21. Vincere ( I )

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12 novembre 2017

Il sole tiepido di metà novembre penetra attraverso le tende, mal sigillate, facendo capolino dritto sui miei occhi addormentati.
Cerco di ignorarlo, ma non ci riesco, ritrovandomi sveglia prima di quanto desiderassi.
Se c'è una cosa che amo, questa è dormire. Perchè mentre dormo non ho ansie, paure o preoccupazioni.
E poi sta notte stavo facendo un sogno bellissimo che comprendeva me, Marc, una spiaggia e una piñacolada.

Sbuffo rigirandomi per cercare proprio il ragazzo, che però ha già lasciato libera la sua metà di letto.

Rimango a letto ancora qualche minuto, che potrebbero essere dai cinque alle decine, finchè la mia sveglia non risuona per tutta la stanza.
Mi alzo, controvoglia, andando ad aprire quelle maledette tende e ricordandomi solo ora di cosa mi aspetti quest'oggi.
Vivere nel motorhome è fantastico, dico davvero, specialmente se lavori al circuito.
Ma in giornate come queste, la pista, gli altri piloti, la frenesia e le moto, sono l'ultima cosa che vorrei vedere appena sveglia.

Mi stropiccio gli occhi nel vano tentativo di svegliarmi un poco, avviandomi verso il corpo principale della struttura.
Con mia grande sorpresa non trovo nessuno, nè Alex, che probabilmente starà già preparando la sua ultima gara, nè tantomeno suo fratello maggiore, che invece dovrebbe essere qua tranquillo.
Vorrei chiamarlo per sapere dove si trova, ma se non è qua significa che sicuramente avrà altro da fare, preferisco perciò non disturbarlo.
In fondo oggi è la sua giornata, non la mia.

Ho tutto il tempo di fare colazione, cambiarmi e prepararmi, prima che Marc torni, tutto sudato, segno che è andato correre.
"Buongiorno!" Gli dico allegramente, andandolo a baciare rapidamente.
Il sorriso che ricambia è forse ciò che mi stupisce di più, vista la tensione che immagino abbia al momento.
È veramente felice, come se non si giocasse un mondiale tra poche ore.
"Che programmi hai per questa mattina?" Mi domanda, andando a prendersi un bicchiere d'acqua fresca.
"Veramente nessuno. Jorge è libero da impegni, come immagino anche tu" Faccio spalluce andando a sedermi sul bancone del cucinino, senza mai distogliere lo sguardo da lui.
Annuisce pensieroso, per poi posare il bicchiere e avvicinarsi a me.
Mi divarica leggermente le gambe così da poter essere a contatto con me.
Mi bacia, lentamente, ma con immenso desiderio.
"E tu?" Gli chiedo, con ancora le sue labbra premute alle mie.
Scuote la testa separandosi di qualche centimetro, quel che basta per poter parlare liberamente.
"Pomeriggio credo di avere una gara - ironizza, facendomi ridere - Ma questa mattina sono libero".
Mi guarda maliziosamente, sappiamo entrambi come andrà a finire.

C'è una sorta di regola per la quale i piloti non dovrebbero fare sesso prima delle gare, principalmente a causa dello sforzo che esso potrebbe creare, ma questa regola io e Marc l'abbiamo infranta praticamente ogni gara.

Non mi lascia il tempo di dire altro, mi solleva di peso facendomi aggrappare a lui come fossi un koala, poi mi butta sul moribido letto matrimoniale in cui mi sono risvegliata sola.

"Questa suppongo sia tua" Mi lancia sul viso la polo Ducati, ridendo per l'ennesima volta da quando è entrato nel motorhome ormai qualche ora fa.
Afferro la maglia infilandomela rapidamente, per poi avvicinarmi allo specchio e cercare di sistemare i capelli come possibile.
"Lo sai, sei molto più carina senza quella addosso" Afferma alzandosi e infilandosi i boxer.
Posso osservare ogni suo movimento attravero il riflesso nello specchio, il che mi complica di gran lunga ogni azione mentale.

Ho visto Marc decine e decine di volte senza maglietta, ma ogni volta è come fosse la prima.
Mi fa impazzire, ogni singola parte del mio corpo brucia anche solo al vederlo.
Non riesco a immaginare come potrei resistergli se non fosse mio, ma fortunatamente non è così.
Infatti ora, per esempio, posso tornare a girarmi compiaciuta.
Posso sfilarmi la maglia e avvicinarmi a lui.
Posso attraversare il letto a gattoni per raggiungerlo, posargli le mani sull'addome scolpito e giocare con l'elastico nero dei suoi boxer.
Posso divertirmi nel vedere la sua pelle rabbrividire, il suo sorriso cambiare luce e i suoi occhi brillare.

Sul più bello - Marc MarquezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora