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Yoongi era tornato tardi quella sera, mezzo scosso e un po' brillo, era tornato a casa dalla persona che moriva dalla voglia di vedere, aspettarlo sul divano con una sigaretta in bocca e una canzone degli anni sessanta che lui tanto amava.

"Eccoti a casa finalmente"
"Ci sono riuscito, ho preso centodieci e lode! Ci sono riuscito"
"Lo sapevo stella che ci saresti riuscito"

Si alzò tirando via il cappotto a Yoongi, prendendogli la mano e facendolo ballare con lui.

I fianchi di Taehyung muoversi erano la musica, il ritmo che Yoongi riusciva a sentire in quella stanzetta calda e rumorosa.

Uno di fronte all'altro stavano ballando spensierati, un bacio, dolce e poi bagnato, avevano reso il ritorno a casa una situazione del tutto diversa, dove nella camera di Yoongi i loro due letti uniti erano diventati la loro sala da ballo.

Era ormai il giorno dopo e le dita lunghe di Yoongi toccavano il profilo di Taehyung nudo.

"Allora, il tuo progetto del labirinto ha funzionato?"
"Si, il museo fatto a labirinto è un opera d'arte che mostra altre opere d'arti, hanno detto così"
"E da chi hai preso ispirazione?"
"Da te, come riesci a farmi scoprire nuove cose di te solo girando più a destra che a sinistra, come riesci a districare i nodi della mia mente ma allo stesso tempo ne crei di nuovi, mi fai perdere ma mi fai sentire libero, ti cerco e ti perdo e ti ritrovo di nuovo"
"Quindi ora sono una musa ispiratrice"
"Sei il mio labirinto, Taehyung"

Fine.

𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈Where stories live. Discover now