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Ritrovare per un attimo il tuo respiro.
Ascoltarlo come se fosse la mia canzone preferita.
-Fabrizio Caramagna-

«Abbiamo ricevuto il tuo messaggio, Neville! Ciao, a voi tre, lo sapevo che vi avrei trovati qui!»
Erano Luna e Dean. Seamus ruggì di gioia e corse ad abbracciare il suo migliore amico. [*]

Quanto gli era mancato in quei mesi, la costante incertezza data dal non avere sue notizie per intere settimane, solo poche e sporadiche lettere alle quali non poteva comunque rispondere per il terrore che i Carrow controllassero la posta e lo scoprissero o, peggio ancora, che il suo gufo portasse i ghermidori dritti all'amico.
Il senso di ansia costante che non lo lasciava un minuto e che gli faceva sembrare tutto semplicemente troppo per poter essere sopportato. Ma ora che era di nuovo tra le sue braccia ogni sembrava più facile. Anche con Voldemort che stava per arrivare e in piena guerra magica stretto tra le braccia di Dean, almeno per un istante, Seamus si sentì invadere da un senso di sollievo enorme, sentì che ne sarebbe valsa la pena.

Poi Thomas si allontanò per salutare anche gli altri dopo aver rivolto al migliore amico uno dei suoi bellissimi sorrisi sinceri. Il purosangue si sentì morire schiacciato dalle emozioni che tornavano a travolgerlo con insistenza.

Lord Voldemort sta arrivando, forse morirò e Dean non saprà mai quello che provo per lui.
Da quando lo aveva rivisto il biondo non riusciva più a togliersi questo pensiero dalla testa. Aveva realizzato alla fine del quinto anno che i sentimenti che provava per il ragazzo dalla pelle colore cioccolato non era semplice amicizia, lui voleva poterlo stringere a sé ogni volta che voleva senza preoccuparsi che fosse un po' troppo per due semplici amici.
Seamus si era sempre guardato bene dal fare traspare in qualche modo questo suo sentimento, che andava rafforzandosi di giorno in giorno e che, nell'ultimo anno, era cresciuto nonostante l'assenza del diretto interessato o forse proprio a causa di quella.

Cercò per l'ennesima volta di concentrarsi su quello che stava succedendo nella stanza ma si ritrovò con lo sguardo puntato sul viso dell'amico, il naso leggermente a punta, le labbra carnose, il fisico asciutto e i muscoli appena accennati. Era cambiato tanto in quell'anno di lontananza forzata e Seamus si divertì a cercare tanti piccoli dettagli che provassero questo cambiamento. Con immenso sgomento si accorse anche di una piccola cicatrice che gli rigava lo zigomo destro, il biondo non era sicuro di voler sapere come se la era procurata. Per quanto si impegnasse non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo migliore amico. Godric sapeva quanto avrebbe voluto ma il volto dell'altro catalizzava tutta la sua attenzione come una calamita. 

Si riscosse quando un leggero chiacchiericcio si diffuse per tutta la stanza, evidentemente Harry aveva finito di parlare e Finnigan avrebbe tanto voluto sapere quale fosse stato l'argomento del suo discorso, almeno ora non si sarebbe ritrovato a guardare confuso gli altri membri dell'Esercito di Silente affaccendarsi per fare quanto Potter aveva detto ma si sarebbe potuto rendere utile anche lui. 

Dean gli si avvicinò ridendo e il biondo non riuscì a resistere alla tentazione di avvicinarsi di nuovo a lui e abbracciarlo. L'amico rimase inizialmente confuso ma poi ricambiò la stretta e il suo sorriso si allargò.

«Mi sei mancato» gli disse il purosangue
«Anche tu, da morire» gli rispose il castano
Seamus sospirò.
Doveva farlo, doveva proprio dirglielo. 
«Sai credo di doverti dire una cosa...» iniziò, cercando di raccogliere tutto il coraggio che la sua indole da Grifondoro gli aveva fornito. 
«Seam se continui a trattenere così il fiato ti esploderanno i polmoni» gli disse Dean ridacchiando
«Scemo» lo apostrofò l'altro scoppiando a ridere, Thomas, ancora stretto contro l'amico, sentì la risata di quest'ultimo rimbombare nella cassa toracica e vibrare contro la sua guancia e inevitabilmente scoppiò a ridere di rimando.

Appena gli fu passato l'attacco di ridarella Seamus riprese da dove si erano interrotti tirando l'ennesimo sospiro nel giro di pochi minuti.
«Dean, mi piaci davvero tanto, anzi no, io ti amo proprio»
«Ti amo anche io, immensamente» rispose il diretto interessato sporgendosi immediatamente verso l'amico per fa coincidere le loro labbra che danzavano in sintonia cariche di passione ed amore, sembravano nate per muoversi insieme spazzando via tutto il resto. 

Entrambi si persero nel bacio, nel godersi quella sensazione desiderata così a lungo e al tempo stesso così lungamente nascosta. Quando si staccarono entrambi presero nuovamente coscienza del resto del mondo ma più di tutto rimasero consapevoli dei loro corpi ravvicinati.

Poi poco alla volta si separarono: le mani di Dean si allontanarono dalla nuca del biondo scendendo lungo la sua schiena pallida e fissandosi saldamente nelle mani dell'altro che erano scese accarezzando dolcemente i suoi fianchi scuri. Così mano nella mano si voltarono verso il resto della stanza pronti ad affrontare Voldemort in persona pur di non essere separati di nuovo.

[* dal capitolo 29 di Harry Potter e i doni della morte]

-🌙-
Buondì, finalmente vacanza :)
Sono super soddisfatta di me stessa per essere riuscita a scrivere una Deamus e nemmeno così schifosa (o almeno a me non sembra male). Mi piace questa cosa di scrivere os anche su altre coppie quindi bho penso che proverò a continuare così anche se, probabilmente, in mezzo ci finirà comunque della Wolfstar ahahah.
Ad ogni caso per la prossima os vorrei scrivere qualcosa Romione ma vedrò cosa mi verrà, quindi ancora non é detto.
Spero che questa os vi sia piaciuta!
Se vi va di lasciare un commento e/o una stellina a me fa un sacco piacere! <3
A presto, Selene

Magic, love and other stuff || One-shotWhere stories live. Discover now