33. Leonessa

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"Dimmi che non mi sono perso una rissa tra donne" Scherza Jorge, facendomi accigliare divertita.
"È mai possibile che pochi minuti prima della partenza tu stia pensando a questo?" Scuoto la testa ridendo, posando una mano sulla carena arancione.
"Non tutti sono seri come il tuo amorino là avanti" Fa un cenno con la testa, indicando le file più avanti, dove si trova Marc.
Melanie è al suo fianco, ma riceve ben poca attenzione.

Come sempre il cabroncito ha lo sguardo fisso nel vuoto, la mascella serrata, le mani posate sul casco a sua volta posato sulla moto.
Il mondo intorno a lui può anche crollare, può cambiare tutto, ma prima di una gara Marc sarà sempre lo stesso animale affamato chiuso in gabbia, in attesa unicamente di essere liberato.
Involontariamente mi mordo il labbro inferiore, gesto che fa ridere di gusto il pilota alla mia sinistra.
"Cos'hai adesso?" Gli chiedo quasi scontrosamente, ma lui scuote la testa negando la sua reazione.
"Pensa a concentrarti sulla gara Lorenzo. In curva uno hai parecchie possibilità di sorpasso e Marc non è poi così lontano. Sono sicura tu possa arrivare a podio oggi, magari anche di più" Affermo seria, continuando però a fissare il poleman di giornata.
"Da quando in qua sei tornata nel mio team, fammi capire" Scherza Jorge, dandomi un leggero colpo sulla spalla che mi fa tornare a concentrare la mia attenzione su di lui.
Non rispondo alla sua finta provocazione, lasciandolo solo con il suo ingegnere di pista e augurandogli per un'ultima volta buona fortuna.

Una cosa che amo del rettilineo di partenza prima di una gara è che la confusione è tale da non poter prestare attenzione ai movimenti di ciascuna persona.
Ne approfitto, perciò, per avvicinarmi maggiormente alla prima fila e godermi così quello spettacolo che tanto mi è mancato.
Sento squillare il cellulare, ma lo ignoro volutamente. Sarà di sicuro Alex che mi chiede dove io sia, poichè gli avevo detto che lo avrei aspettato nel box.
Insomma, prima o poi mi troverà.
"Anna, è bello riaverti tra noi" Dice uno dei più grandi amici di Marc, nonché suo fisioterapista.
Lo saluto realmente felice, scambiandoci un paio di chiacchere convenevoli sul più e il meno.
"Ma non startene qua nell'angolo, andiamo vieni con me" Mi fa cenno di seguirlo, ma non sono sicura sia la migliore delle idee.
Glielo lascio intendere con uno sguardo alquanto eloquente, ma non demorde.
E diciamocelo, se riesce a tener testa a uno come Marc, figuratevi con me.

Ci mette poco a convincermi a seguirlo, così da avvicinarci sempre più alla moto 93.
Mi fermo a pochi passi da loro, mentre lui si avvicina per parlare con il pilota.
Afferro il telefono per vedere se Alex mi sta ancora cercando, ma trovo solo un direct su Instagram da parte di Melanie, il che dovrebbe stupirmi, ma per qualche motivo non lo fa.

Melanie_Gerard:
Stai ben attenta a non avvicinarti troppo mon amour, rischi di bruciarti😘

Alzo lo sguardo per osservarla. Se ne sta lì in piedi al fianco di Marc, come una regina fieramente accostata al suo re.
Questa sola immagine riesce a darmi sui nervi, ma il messaggio, quello no, non doveva proprio mandarmelo.
Non respiro nemmeno, non penso e non lascio tempo alla mia ragione di prendere il sopravvento.
Con il cuore in subbuglio mi avvicino a passi rapidi al gruppo di persone che circondano il campione spagnolo, fermandomi proprio al fianco della francese.
Guardo Marc, poi lei ed infine nuovamente Marc.
Andiamo dovrà pur fare qualcosa, non può essere così insensibile da ignorare questa scena tanto patetica quando drammatica.
Mi sono improvvisamente ritrovata ad essere quel tipo di ragazza, o per meglio dire ex ragazza, che ho sempre odiato.
Gelosa, possessiva e pronta a marcare il territorio.
Peccato per Melanie però, perchè io nel ruolo di leonessa mi ci ritrovo piuttosto bene.

AnnaTorres 's story

AnnaTorres 's story

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||MARC||

È lì, lo so che è lì. Non mi serve distogliere lo sguardo, mi basta sentire la mia attenzione improvvisamente catturata.
Mi basta sentire il cuore che batte un po' più forte, la voglia di voltarmi, ma allo stesso tempo non poterlo fare.
Non posso, perchè se poi mi giro e guardo lei, a quel punto è un gran bel casino.

"Marc, so che non vuoi essere disturbato prima della gara, ma Anna è qua" Mi sussurra all'orecchio Thiago, mio grande amico.
"Lo so" Rispondo serio, continuando però a fissare il rettilineo.
Per quanto ne so quelle due potrebbero scannarsi ora, potrebbero star iniziando a picchiarsi, a urlarsi contro o, peggio, diventare amiche.
Ok no, questo mi sembra abbastanza improbabile.
So solo che con questi dubbi non posso proprio iniziare una gara, finirei per cadere subito.

Prendo un profondo respiro e mi decido a voltarmi, guardando prima Melanie e subito dopo Anna.
La prima sembra fiera, come se potesse in qualche modo vantarsi di qualcosa, mentre Anna, lei è sempre uguale.
Se ne sta lì, evidentemente in ansia per me che a breve correrò a 300 km/h, ma con il solito sorriso a tranquillizzarmi, a dirmi 'Sono qui, non ti lascio, sta tranquillo. Spacca tutto'.

Forse è da questi dettagli che noti la differenza tra chi ti ama e chi, alla fine dei giochi, è con te solo perchè sei Marc Marquez.
"Marc scusa, non è che potresti mandarla via? È abbastanza irritante e sono sicura ti distragga" Esordisce Melanie, con quel suo accento francese che un tempo amavo, ma che ora mi dà sempre più sui nervi.
"È così?" Domando a voce alta, rivolgendomi ad Anna.
Lei sorride ironicamente, alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia al petto.
"Certo Marc, sono io fuori posto. Buona gara" Dice queste parole con tono nervoso, lasciando intendere che se ne sarebbe andata, ma rimane immobile.
Quanto è bella quando fa la testarda.
"Ecco appunto, vattene allora" Dice Melanie, rivolgendosi a lei, prima di avvicinarsi ancor di più a me.
Posa la mano sulla moto, sulla mia moto.
Non lo faccio a posta, ma di riflesso gliela scosto brutalmente.
Lei si acciglia, ma cerca di nascondere il suo stupore.
"Buona gara Marquito" Mi dice, allungandosi per lasciarmi un bacio, che io però schivo.
Ogni mio gesto sembra indignarla di più, ma è evidente come il suo orgoglio non le consenta di litigare con me di fronte ad Anna.

Mi giro a guardare proprio quest'ultima, che silente se ne sta a qualche metro da noi, con lo sguardo fisso su di me.
So che se solo potesse mi butterebbe giù da questa moto a calci, ma non lo fa. Rimane zitta ed immobile, guardandomi e lasciandomi intendere tutto il suo fastidio.
Eppure, per qualche motivo a me sconosciuto, non se ne và.
"Vieni qui" Dico con gli occhi nei suoi.
Melanie, pensando mi rivolga a lei, si avvicina nuovamente, ma non riceve le mie attenzioni.
Mentre Anna, la quale ha capito benissimo stia parlando a lei, non accenna ad assecondarmi.
"Annabella ti ho detto di venire qua" Ribadisco, con tono serio.
Lei sorride lievemente "Non mi muovo da qua Marquez" Risponde, quasi divertita.
Mi fa impazzire, dopo tutto questo tempo è ancora in grado di farmi impazzire.

"Thiago, quanto manca?" Domando al mio fisioterapista, nonchè compagno di mille avventure e grande amico.
"Quindici minuti al giro di ricognizione".
Annuisco scendendo dalla moto.
Immagino la faccia di Melanie sia impagabile, soprattutto perchè per lei le apparenze sono sempre contate più della sostanza, e al momento tutto il mondo sta guardando il suo ragazzo che la ignora per andare da un'altra.
"Non sono mai sceso dalla moto prima di una gara, te ne rendi conto si?".
"C'è una prima volta per tutto" Dice pungente Anna, riprendendo subito dopo la parola "E comunque, tu hai perso ogni diritto di chiamarmi Annabella".

Fino a pochi minuti fa il nostro incontro dopo anni era sembrato fin troppo piacevole. Ridevamo, scherzavamo, sembrava fossimo andati avanti entrambi.
A guardarci ora, però, è evidente come siamo ancora fermi a quella Vigilia di Natale del lontano 2017.

"Va bene, Annabella. Ora, puoi cortesemente venire al fianco della mia moto?" Il mio sguardo è provocatorio, così come il suo, ma mi sto divertendo da matti.
Si morde il labbro inferiore, facendomi perdere un battito, prima di annuire e seguirmi.
Torno a salire in sella, sotto gli occhi infiammati di una Melanie sempre più distante da noi.
Anna posa una mano sulla carena, il che mi fa sorridere.
Ora che è qui sento di poter tornare a fare ciò per cui sono nato, correre.
Infilo il casco, poi i guanti e abbasso la visiera.
Non esiste più nessuno, non esiste il mondo e nemmeno Anna.
Ma il solo lontano pensiero che lei sia qui, mi dà la carica necessaria per vincere questa gara.

Sul più bello - Marc MarquezWhere stories live. Discover now