2.

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-Guarda che ti prendo, piccola peste!
-No! -rise Aika mentre scappava dal suo nonno preferito per tutta la casa.
Ran sorrise alla scena: Kogoro amava la sua nipotina alla follia, nonostante avesse voluto ammazzare Shinichi all'inizio. In qualche modo, Ran era riuscita a farlo ragionare e così lo zietto non era partito per gli Stati Uniti insieme ad Heiji per trovare il quasi-genero e ucciderlo.
-Tanto non mi prendi! -esclamò Aika nascondendosi dietro Ran.
-Ehi, nascondersi dietro la mamma non è valido! -protestò quest'ultima cercando di rimanere seria. -Non si infrangono le regole, Aika-chan.
-Per questo arriverà... -disse Kogoro facendo una voce cavernosa per far divertire Aika. -... il mostro del solletico!
-No, il solletico no! -strillò Aika mentre l'ex-detective in trance la prendeva in braccio e iniziava a farle il solletico sui fianchi. La piccola iniziò a ridere, seguita a ruota da Ran.

In quel momento Eri entrò in casa con le borse della spesa. Ran non riusciva a credere che i suoi genitori fossero tornati a vivere insieme... le sembrava un sogno.
Com'era successo?
Quando Ran aveva rivelato di essere incinta, Eri aveva guardato Kogoro e aveva detto che forse era il caso di vivere sotto lo stesso tetto per quando il piccolo sarebbe nato, sarebbe stato meglio anche per Ran, che avrebbe avuto bisogno di aiuto soprattutto nei primi mesi di vita del futuro bebè. Kogoro aveva alzato le spalle: -Se per te va bene... -aveva detto.
Due mesi dopo sembrava che non si fossero mai separati.
-Qualcuno ha infranto le regole? -chiese Eri mentre lasciava la spesa sul ripiano della cucina.
-Eh sì. -rispose Ran mentre Aika e Kogoro ridevano ancora. Poi la donna si alzò e raggiunse la madre che stava mettendo la carne nel frigo.
-Oggi Aika mi ha chiesto di Shinichi, mamma. -disse a voce bassa per evitare che Aika sentisse. A quelle parole, Eri si bloccò.

La karateka continuò, tenendo lo sguardo sul sacchetto della spesa davanti a lei: -Io non ho idea di cosa fare. Non so più come...
-Dovresti provare a contattarlo. -propose Eri guardando la figlia, che aveva iniziato a svuotare il sacchetto di plastica.
-Ma...
L'avvocato si avvicinò a Ran e le mise una mano sulla spalla: -Aika compirà quattro anni tra tre mesi. Non puoi tenere nascosto a Shinichi che ha una figlia per sempre. Hai idea delle conseguenze?
Ran si morse il labbro e annuì. Certo che sapeva delle conseguenze. Aveva accompagnato suo padre e Shinichi su tantissime scene del crimine ed era venuta a conoscenza di storie legate a figli illegittimi e non riconosciuti che erano finite in disgrazie. Non voleva che succedesse così anche a lei.
-E poi sono curiosa di sapere la reazione di Yukiko appena scoprirà di essere diventata nonna. -aggiunse Eri con un sorriso. Conosceva bene l'ex-attrice fin dal liceo e negli anni il loro rapporto non era cambiato. Soprattutto quando i loro figli avevano iniziato ad uscire insieme.
Ran si morse il labbro: -In realtà...

Quattro anni prima...
Ran si era appena seduta al tavolo del bar quando la porta del locale si aprì facendo tintinnare la campanella. Guardò in quella direzione e vide i suoi ospiti: sebbene Yukiko Kudo avesse superato i quarantacinque anni da un pezzo, era bellissima ed era identica a come Ran l'aveva vista fin dall'infanzia, con i lunghi capelli castani raccolti in una coda e gli splendidi occhi azzurri che suo figlio aveva ereditato. Con lei c'era suo marito, Yusaku Kudo, il celebre scrittore di gialli che aveva aiutato la polizia giapponese in casi difficili proprio come suo figlio aveva fatto anni dopo. Neanche lui sembrava cambiato: aveva gli stessi capelli corvini (anche se avevano qualche filo grigio che risaltava), gli stessi baffi scuri e gli stessi occhi blu incorniciati da un paio di occhiali rettangolari.
Ran sorrise, anche se dentro di sé era più nervosa di quando aveva affrontato il campionato di karate mondiale. La bambina che portava in grembo scalciò, come se avesse percepito la sua ansia.
-Ran-chan! -esclamò Yukiko appena la vide. Mentre lei e Yusaku si avvicinavano, Ran prese un bel respiro. Doveva alzarsi e abbracciare i genitori del padre di sua figlia. Dov'era la difficoltà?

La figlia di Shinichi KudoWhere stories live. Discover now