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"Per te è nostalgico?"

Dazai guardò il cellulare,fissando un po' il nome del contatto, "Chuchuu".
L'ultimo messaggio inviato diceva "A volte basta una ragione sola",ma la spunta nera solitaria in basso a destra indicava che non era nemmeno ricevuto.
Stava facendo di nuovo l'esibizionista? Forse.
In quel momento,con tutt'altro a cui pensare,non aveva la minima idea del perchè fosse disposto a rompere per primo quel silenzio di tensione fra di loro solo per dimostrare che anche quella volta era un passo avanti a lui.
Ultimamente Chuuya stava cercando di mettersi in mostra,lo aveva capito. Voleva dimostrargli che poteva farcela anche senza di lui,voleva fargli capire che anche lui era intelligente e forse intimargli che non voleva essere trattato in quel modo. 
Quel messaggio era la cosa sbagliata da fare sotto qualsiasi punto di vista si guardasse la questione,poteva semplicemente lasciare che gli dicesse "Hey Dazai,ho scoperto che Faith Foster è ancora viva" e lui poteva fingere un'espressione sorpresa sperando che gli venisse bene.
Forse a quel modo le cose non si sarebbero sistemate,ma sarebbero stati più punti mogliettina per Chuuya e punti simpatia per lui.

Con un sospiro esasperato cliccò sulla parte verde del messaggio e tenne premuto,poi con una leggera esitazione fece per schiacciare su "elimina per tutti".
<<YO,YO,OSA-MUUUH!>> 
Saffo urlò così vicino all'orecchio che Dazai sussultò e il suo dito finì sulla scritta "elimina per me".
Dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per girarsi e sorriderle,ma quella che gli uscì sembrò più una smorfia assassina.
La ragazzina sghignazzò pur essendo all'oscuro dei pensieri del più alto.
<<Capo-saan ci vuole tutti riuniti nella pseudo-cucina>> gli disse lei sistemandosi gli occhialini sugli occhi.
Dazai aveva scoperto solo molto dopo averla conosciuta che nonostante avessero la forma di occhialini da pilota ,erano occhiali per daltonici. Questo perchè ogni tanto Saffo non controllava bene il suo potere e iniziava a vedere i colori invertiti per un po' a intermittenza,cosa che le dava fastidio.

<<Pseudo-cucina?>> le chiese,mettendo a posto il cellulare e varcando il confine fra il balconcino e il corridoio del secondo piano.
<<In una cucina ci sono buoni odori di solito>> finse di singhiozzare lei <<ma noi siamo qui da due giorni e abbiamo mangiato solo tonno e fette biscottate! Tonno. E. Fette. Biscottate. Non può essere una cucina vera quella,mi rifiuto di chiamarla cucina>>
Incrociarono Victor che stava uscendo dalla camera dei maschi stiracchiandosi. 
<<Bonjour>> sorrise ammiccando a Saffo. Lei incrociò le braccia e gli rispose a tono.
<<Mi piace questo posto Victor,e sai perchè?>>
Lui ridacchiò.
<<Perchè,sentiamo?>>
<<Perchè non puoi portarti nessuna ragazza in camera,altrimenti la vista di Hermann te lo farebbe ammosciare. Infatti sono due giorni che dormo una meeeraviglia!>>
La greca scoppiò a ridere e quando Victor cercò di afferrarla per i capelli lei gli passò in mezzo alle gambe e corse via.
<<Torna subito qui! Ti faccio vedere io come non mi si ammoscia!>> il ragazzo francese si lanciò all'inseguimento.

A Dazai metteva allegria quell'ambiente fatto di persone così diverse,lo distraeva per un po' dai suoi pensieri. Saffo era sempre stata una buona amica e una delle prime che avesse mai avuto,e si era sentito un po' in colpa (per quanto sentirsi in colpa era per Dazai un sentimento quasi sconosciuto) ad aver anteposto i suoi problemi alla ricerca del colpevole dell'omicidio in Grecia.
Si era ripromesso che si sarebbe impegnato,di solito quando si impegnava ci metteva pochi minuti a risolvere un problema,quindi non doveva essere difficile.

Scese le scale e in cucina trovò tutti i membri della D.A.N.T.E riuniti in cerchio attorno al tavolo pieno di scartoffie e cartine. Oltre a Victor che continuava a pizzicare le guance a Saffo con violenza,a Dazai saltò subito all'occhio lo sguardo stanco di Dante,giustificato dalle profonde occhiaie sotto i suoi occhi. Nonostnate questo stava parlando allegramente con Kanoko di qualcosa,e in mano aveva una delle sue sigarette corrette con la marijuana.
James Joyce,l'aria più seria del solito,sbattè la mano sul tavolo.
<<Silenzio! Insomma! Non si capisce niente!>>
Era come la prima volta che avevano mangiato insieme sulla Divina Commedia,sembrava più tempo fa di quanto in realtà fosse effettivamente passato.
Ci volle un po' per ristabilire l'ordine ma alla fine tutti tacquero.

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)Where stories live. Discover now