𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈

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Erano seduti su una panchina di acero scuro nel parco vicino all'università, che creava un dolore al petto di Yoongi, pensando che domani, sarebbe tornato a lavorare sul progetto e che il giorno dopo sarebbe tornato in quelle aule illuminate dalle finestre trasparenti che emanavano la luce naturale della mattina.

"Ti ho convinto"
"Mi ci hai portato con la forza Taehyung"
"Ma non fumerò più in cucina"

Disse contento, guardando le foglie degli alberi verdi e i fiori pronti a sbocciare nelle aiuole che contornavano il passaggio pedonale.

Tirò fuori una tela quasi tascabile e delle matite colorate, iniziò a fare piccoli disegni mentre Yoongi ammirava le sue mani muoversi leggiadre su di essa.

Non lo aveva mai visto disegnare né dipingere, ora che poteva, non voleva più staccare gli occhi, gli creava una pace interiore devastante , quasi da dimenticarsi le sue ansie e preoccupazioni.

"Bello"
"Te lo regalo Yoongi, ne ho tante e io mene faccio quasi niente di una tela così"

Finita di creare quella meraviglia la posò sul ginocchio coperto dai pantaloni grigio topo del moro, lasciandola al suo destino.

"Non saprei dove metterla"
"Poi tenerla sul comodino o nel pattume con le tue scartoffie, è indifferente"

Disse tranquillo, le mani grandi di Yoongi presero con cura l'oggetto, mettendolo nella tasca grande della sua giacca, spostando le chiavi per non segnarlo.

Quasi si perde Taehyung che si stava incamminando verso un bar, dove aveva preso posto vicino ad altre piante di colore più caldo e secco.

Si alzò in piedi e a passi svelti si accomodò nella sedia di metallo difronte al castano che era intento ad accendere una sigaretta appoggiato al suo labbro superiore.

Il suo accendino veniva scosso con forza per funzionare, ma Yoongi lo trovava tremendamente elegante e posato.

Il gas fece il suo dovere e accese la bacchetta di tabacco, creando una nuvola biancastra e un retrogusto di nicotina forte, quasi da bagnare le labbra di Yoongi stesso.