Capitolo 18 pt.2

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La casa si svuota, sono le quattro del mattino e Louis non fa in tempo a chiudere la porta, perché qualche secondo dopo si gira velocemente, afferrando Harry per la camicia e facendolo scontrare con la parete.

-Finalmente sei tutto mio.- le loro labbra si incontrano in un bacio che Harry non pensa di aver mai sperimentato con nessuno, è bagnato e colmo di sospiri. Le mani di Louis ora sono nei capelli disordinati del riccio e quelle di Harry si soffermano sulla schiena del più grande, per stringerlo a sé.

-Lou...- è poco più che un sussurro e Louis si stacca dalle labbra di Harry per baciargli il collo, prima lentamente e poi con più foga, marchiandolo in più punti.

-Ti voglio così tanto, Harry Styles, vorrei così tanto dimostrarti quanto sei importante per me.- i suoi occhi ora sono in quelli di Harry, verdi e ardenti.

-Allora prendimi, Louis Tomlinson.- e Louis non può far altro che prendere per mano il più piccolo, trascinandolo verso la sua stanza e buttandolo gentilmente sul letto.

A cavalcioni su di Harry gli sbottona piano la camicia, un misto di lentezza e timore che rendono l'attesa ancora più eccitante.

-Sei lento, Louis.- lo beffeggia Harry, mostrando a Louis le tanto amate fossette. Il più grande gli regala un sorriso ampio.

-Ma io non ho fretta, Haz, io voglio fare l'amore con te, non sesso.- il cuore di Harry esplode, facendo arrivare i suoi detriti agli occhi che si riempiono di lacrime.

La consapevolezza di essere innamorato di Louis ed ora la certezza che anche lui consideri tutto questo amore, lo colmano ancora prima che lo possa fare Louis, con il suo corpo.

-Ehi, piccolo, cosa fai, piangi?- le mani del più grande ora si avvicinano al volto di Harry, accarezzandolo delicatamente. Ma non risponde, gli sorride ed a Louis basta questo per continuare a riempirlo di baci ed a spogliarlo, forse con più impazienza di prima.

Il petto di Harry è nudo, mentre aiuta Louis a spogliarsi della sua camicia, i loro tatuaggi complementari specchiati uno sull'altro.

-Sei dannatamente bello, Harry.- e queste parole, sussurrate all'orecchio riempiono il corpo del più piccolo di brividi incontrollati -Anche tu, Lou, sei bellissimo.- le braccia di Harry circondano Louis e lo stringono in un abbraccio dolce.

Louis passa le sue mani sul corpo di Harry, lentamente e lascia piano il segno delle sue unghie ed Harry stringe il labbro tra i denti per trattenere i gemiti e affonda a sua volta le unghie sulle braccia del più grande.

I pantaloni scivolano dalle gambe di Harry e Louis si sente inebriato dall'eccitazione e dalla paura, di sbagliare, di non essere all'altezza e gli occhi del più piccolo lo notano.

-Lou, respira, sono solo io.- la voce profonda è come medicina per le orecchie di Louis.

-Proprio perché sei tu, voglio che sia perfetto.- gli occhi di Harry brillano e gli regala un sorriso mozzafiato.

-Ma sarà perfetto, perché siamo noi, Lou.-

Ed è perfetto, quando Harry viene riempito dal primo dito di Louis e poi dal secondo; il più grande è gentile e premuroso, come non lo è mai stato, specialmente in una situazione simile.

Si trova davanti al primo ragazzo, davanti a quello che spera possa essere l'ultimo.

Le sue dita continuano a sforbiciare nel corpo di Harry che inizia a gemere forte, avvisandolo quindi di essere pronto abbastanza. Si allontana da lui, si mette il preservativo e si risistema tra le sue gambe.

Il suo corpo si irrigidisce appena al pensiero di dover entrare in quel corpo così candido, ma poi, appena affonda nel fascio di muscoli di Harry, non ha più alcun dubbio, è nato per questo corpo, per venerarlo.

-Dio, Lou.- il più grande è fermo, con il volto di Harry di fronte a sé, mentre quest'ultimo stringe gli occhi e le mani sul lenzuolo.

-Scusami amore, non voglio farti male.- "amore", Louis si morde la lingua e si maledice mentalmente, terrorizzato che possa aver sconvolto Harry. Ma il più piccolo sorride e sente le guance rosse per quel nomignolo.

Louis si inizia a muovere in Harry, prima piano e lentamente, ma poi cerca di affondare nelle sue carni, stringendogli i fianchi, graffiando la sua pelle.

-Mio Dio, Louis.- la voce di Harry esce dalla sua bocca spalancata. Le sue mani sulla schiena di Louis lo graffiano ed insieme sudato e gemono, creando una melodia non di meno di quella di un concerto.

-Sei mio, Haz, sei mio.- continua a sussurrare Louis tra un bacio ed un altro, tra una spinta di bacino ed un'altra. Sono entrambi vicini all'orgasmo, presumibilmente, migliore della loro vita.

-Sono tuo, Lou, amami come sai fare solo tu.- ed è in quell'istante che Louis sente di star per venire. Prende in mano il membro di Harry, masturbandolo, provando un senso di eccitazione tale da dover rallentare le stoccate di bacino.

-Oh Lou, continua, sto per venire.- sono le parole che fanno agitare ancor di più la mano di Louis ed entrambi vengono, urlando i nomi uno dell'altro. Harry affonda le unghie nella schiena di Louis e lui getta la testa all'indietro per l'orgasmo.

Nudi, sporchi del seme del più piccolo, si sdraiano uno accanto all'altro.

-Non devi temere, comunque, perché io ti farò sempre sentire amato.- ed Harry, a quella risposta improvvisamente, sente il cuore scaldarsi.

Lo sa, è lui l'uomo della sua vita.



La mattina seguente il viso di Harry è spalmato sul petto di Louis; si sono addormentati così, uno abbracciato all'altro, nudi ed innamorati.

-Ehi, amore.- sussurra Louis, baciando la testa ad Harry ancora adagiato sul suo petto.

Il riccio non risponde, continua a respirare pesantemente e sembra davvero stanco, al che Louis continua a baciargli leggermente la testa e lo culla tra le sue braccia.

-Posso stare così per sempre?- sussurra Harry con voce roca, facendo sussultare Louis.

-Haz, mi hai spaventato, pensavo che stessi ancora dormendo.- la voce del più grande è bassa e crea un'atmosfera intima.

Harry non risponde subito, ancora stordito dal sonno e si porta una mano sugli occhi per stropicciarli lentamente.

-Sono stanco.- pronuncia scandendo le parole come un lamento.

-Rimani a riposare, non ci corre dietro nessuno, possiamo anche rimanere tutto il giorno così.-

E così fecero, abbracciati, a baciarsi, a fare l'amore.


Why would you ever kiss me?// Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora