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[flashback]

Era il giorno della consegna del quadro per Jungkook, si era fatto lasciare la via di casa e aveva suonato il campanello, contento di aver trovato un artista disposto a fare un tale lavoro con così poco preavviso.

Era un ragazzo studioso, di famiglia ricca, come obbiettivo della vita diventare un critico d'arte o un venditore d'aste, proprio come il padre.

Sperava fosse talentuoso Taehyung, per far contento due genitori tanto appassionati alla pittura.

"Entra pure"
La voce di taehyung risuonava come una canzone dolce nelle sue orecchia, venendo quella figura longilinea e scolpita, con quella camicia aperta e i pantaloni appena infilato dalla fretta.

Si tirò via le scarpe vicino all'ingresso seguendo il ragazzo fino alla stanza diventate il suo studio.

"Ora Jungkook, vedrai il dipinto, dimmi se qualcosa non ti piace e attento, si è appena asciugata l'ultima passata"
"Va bene"

Il cuore di Taehyung perse un battito a sentire quella voce roca dal vivo, così vicina, da un uomo tanto bello quanto elegante con la sua camicia mentre la sua cravatta veniva allargata il giusto per respirare.

Guardarono il quadro insieme, scrutando ogni angolo e ogni pennellata e Jungkook contento non vide nessun problema in esso, rimanendone estasiato e sorpreso da quanto talento quel ragazzo aveva nelle sue mani.

Taehyung accese una riga retta mentre non staccava gli occhi da dipinto, trovando piccole incertezze in alcune pennellate.

Guardava Jungkook fargli un segno per la richiesta di fumare anche lui nella stanza, lasciandogli un segno con la testa, un accenno leggero.

Fumarono in silenzio guardandolo, cercando di dargli un valore in cartamoneta che neanche tra i più bravi riusciva a dare.

"Ti darò quello che desideri per il quadro"
"Facciamo cento in più del prezzo prestabilito, ho dovuto fare due passate in più e il colore costa"
"Come desideri"

𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈Where stories live. Discover now