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Forse se fossero rimasti
insieme ancora per qualche tempo,
avrebbero cominciato a capire
a poco a poco le parole che dicevano.
I loro vocabolari di sarebbero
pudicamente e lentamente avvicinati
l'uno all'altro come amanti molto timidi,
e la musica dell'uno avrebbe cominciato a
intrecciarsi con la musica dell'altro.
-M.Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere-

«Ramoso dai, esci da lì»
Tentò per la millesima volta Sirius sempre più disperato.
«Lei mi odia, perché dovrei uscire?»
«Non credo ti odi» tentò di convincerlo Remus, convocato d'urgenza come consulente in quanto amico di entrambe le parti coinvolte.
«Certo che mi odia» rispose il castano aprendo il rubinetto dell'acqua per sciacquarsi il viso. Poi uscì dal bagno e, senza dare il tempo agli altri di chiedere alcunché, prese la sua scopa e scappò di corsa verso il campo da Quidditch.

«Si può sapere cosa é successo sta volta?» chiese Remus dubbioso.
«La Evans gli ha detto che piuttosto che uscire con lui va ad un appuntamento con la piovra gigante»
«Questa però non é una novità, perché sta volta é stata peggio?»
«Non lo so ma sai com'è James, alcune volte non reagisce mentre altre fa un dramma per le cose più banali. Non so proprio perché ma oggi l'ha presa malissimo»
«Si ho visto. Magari potrei provare a parlare con Lily...» propose il licantropo.
«Questa si che é un ottima idea Moony!» rispose l'animagus, avvicinandosi per lasciare un bacio a fior di labbra al suo ragazzo.

«Intanto tu prova a tirare giù Ramoso da quella scopa, senza rompergli nessun osso possibilmente, ci vediamo in biblioteca subito dopo cena»
«Non ti lascerò saltate la cena Moony»
«Non sarò io a saltarla infatti Pad» rispose Lunastorta con un sorrisetto divertito, abbassandosi poi a dare un ultimo bacio all'altro prima di uscire dalla stanza e andare a cercare Lily.

«Lils» la chiamò Remus una volta individuata la ragazza in sala comune.
«Ti va se dopo cena andiamo insieme in biblioteca a finire il tema di pozioni?»
«Va bene ma ci saranno anche gli altri?»

Benissimo, la parte più importante é andata.

«Non credo che vogliano studiare dopo cena. Ma perché me lo chiedi?
«Per sapere»
«Lily é successo qualcosa?» chiese il ragazzo notando il tono incerto della rossa e osservando la sua mano che torturava una ciocca di capelli.
Lei sospirò leggermente prima di rispondere.
«Non ho voglia di vedere Potter»
«Come mai?» chiese Remus, sinceramente interessato a capire il suo punto di vista, soprattutto dal momento che intendeva sistemare le cose.
«Mi ha chiesto di andare ad Hogsmeade insieme, come sempre, io ho detto che piuttosto sarei uscita con la piovra gigante, come sempre. Eppure qualcosa di diverso c'è stato sta volta ma non so perché...»
«In che senso diverso?»
«Non lo so. Le nostre "battute" erano le stesse di sempre ma noi no, oggi c'era qualcosa di diverso. Forse Potter sa che a volte vedevo un ragazzo...»

«Che cosa?!»
Remus non poteva credere alle sue orecchie e soprattutto questo cambiava tutto. A Ramoso non sarebbe piaciuto per niente. Poi un altro pensiero si fece strada nelle mente di Lupin accompagnato da un piccolo sorriso: Lily stava iniziando a notare quello che c'era oltre la facciata, stava iniziando ad entrare in contatto con il vero James, con la sua parte più buona.

«Si. Beh in verità questo é successo un po' di tempo fa ed ho interrotto quasi subito la cosa, non era la persona giusta...»

Un barlume di speranza si riaccese dentro Lupin. Non poteva essere nessun altro se non James la persona giusta per Lily anche perché, se così non fosse stato, lei lo avrebbe già schiantato un sacco di tempo prima, invece era qui a crucciarsi con lui per come era andata la loro ultima conversazione.

Magic, love and other stuff || One-shotWhere stories live. Discover now