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Era lì, in alto, irraggiungibile.
Lì dove solo gli innamorati
arrivano: Io e te, tre metri sopra il cielo.
-Federico Moccia, Tre metri sopra il cielo-

«Dai, Hermione! Sono sicuro che ce la potresti fare se solo lo volessi almeno un po'!»
Esclamò esasperato Fred dopo l'ennesimo tentativo fallimentare della giovane maga di spiccare il volo.
«Se tu mi aiutassi di più, anziché stare li a guardare, sono sicura che avrei risultati migliori» rispose lei inacidita.

«Ma se sto cercando di spiegarti tutto passo per passo»
Davvero il rosso non sapeva più che fare. Poi come colto da un'improvvisa illuminazione si rese conto che la ragazza era solo terrorizzata all'idea di staccarsi da terra quindi, alla luce di questa nuova scoperta, decise di cambiare strategia: montò anche lui a cavallo della sua scopa e si accostò alla castana sorridendole rassicurante. 
«Proviamo a fare in questo modo: io ti do la mano e insieme ci solleviamo da terra giusto qualche centimetro poi vediamo se te la senti di salire ancora un po'. Va bene?» le propose con il tono più rassicurante che riuscì a trovare.

Hermione finalmente sorrise mentre si accingeva a tentare nuovamente di sollevarsi da terra, la sola idea la terrorizzava ma sapeva che al fianco del suo ragazzo si sarebbe sicuramente sentita più tranquilla. 
Non avrebbe mai immaginato che con Fred le cose sarebbero andate in questo modo, sembravano così diversi loro due, eppure, con il passare del tempo, aveva scoperto, oltre al ragazzo sempre con la battuta pronta che tutti conoscevano, un ragazzo attento e premuroso, infinitamente dolce ed estremamente intelligente con cui poter fare lunghe chiacchierate sui più disparati argomenti e ne era semplicemente rimasta incantata.

«Sei pronta?» le chiese il soggetto dei suoi pensieri riscuotendola da questi ultimi.
«Si, ma non mi mollare la mano per nessun motivo intesi?»
«Certo amore» le rispose, con un tono di voce che avrebbe fatto sciogliere tutto il ghiaccio del polo nord.
Rinfrancata da queste parole tese la mano per stringere con forza quella del rosso e si preparò per partire. 
«Al mio tre. Uno... Due... Tre!»

Con immensa meraviglia di entrambi la ragazza riuscì finalmente sollevarsi da terra. Radiosa cercò lo sguardo del suo "insegnante" e lo trovò ben presto siccome egli non le aveva tolto gli occhi di dosso nemmeno per un'istante.
«Bravissima!» si congratulò quindi lui. 

«Ti va se saliamo ancora un po'?» le propose il giovane mago quando si accorse che a quell'altezza si sentiva tranquilla. 
Così, poco alla volta, la portò a diversi metri da terra.

Ron molto più in basso sollevò la testa e si sentì morire per lo spettacolo che gli si presentò davanti: Hermione e suo fratello erano pericolosamente avvinghiati l'uno all'altra.

La farà cadere pensò allarmato mentre il terrore si mescolava alla, ormai a lui ben nota, gelosia che lo accompagnava costantemente da diversi mesi.
Era geloso di così tante cose: di Fred e della sua ironia che sembrava aver conquistato la castana, di Harry e del suo talento naturale per il Quidditch, di Percy e della sua eccellenza a scuola, perfino del se stesso del passato e della sua capacità di accontentarsi di avere Hermione solo come amica.
Sorrise amaro mentre si allontanava il più velocemente possibile dal campo dove presto sarebbe comunque dovuto tornare con l'amico occhialuto.

«Allora ti piace la vista da qua su?» chiese Fred impaziente di sapere cosa ne pensasse la sua ragazza e al tempo stesso consapevole che nulla potesse essere più bello del vedere lei lì con lui a diversi metri di altezza. 

La castana fece vagare il suo sguardo sulla distesa verde sotto di loro poi lo spinse verso il lago nero e ancora oltre verso il limitare della Foresta Proibita quindi spostò lo sguardo dall'altro lato dove svettava imponente e bellissimo il castello di Hogwarts ed intorno ad esso miriadi di studenti che stavano svolgendo le loro innumerevoli attività.

Fu allora che lo scorse: un piccolo pallino nero e arancione che correva verso il portone della scuola. Hermione era sicura che si trattasse di Ron, avrebbe riconosciuto il suo passo anche solo dal rumore. E mentre si domandava se avrebbe saputo riconoscere anche l'andatura di Fred si rese conto che forse infondo la chioma rossa che aveva al suo finco non era quella che davvero desiderava.

-🌙-
Finalmente sono riuscita a scrivere questa os su cui mi ero già bloccata due o tre volte anche se alla fine è venuta più una Fremione in cui la Romione fa da sfondo che una os proprio su quest'ultima ship.
In ogni caso sono abbastanza soddisfatta del risultato. Spero che anche a voi sia piaciuta! Se avete voglia di lasciare un commento e/o una stellina a me fa un sacco piacere! <3
A presto, Selene

Magic, love and other stuff || One-shotKde žijí příběhy. Začni objevovat