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Monstrum, monstri
[Sost. neutro, II declinazione]
1. Prodigio, portento, miracolo, evento straordinario, cosa incredibile,
essere prodigioso
2. Mostro, creatura mostruosa

«Sono un mostro, dovete starmi lontano! Non dovete venire con me nelle mie trasformazioni!»

Ci risiamo sta ricominciando a farneticare.
Pensò amareggiato Sirius.

«Ma smettila Lunastorta, tu non sei un mostro e, in ogni caso, non ci serve il tuo permesso per venire con te. Quando mai seguiamo le regole?» domandò ironico James.
«Si infatti» convenne Peter.
«Dai andiamo a colazione» aggiunse poi.
Un piccolo sorriso si allargò sul volto di Remus a quelle parole, dopo tutto era bello vedere che nulla era cambiato tra loro nonostante la luna piena appena passata insieme.
«Si andiamo, ho una gran fame» rispose Ramoso.

«Sai Lunastorta» prese la parola Sirius, sorprendendosi egli stesso delle parole che gli stavano uscendo dalla bocca «si, forse sei veramente un mostro» riprese, sorridendo vagamente allo sguardo scandalizzato degli altri due. Ma il ghigno si spense non appena incontrò gli occhi velati di lacrime del suo Moony.
Non piangere, ti prego, o non ce la farò a finire il mio discorso. Fu l'unico pensiero che attraversò la mente dell'animagus. 

«Ma quello che forse ti sfugge é che mostro deriva da una parola latina, una parola bellissima, Monstrum che a sua volta deriva da un verbo, Monstrare che significa guardare con stupore. Il mostro é, quindi, ciò che viene guardato con stupore. E, cazzo, Remus puoi scommetterci che sei da guardare con stupore. Sempre così disponibile, solare, buono, sempre pronto a metterti in secondo piano per gli altri, sei decisamente qualcosa di meraviglioso. Se essere come te vuol dire essere un mostro allora vorrei essere un mostro pure io» Concluse.

Se non fosse stato troppo stanco Remus lo avrebbe abbracciato fino a che non gli avessero fatto male le braccia, le lacrime che gli rigavano le guance adesso erano di pura felicità.
Quanto voleva bene a quei tre. Quanto voleva bene a Pad.
Non aveva parole per esprimere quello che provava, per esprimere l'immensa riconoscenza che lo animava.
Ci pensò James a prendere la parola al posto suo:
«E da quando studi latino Felpato?»
«L'ho studiato nel mio periodo buio» rispose l'interpellato, riferendosi chiaramente alla sua infanzia. 

Sirius si perse ad ammirare quegli occhi così pieni di gratitudine, avrebbe voluto poter guardare ogni cosa con la stessa meraviglia che vedeva in quelli di Remus. Sorrise riconoscente a tutti quanti loro per poi scappare in bagno prima di affogare in quelle bellissime iridi color nocciola.

Peter stava già scendendo le scale quando James si fermò sulla porta per aspettare Sirius che era ancora chiuso in bagno.
«Cagnaccio pulcioso, muoviti che ho fame!» lo apostrofò l'occhialuto.
«Cornuto che non sei altro, non rompere sto arrivando!» rispose il giovane Black.
Remus a quel punto scoppiò a ridere nonostante la stanchezza. Era così felice di avere i suoi amici vicino.
«Grazie ragazzi, grazie di tutto. Vi voglio bene»
Fu tutto ciò che disse prima di addormentarsi, troppo spossato dagli avvenimenti di quella notte per accorgersi che i suoi due amici si erano scambiati un'occhiata fugace entrambi con gli occhi pieni di lacrime prima di seguire Peter giù per le scale. 

-🌙-
Finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa di decente: tra la scuola e altri impegni vari in questi giorni non avevo ancora avuto abbastanza tempo. Senza considerare che mi era calata un sacco l'ispirazione ed ero perennemente insoddisfatta di quello che stavo scrivendo.
Spero che questa one-shot vi sia piaciuta anche se é un po' cortina. Fatemi sapere cosa ne pensate, ogni critica costruttiva é sempre bene accetta! Se vi va mette anche una stellina!
A presto, Selene

Magic, love and other stuff || One-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora