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"Dove dovrei essere"

Atene,Grecia
Quello stesso giorno

James Joyce teneva le mani strette con forza alla ringhiera della nave come se da questo dipendesse la sua vita. Non gli piacevano le navi,non gli erano mai piaciute sin dal suo primo viaggio che lo aveva portato da Dublino fino ad un bellissimo paese estero.
<<Sai che puoi rimanere in equilibrio anche se lo lasci,vero?>> Dante stava tranquillamente appoggiata con la schiena su quella stessa ringhiera,guardando il cielo limpido privo di ogni nuvola attraverso le spesse lenti di un paio di occhiali da sole.
<<Non lo lascerò>> borbottò il biondo <<e non mi servono i tuoi commenti sarcastici,Dante. Perchè non torni dentro?>>
La ragazza sghignazzó nel vedere il ragazzo,solitamente rigido e austero,in una posizione di svantaggio.
<<E perdermi questo spettacolo? Non sia mai... Anzi,aspetta che vado a prendere la videocamera...>>
<<Dante..>>
<<...peccato che tu abbia già fatto diciott'anni- beh,posso sempre proiettarlo ai trenta>>
<<DANTE!>>
Un attacco di nausea da parte dell'Irlandese lo costrinse ad interrompere la conversazione,mentre le risate sguaiate della ragazza dai capelli rossi,capo della D.A.N.T.E,arrivava perfettamente udibile alle orecchie di Chuuya,che si trovava nelle stanze chiuse dell'imbarcazione.

Erano riusciti a trovare un posto di fortuna su una crociera che sarebbe partita qualche ora dopo il loro arrivo ad Okinawa e avevano dovuto accontentarsi,se così si può dire di quattro persone su una crociera.
Ormai erano a poca distanza da Atene,nel giro di mezz'ora sarebbero arrivati.
<<Povera Saffo>> commentò Kano,seduta su una poltroncina di pelle rossa nei propri appartamenti: in mano aveva un libricino con delle informazioni sulla Grecia che stava leggndo attentamente,mentre Chuuya sedeva su una sedia davanti al tavolo circolare di legno che occupava gran parte della stanza.
<<Avrebbe potuto rivedere la sua terra natìa>> sospirò la ragazza.
Chuuya rispose col suo solito tono indifferente.
<<È un nemico pubblico lì,l'avrebbero incarcerata appena messo piede sulla terraferma>>
<<Suppongo tu abbia ragione>> Kano chiuse il quadernino e il rosso si chiese come aveva fatto a non riconoscerla subito.

Nella Mafia,Kanoko Okamoto era solita portare i capelli sciolti,legati solo in una mezza coda,non aveva gli occhiali e indossava stretti vestiti neri oltre alla camicia; le era bastato legarsi i capelli in due lunghe trecce e mettersi un paio di occhiali per cambiare completamente identità,per non parlare della sua farsa di timida balbettante che,ora se lo ricordava,non era mai stata.
Mise da parte questi pensieri e per un attimo questi si rivolsero a Dazai.

<<Va tutto bene fra voi due?>> la ragazza si era seduta accanto a lui in maniera talmente silenziosa da non lasciare che se ne accorgesse.
<<Che te ne frega?>> sbottò il rosso.
<<Significa "no"?>>
Chuuya rimase in silenzio.
<<Perchè quando ci siamo separati non siete andati nello stesso gruppo?>>
"Prendere nota: non rimanere mai da solo con questa qui" pensò il ragazzo.
Ma effettivamente la domanda era la stessa che si stava ponendo anche lui da quando erano partiti.
Si ricordava ancora le parole di Dazai che con il suo solito sorriso sornione lo canzonavano dicendogli che era più bravo nella diplomazia che nella ricerca. Che razza di spiegazione era? Lui era il suo partner,erano il Doppio Nero. Davvero si era lasciato bypassare con una spiegazione del genere?
Si guardò intorno: se lui era su una nave e di un lungo spilungone suicida con la fissa per gli archi narrativi (e lui non aveva ancora capito di cosa si trattasse) non c'era ombra,la risposta doveva essere affermativa.
<<Dovresti parlargli>> furono le ultime parole che la mora gli disse prima di uscire dalla stanzetta col suo libro in mano,rivolgendogli un'occhiata penetrante.
"Dovrei?" si chiese Chuuya,ma prima che potess darsi una risposta,dagli altoparlanti posti nelle camere arrivò l'annuncio che erano giunti a destinazione.

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن