42. Giusto e sbagliato.

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42. Giusto e sbagliato.

Quando appoggio un piede fuori dall'infermeria mi viene da urlare e scrivere una lettera di ringraziamento a Salazar e una di bestemmie a Merlino.

"Contento?" Albus mi guarda divertito, Holly alza gli occhi al cielo, ma non sa che inferno ho passato.

"Non sai quanto, dopo due settimane in prigione sono libero" dico ridendo.

"Prigione? Ma se ti ho trattato benissimo" L'infermiera accanto a me mi guarda severa, io rido "Bene, ti lascio nelle mani dei tuoi amici, se ti senti male chiamami immediatamente, anche se la ferita è guarita, non si sa mai"

Annuisco, quando se ne va guardo Albus "Non ci tornerò mai più, lì dentro" dico categorico, manco morto.

Al ride "Bene, cosa vuoi fare ora?" Chiede.

"Mi cambio, poi..." poi cerco Rose, mi ha ignorato per due settimane e ha ignorato i miei pensieri, non la sento pensare da ieri sera, non so cosa aspettarmi.

"Sta studiando in camera sua" afferma Albus camminandomi di fianco.

"Vacci ora, ad arrivare nei sotterranei e cambiarti, e andare da lei ci metteresti troppo" dice Holly, sorridendomi dolcemente.

"Vi siete messi d'accordo? Che ne sapete che devo andare da Rose?" Chiedo fissandoli, loro ridono.

"Sono due settimane che fissi la porta ogni volta che cigola" dice Al.

"Concordo" afferma Holly "Poi io non ho parlato di Rose"

Stringo le labbra scocciato "Mi ignora, devo parlarle" affermo serio "Ha il libro"

"Si, solo per quello" dice Al ironico, alza pure gli occhi al cielo.

"Ti sistemo io" Holly mi punta la bacchetta contro e mi cambia d'abito.

"Sul serio?" Mi guardo.

"Sei molto sexy amico" Albus mi fissa alzando e abbassando le sopracciglia, lo spingo con una mano.

"Ti sta benissimo" afferma la mia migliore amica guardando il suo outfit.

Indosso dei pantaloni eleganti neri, come quelli della divisa, ma molto più pregiati, e un maglioncino dello stesso colore, con sotto una camicia bianca che spunta dal colletto e dalle maniche, le scarpe sono le solite che uso, quelle nere della divisa.

"Il nero mi fa sembrare un morto" affermo sistemandomi il colletto della camicia, fissando il mio riflesso sul vetro della finestra, sembro più pallido del solito.

"Fidati, sei bellissimo" afferma Holly.

"Sei lesbica" le dico di rimando.

"Non significa che io non veda il bello" Holly si offende, io rido al suo broncio.

"Te lo dico io che sono bi bro, sei un sacco sexy, la farai rimanere a bocca aperta"

"Non mi interessa farla rimanere a bocca aperta" dico, Albus alza le sopracciglia in modo eloquente "Vaffanculo, a entrambi" alzo il dito medio mentre li supero e cammino verso la sala comune dei grifoni.

Li sento ridere, prima di girare l'angolo e non vederli più.

Mi guardano veramente tutti quelli che incontro, qualcuno mi chiede se sto bene, altri mi fissano fino a quando non li supero ed io mi sento veramente irritato da tutta questa gente che non si fa i cazzi suoi.

Infilo le mani nelle tasche mentre salgo le scale per il quadro della signora grassa, quando ci arrivo di fronte la signora smette di cantare e mi fissa sorpresa.

SCHERZO Del Destino-ScoroseWhere stories live. Discover now