15.

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"Oscar"

Due giorni dopo

Yokohama,Giappone.

Il viaggio di ritorno era sembrato,per entrambi i gruppi,molto più veloce di quello dell'andata. Tutti erano tesi ma anche determinati,perchè erano partiti con tante domande e anche se non avevo risposto alla maggioranza di esse, erano tornati con una consapevolezza: Croce e Delizia,i genitori di Saffo,il presidente russo e quello greco insieme agli uomini della loro scorta erano stati tutti vittime di un'attentato vent'anni prima. 

Dazai aveva chiesto a Chuuya di radunare il suo gruppo al famoso bar di Yokohama che frequentavano di giorno,quello dove avevano incontrato Graham. Alle 10 in punto,dunque,gli occhi azzurro mare del rosso,vispi e attenti in cerca del suo partner,lo scrutarono avvicinarsi  insieme alla restante parte della D.A.N.T.E.

La prima cosa che Saffo fece fu prendere la rincorsa e saltare addosso a Kano abbracciandola e ridendo,urlandole che le era mancata la sua "banale noiosità". Hermann e James si lanciarono un'occhiata empatica mentre Victor e Dante si accendevano una sigaretta tirandosi pacche sempre più forti sulle spalle a vicenda. Quando Chuuya ebbe il coraggio di alzare lo sguardo il suo cuore perse un battito; gli erano bastati pochi giorni lontano da Dazai per essere piacevolmente sorpreso nel ricordarsi quanto il partner fosse bello. Per un attimo tutti i suoi timori scomparvero e desiderò soltanto saltargli addosso e trascinarlo da qualche parte,lontano dagli occhi curiosi dei loro compagni di viaggio; si ricordava quanto era bello quando c'erano solo loro due,anche le battaglie difficili e dolorose erano più facili da affrontare rispetto alla separazione forzata di quell'ultima settimana.

"Allora perchè.." si chiese,il più basso "..perchè non riesco a muovermi?" 
Le sue gambe erano ancorate al cemento dell'asfalto,il suo sguardo incastrato a quello magnetico del moro,ma nei suoi occhi non ci vedeva niente.
Abbassò la testa in cenno di rispetto come si fa con i propri superiori prima che potesse accorgersene,e quel gesto fece sparire anche solo quell'accenno di sorriso educato che c'era prima sul volto di Dazai.
Cosa era successo a loro due? Come erano riusciti a passare dal compiere un doppio suicidio insieme al non riuscire nemmeno a comunicare decentemente?

<<Entriamo>> asserì Dazai con tono piatto e tutti lo seguirono subito.
Tutti,tranne Chuuya. 

[...]

Il tavolo a cui era seduto portò tanti ricordi alla memoria di Dazai,ma il più recente era quello di un dottore britannico che gli stringeva la mano firmando così la sua condanna a morte. Da quel momento era andato tutto soltanto peggiorando fra lui e Chuuya e alla fine qualcosa si era spezzato. 
Avevano creduto di poter stare insieme per sempre,di essere loro due soli contro il mondo. Ma come poteva averlo pensato,si chiedeva,proprio lui: il generale più giovane della Port Mafia che col mondo aveva avuto contatti poco e niente,che quei pochi contatti erano stati solo per eliminare qualche essere umano dalla lista dei vivi. 
Ci aveva provato a fare il bene,e non ci era riuscito. Forse non aveva deluso Oda,forse il suo unico vero amico lo guardava dall'alto e lo compativa,si rendeva conto che non c'era altra strada se non quella a cui il moro era predestinato.
Perso in questi pensieri non si accorse neanche che il suddetto piccolo rosso non era entrato con gli altri. 
Dazai si forzò a riprendersi.

<<Offro io!>> sorrise,alzando una mano per richiamare l'attenzione della cameriera. 
Quella si girò e il suicida la riconobbe con un sussulto.
<<Sempre sul conto in rosso del signor Banzai?>> chiese sorridendo con aria tutt'altro che rassicurante.
Dazai sudava freddo.
<<C-certo che no! Lo menta sul conto di Onnamu Taizai!>> 
Si rigirò,pensando che avrebbe dovuto vincere alla lotteria per ripagare tutti i debiti fatti in quel bar,poi si rivolse a Dante.
<<Raccontatemi tut->> si bloccò con espressione pensierosa,poi girò lo sguardo verso James e annuì <<meglio tu. Raccontatemi tutto>>
Dante gli gridò contro,offesa,mentre James le teneva la bocca tappata e cercava di offrire una chiara ricostruzione dei fatti accaduti. 
Al termine del racconto ci furono un paio di minuti di silenzio in cui Dazai sorseggiò il whiskey da lui ordinato con aria concentrata; tutti lo guardavano come si guarda un guru in attesa di una risposta determinate. 
Eppure il silenzio durò altri minuti.
La prima a spazientirsi fu Saffo.
<<Allora?>> sbottò.
Il moro sembrò riscuotersi e sorrise.
<<Ah,stavate aspettando dicessi qualcosa-?>>

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)Where stories live. Discover now