19. Cabroncito

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"Hai portato tu fortuna ad Alex per farlo arrivare primo?" Mi chiede divertito Jorge, vedendomi entrare nel suo box con ora la divisa Ducati indosso.
"Ovviamente. A ognuno la sua motivazione" Rispondo scherzando.

"Allora vieni in pit con me. Niente ombrello, solo una sana e fortunata compagnia" Mi fa l'occhiolino, facendomi roteare gli occhi. In fondo non vedo perchè dirgli di no.
Accetto e mi metto pazientemente ad aspettare che le moto vengano preparate, per poi far scendere i piloti per i giri di riscaldamento e formazione.
Dopo circa una mezz'oretta sono pronta a raggiungere Jorge in pista.
Secondo le qualifiche di ieri partirà un solo posto dietro a Marc, in pole, il che significa che si trova in prima fila.
Mi vado a posizionare al suo fianco, osservandolo mentre si sfila il casco e mi guarda sorridente.
"Certo che se avessi messo quella tutina..." Gli tiro un leggero pugno sulla spalla, facendolo scoppiare a ridere.
Jorge è Jorge, e non cambierà mai.

Non passa molto da quel momento all'arrivo del suo ingegnere di pista, che mi ruba giustamente il posto vicino al suo pilota.
Faccio così il giro, avvicinandomi forse inconsciamente alla moto dove si trova Marc.
Lui è diverso da Jorge e, soprattutto, da Alex.
È in sella alla sua amata moto, con il casco fra le mani e lo sguardo indirizzato verso la curva uno.
Fa paura al solo guardarlo, se non fosse che per me, in questo esatto istante, è nel suo aspetto migliore.
È potente, il che lo rende straordinariamente attraente ai miei occhi.
I capelli scompigliati a causa del casco tolto da poco, lo sguardo serio, del sorriso che tanto amo non c'è neanche l'ombra.
È leggermente sudato, quel poco che basta per renderlo ancora più bello.
Ma la cosa che più mi fa impazzire è come lo guardano gli altri, com'è il mio Marc agli occhi del mondo.
Sono intimoriti, glielo si legge lontano un miglio.
Cercano di studiarlo, ma, allo stesso tempo, hanno paura a fissarlo troppo.
Lui rimane composto a cavallo su quella Honda che gli sta dando tante soddisfazioni, nel suo posto preferito, nel suo trono.
Sa di avere tutti dietro di sè, non solo oggi per la partenza, ma più in generale nel motomondiale.
E nonostante tutto questo, nonostante la sua fame di vittoria che lo rende un animale, nonostante le sue prede gli girino attorno come avvoltoi, in attesa di un passo falso, nonostante le telecamere siano tutte puntate su di lui, lui rimane impassibile, quasi rilassato.
Rilassato perchè è su una moto, perchè sta per partire, perchè sta per fare ciò che più ama e che meglio gli riesce.

Ci mette un pò ad accorgersi della mia presenza, quando ormai il mio sguardo fisso su di lui lo stava consumando.
Mi guarda dritta negli occhi, ferma il tempo, perchè sì, Marc ha il potere di fare anche questo, se lo desidera.
Alza la mano destra facendomi cenno di avvicinarmi a lui, non dovrei farlo, ma non resisto.
Come attratta da una calamita mi avvicino a passo rapido, ritrovandomi praticamente incollata alla carena arancione.
Non fa nulla di particolare, rimanendo come incantato per qualche secondo, come se anche lui provasse quello che provo io. Cosa che dubito fortemente, ma a volte è bello illudersi.

Vorrei dirgli qualcosa, incoraggiarlo, spronarlo, ma so che non servirebbe a niente. Non ha bisogno di una motivazione, ha bisogno di qualcuno che riempia il su egocentrismo mai sazio.
Ecco, ora lo vedo chiaramente, è felice di sè stesso. È felice che tutti ammirino lui, che tutti guardino lui, che tutte le TV da casa inquadrino sempre e solo lui.
È contento di essere Marquez, il cabroncito. Chiunque avrebbe disprezzato quel soprannome, quasi dispregiativo, chiunque ma non lui.
Perchè lui nelle critiche e nella avversità ci sguazza, facendone i suoi punti di forza.
Il 'bastardello' si potrebbe tradurre, quello che fa le staccate all'ultimo non lasciandoti possibilità di replica, quello che ti batte quando meno te lo aspetti, come meno te lo aspetti.

"Annabella" Dice, risvegliandomi dai miei pensieri.
Mi scuoto leggermente, come per darmi una scossa e tornare cosciente.
"Dimmi" Mi limito a dire, senza mai distogliere il mio sguardo dal suo.
"Tiferai per me vero? Anche se stai con Lorenzo" Gli sorrido annuendo.
È bello credere che abbia davvero bisogno del mio tifo, che l'unica persona di cui gli importi al momento sono io.
Come dicevo prima, non credo sia così, ma è bello illudersi.

"Che domande fai. Ovvio che tiferò per te, castorito" Sorride nel sentirsi chiamare con questo soprannome, facendomi innamorare per la centesima volta nel corso della giornata.
Se continuo così non credo il mio cuore potrà reggere molto.
"Bacio della buona fortuna?" Domanda poi, sfrontatamente, ricevendo un sonoro "No" come risposta.
È contento di questo rifiuto, forse è proprio quello che voleva.
"È bello avere qualcuno che mi tiene testa" Mormora come ultima frase, ancora sorridente, prima di infilarsi il casco.
Da quel momento in poi io torno da Jorge, rimanendo però imbambolata alla vista di Marc.
Posso scorgere solo i suoi occhi attraverso la visiera ancora alzata.
Guarda me, nonostante tutto, lui guarda sempre me.
Sposto lo sguardo solo per qualche secondo, quel tanto che basta per vedere gli occhi innamorati della ragazza che gli regge l'ombrello.
Dovrei esserne gelosa, ma come biasimarla.
Io stessa non mi capacito di come riesca a starmene qua, a pochi metri da Marc, quando vorrei soltanto stringerlo a me.

"In bocca al lupo Jorge, spacca tutto" Gli dico con un tono di voce alto, così da essere sicura di esser stata sentita. Poi gli dò un leggero colpo sul casco e mi allontano.

La gara è lunga ed estenuante. Ho imparato ad amare la MotoGP, ma a volte sa essere veramente insopportabile. Specialmente quando passi una quantità di giri improponibile ad osservare solamente Marc e Andrea scambiarsi ripetutamente la posizione.
Ogni giro più vicini, ogni giro prendendosi più rischi.
Sono convinta che uno dei due cadrà prima o poi, non mi resta che sperare questa sorte non tocchi al 93.

"So che non ti accontenti di questo secondo posto, ma in ottica mondiale non è così male" Cerco di consolare un incazzato Marc, mentre entriamo nel motorhome l'uno al fianco dell'altra.
Si volta verso di me per guardarmi male, salutando a stento suo fratello che ci aspettava con ansia.
"Ho perso 5 punti oggi. Cinque fottuti punti!" Urla il maggiore, lanciando il cappellino del secondo posto sul divano nervosamente.
Vorrei dire qualcosa per rassicurarlo, dirgli che nonostante tutto è ancora primo e che non sarà questa gara a cambiare le sorti del mondiale, ma so che non servirebbe a niente.
Lo osservo mentre sparisce in bagno, presumibilmente per farsi l'ennesima doccia della giornata, lasciandomi così sola con Alex.

"Non prendertela, è fatto così. Vuole tutto e lo vuole subito, perciò perdere cinque punti sono una disgrazia dal suo punto di vista" Mi dice gentilmente il ragazzo, potendo ora tornare a sorridere per la sua vittoria. È immensamente felice, ma mostrarlo davanti al fratello non sarebbe stata la scelta migliore.
"Lo so questo, ma non può prendersela così tanto ogni volta. Come poi se Dovizioso avesse realmente qualche chance" Sbuffo sedendomi al tavolo, di fianco ad Alex, che mi guarda interessato.
"Credi che non possa vincere Andrea?" Domanda quasi stupito dalla mia affermazione precedente.
"Credo che tutti sappiano che Marc ha il titolo in mano, fuorchè Marc".
Mi passo una mano tra i capelli, esausta.
Anche perchè non solo sono qua a pensare ai drammi di questo pilota, ma ce n'è pure un altro che si vuole mangiare le mani per essere arrivato sesto.
"Io te lo dico Alex, quasi quasi mollo tutto e vado a fare l'ombrellina in Formula Uno!" Dico scherzando, facendo ridere giosamente il ragazzo al mio fianco.

Nuovo messaggio da: Marc🐿🧡

Lo so che sono un idiota, ma grazie per le belle parole...Lasciami sbollire un po' e torno il Marc di sempre :)

Sorrido istintivamente nel leggere il suo messaggio. Significa che se ne sta chiuso in bagno ad ascoltare quello che dico su di lui?
Cos'è che dicevo prima? Forse non prova tutto quello che provo io al momento, forse non gli tremano le mani quando arriva un mio messaggio, forse non sorride come uno stupido per una parola dolce al momento giusto. Forse, forse, forse. Ma a volte è bello illudersi.

***
In questo singolo e particolare caso, i dati riferiti alle qualifiche non sono veritieri, per aiutare la trama. Date e risultati di gara sono in vece reali

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