Capitolo 39

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Peridot pov

"Guarda Peridot" si avvicina Lapis verso di me.

"Cosa?"

Mi mette il cellulare davanti alla faccia.

"È spento" giro gli occhi.

"No, non lo vedi? C'è una bella figa"

"Lapis!" arrossisco.

Lei scoppia a ridere.

Le sorrido.

"Comunque volevo seriamente farti vedere una cosa" si riprende e mi fa vedere il giornale di oggi.

"Dove devo leggere?"

"Qui. Peridot, non abbiamo pensato al fatto che le telecamere erano comunque accese prima di fare la rapina, probabilmente l'avranno detto le due tipe che erano nel negozio ai poliziotti"

"Possiamo andarcene via, abbiamo un sacco di soldi"

"E dove andiamo?"

"Più lontano possibile da qui"

"E se ci trovano?"

"Starò comunque con te, non preoccuparti. Anche se ci arrestano, non mi interessa"

"Se dovessero metterci in carcere ne usciamo comunque, no?"

"Ovvio" le faccio la faccia maliziosa.

"Ma la smetti?" urla incazzata.

"Cosa?"

"Di essere così carina"

"Basta!" mi copro la faccia.

Ride ancora.

Le sue risate sono così belle da sentire, le metterei come suoneria del cellulare.

Che poi probabilmente la gente si chiederà perché cazzo metto delle risate come suoneria, ma comunque non mi interessa.

"Dovunque andrai, io sarò lì con te. Voglio correre via con te" mi dà un bacio sulla fronte.

Sorrido guardandola negli occhi.

"Lapis io ti, ecco"

"Tu mi?"

"Ti adoro un sacco"

Perché è così difficile?

"Beh Peridot anche io" mi abbraccia.

"Un giorno mi sposerai vero?" aggiunge.

"Certo Lapis"

"Le prendo io le fedi nuziali, tranquilla"

"Va bene" faccio una risatina.

Sentiamo dei rumori provenire dalla camera da letto.

Ci dividiamo e ci spaventiamo a vicenda.

"Cos'era?" dico preoccupata.

"Vado io Peridot, stai qui" dice lei allontanandosi.

L'aspetto mentre mi guardo le unghie.

"Oh merda!" urla.

"Cosa?"

"Vieni qui"

Corro da lei e noto che è tutto normale.

"Cosa è successo?"

"Il diamante!"

"Che cosa?!" la guardo spaventata e noto che non c'è.

Oh cazzo.

"Chi l'ha preso?!"

"Non ci posso credere" si mette le mani fra i capelli.

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