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Amare é così breve
e dimenticare così lungo
-Pablo Neruda-

Draco sbuffò amareggiato mentre osservava Potter baciare la piccola Weasley.
«Stranamente hai trovato qualcuno che ti vuole, sfregiato, goditela finché dura»
Harry fece finta di nulla, si staccò da Ginny, la prese per mano e si allontanarono insieme.
Il giovane Malfoy non fece in tempo ad accorgersi che gli occhi di Harry erano pieni di lacrime.

Il bambino-che-é-sopravvissuto si impose di controllarsi. Ma quando Ginny riprese a baciarlo dovette immaginarsi due occhi grigi e dei capelli biondi per resistere all'impulso di allontanarsi schifato.

Il biondo si allontanò impettito, una strana sensazione di malessere che partiva dalla bocca dello stomaco e un "che cosa ci troverà mai in lei" incastrato tra i denti, rimangiato a forza per paura di quello che avrebbero detto Pansy e Blaise.
Se solo avesse saputo che i due era più che abituati ai suoi scleri su Potter e si stavano ancora chiedendo cosa fosse successo tra i due dal momento che tutto sembrava andare così bene.

Harry continuò a baciare intensamente Ginny mentre immagini decisamente inopportune del "prima" continuavano a tormentarlo.

La strana festa organizzata dai Tassorosso per tutte e quattro le case in sala grande, qualcuno che aveva avuto la malaugurata idea di chiedere: «Giochiamo al gioco della bottiglia?»
La bottiglia che girava si fermava davanti a lui e poi davanti alla sua nemesi. Il loro primo bacio.

Un'aula vuota poco dopo la fine delle lezione, le sue spalle contro al muro e Draco che lo baciava intensamente, con passione.

«Secondo me non duri più di dieci minuti durante il torneo» e la spilletta con scritto 'Potter fa schifo' ben visibile sul suo petto, i suoi occhi che lo imploravano di perdonarlo per quello che stava facendo. Poco dopo lo aveva seguito in un angolo appartato del corridoio per pregarlo di fare attenzione.

«Potter, é in ritardo, meno 5 punti a Grifondoro» era stato il commento secco di Piton, un giorno che era arrivato in ritardo per essersi intrattenuto troppo a lungo con Draco che, oltretutto, nemmeno si era presentato a lezione quel giorno.
Ron gli aveva lanciato un'occhiata omicida per i punti persi mentre, al suo fianco, Hermione sghignazzava sotto ai baffi. Da quel giorno non si era più fermato a dormire nel dormitorio dei Serpeverde.

La stanza delle necessità si era trasformata in una bellissima camera per loro. Si trovavano abbracciati al centro del letto a baldacchino, le loro mani intrecciate e i loro corpi appiccicati.
«Mi piacerebbe portarti al Ballo del Ceppo con me...» aveva sussurrato.
«E io vorrei tanto venirci con te, anziché andare con Pansy, ma sai che non possiamo» era stata la risposta della serpe.
«Si lo so» aveva sospirato arreso il grifone.
A questo punto chi portava non faceva differenza, l'unico con cui voleva andare non sarebbe stato con lui.

Le loro mani intrecciate lungo la ringhiera della torre di astronomia, la notte stellata e la luna ben visibile. Draco si era voltato verso di lui e aveva detto: «Ti amo Harry James Potter»
Il suo cuore si era fermato un attimo prima di riprendere e battere più forte che mai. Era la prima volta che glielo diceva. Non poteva crederci, era tutto così dannatamente bello.
«Ti amo anche io, Draco Lucius Malfoy» aveva risposto prima di baciarlo con foga.

«Ti prego sta attento nel labirinto» aveva detto Draco prima di baciarlo con intensità e malinconia. Quel bacio sapeva tremendamente d'addio.

Non poteva fare una cosa del genere al suo Draco ma non poteva nemmeno rischiare che il suo amore finisse nei guai a causa sua, doveva sapere che almeno lui stava bene.
«Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre Draco» aveva detto poi aveva preso un respiro sentendo la decisione necessaria mancare, mentre il suo compagno lo fissava sconcertato, in attesa.
Con un immenso sforzo aveva raccolto tutto il suo coraggio da Grifondoro e impugnando saldamente la bacchetta aveva sussurrato: «Oblivion»
Poi era scappato mente le lacrime scendevano abbondanti lungo le sue guance e sul collo, dove ancora si poteva notare, quasi nascosto dai segni della battaglia avvenuta nel cimitero, il segno dell'ultimo succhiotto che Draco gli aveva fatto pochi giorni prima. Non ci sarebbe più stato nessun momento come quello d'ora in poi.
Mai più.

Con grande fatica Harry cercò di concentrarsi su quello che la sua ragazza gli stava dicendo, cercando, in vano, di allontanare il pensiero di Draco avvinghiato a lui.

-🌙-
Per prima cosa devo fare due ringraziamenti:
Il primo va a B perché senza di lei non avrei trovato il coraggio per iniziare a pubblicare e perché con infinita pazienza mi sostiene.
Il secondo ringraziamento va a P per essere stato il mio primo lettore.
Seconda cosa: so che in realtà Draco ad Hogwarts sta più che altro con Tiger e Goyle ma non mi sono mai sembrati veri amici di Malfoy e quindi risultavano inadatti al ruolo di confidenti e, inoltre, non li sopporto. Per queste ragioni ho preferito mettere Blaise e Pansy anche se nei libri sono meno presenti.
Inoltre, per motivi di trama, ho immaginato che conoscessero già la stanza delle necessità anche se Harry, in realtà, la trova solo un anno più tardi. 
Terza cosa: spero che questa one-shot vi piaccia anche se é un po' triste. Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto, Selene

Magic, love and other stuff || One-shotOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz