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Da quando si erano dichiarati tutto andava come prima, i quadri del castano chiaro spopolavano e il lavoro di Yoongi stava prendendo una bella piega.

Non buttava più un foglio e aveva smesso di bere per l'agonia.

Le sigarette di Taehyung lasciavano un aroma di calore nella casa, sempre più vicino al momento in cui il progetto di Yoongi sarebbe stato esposto, valutato e finalmente poter dare una fine alla sua università, pronto per il suo prossimo lavoro.

I capelli di Taehyung erano tornati a crescere, diventando mossi sulle punte, fermate da forcine regalate dal moro color panna, mentre i calzini bianchi come i boxer si sporcavano di macchie indelebili dei suoi colori ad olio.

Un bacio caldo la mattina riempiva Yoongi molto di più che il suo caffè amaro davanti al bar universitario.

Quella mattina Yoongi aveva l'esame finale, il suo disegno era pronto e il suo progetto perfettamente costruito.

Taehyung non ci sarebbe stato alla presentazione, convinto che sarebbe riuscito a farcela da solo, come se la sera prima non lo avesse sentito ripetere e ripetere la spiegazione della costruzione moderna architettonica per un museo che aveva scelto, finalmente, di fare.

L'università quel giorno era piena di una luce che Yoongi, non si era mai accorto di poter vedere.

Mentre i capelli rossi di Hoseok brillavano e il sorriso ferreo di Namjoon luccicava di bianco, Yoongi era pronto a metterci tutto se stesso.

Una pacca sulla spalla e un attesa interminabile, Yoongi era uscito dalla sala.

𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈Where stories live. Discover now