: la pelle gli stava diventando  bollente mentre le mani dei due ragazzi erano l'unico sollievo che poteva permettersi. Thomas avvicinò Mirko per il colletto della camicia per poi sussurrargli: "vai a prendere la scatola che c'è sul comodino" e succhiargli successivamente il lobo dell'orecchio. Lorenzo, capendo cosa lo aspettava di li a poco, gemette rumorosamente. Quando il più grande aprì la scatola ci trovò dentro un collare rosa, delle manette e una serie di vibratori e giochi erotici che gli fecero strabuzzare gli occhi. Prese le manette, il collare e la benda che, precedentemente, Thomas gli aveva legato sugli occhi per poi portarle sul letto. Si sedette e legò il kitten alla tastiera del letto, gli mise il collare e lo bendò  per poi scendere sul suo corpo verso le mutandine che sfilò delicatamente lasciando il più piccolo con solo le parigine addosso. 

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