Capitolo 12

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Lo stadio è pieno dei loro tifosi, a Louis non piace il clima che si respira, specialmente perché, arrivato allo stadio, pensa a sua mamma.

Pensa al fatto che non ha potuto dedicarle l'ultimo goal, pensa che questa è la prima partita che sua mamma non vedrà.

La squadra avversaria entra in campo, sono molto alti, infinitamente, rispetto a lui. Niall e Liam giocano, Zayn per problemi al ginocchio è in panchina, accanto ad Harry.

-Cosa pensi che sia quell'espressione di Louis?- chiede Harry, facendo riferimento a ben altro oltre che all'assenza della sua mamma.

-Penso che sia per i giocatori, sai, lui ha sempre ansia quando la squadra è alta.- ridacchia Zayn, pensando a quanto sia basso il suo amico.

I due continuano a commentare la partita, facendo qualche battutina qua e là.

Nell'aria avversaria, Louis corre con il pallone tra i piedi, ma una trattenuta da parte del difensore, gli fa guadagnare un rigore fondamentale per sbloccare la partita.

Louis si mette sul dischetto del rigore, con gli occhi preoccupati.

-No, Lou, cavolo, non fare quella faccia.- commenta Harry, attirando l'attenzione del suo compagno di squadra Zayn.

-Pensi che lo sbaglierà?- chiede Zayn, facendo girare il viso di Harry verso il suo. Un solo sospiro è una risposta più che sufficiente.

Louis prende la rincorsa e colpisce il pallone che però, viene parato. Simon grida, insultando Louis.

-Non ci posso credere, ha sbagliato anche un rigore! Cosa devo fare con questo ragazzo?-

Harry scatta dal suo posto, mettendosi in piedi, a bordo campo.

Può sentire anche a distanza quanto Louis sia nervoso e triste, vorrebbe semplicemente abbracciarlo, ma non può e rimane con le mani in mano, masticando nervosamente il suo chewing gum alla menta.



Durante l'intervallo Simon urla contro Louis, spronandolo di "svegliarsi", come se non fosse abbastanza questo suo incubo ad occhi aperti.

-Mister, penso possa bastare.- dice Zayn, cercando di placare l'animo di Simon, che gli risponde zittendolo ferocemente.

Harry si avvicina a Simon e lo scansa dal viso di Louis, prendendolo per il colletto della giacca.

-Non devi gridargli in faccia!- alza il tono della voce Harry, trovando la mano di Simon sul suo braccio, pronto a toglierselo di dosso.

-Non toccarmi Styles, io dico e faccio quello che voglio dato che la squadra è mia e la alleno io!- gli occhi di Simon sono cupi ed incontrano quelli di Harry, brillanti e neri di rabbia.

Harry avrebbe voluto riempirlo di pugni, ma la cosa più logica, pensa, è lasciarlo stare; la sua attenzione infatti è di nuovo puntata sul viso di Louis, velato di rabbia e frustrazione.



La squadra rientra in campo, l'atmosfera è glaciale ed i tifosi sono demoralizzati.

Neanche dieci minuti dopo il rientro, Simon sostituisce Louis, forse capendo la situazione o forse troppo accanito nel vince la partita.

Louis se ne va dal campo lentamente, lo attraversa da parte a parte, batte le mani rivolgendo lo sguardo ai suoi tifosi e poi, arrivato a bordo campo, riceve una lieve pacca sulla spalla dal ragazzo che lo sostituisce.

Invece di sedersi insieme agli altri, esce definitivamente, dirigendosi verso gli spogliatoi; è a questo punto che Harry decide di alzarsi velocemente e seguirlo.

Why would you ever kiss me?// Larry StylinsonWhere stories live. Discover now