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-... e Otaki ha portato via l'assassino. -concluse Heiji mentre Shinichi mescolava il caffè. -È stato un caso semplice, non credi?
Il detective dell'Est fece spallucce: -Il classico caso di tradimento. -commentò portandosi la tazzina alla bocca.
-Qui non succede niente di interessante. Tu che mi racconti?
Shinichi si bloccò con la tazzina in mano. Heiji lo vide impallidire e irrigidirsi sulla sedia del bar.
-Va tutto bene? -domandò il detective dell'Ovest preoccupato per la reazione dell'amico, che rimise la tazzina sul piattino e osservò il liquido scuro per qualche secondo di silenzio.
-Ran ha una bambina. -disse con tono piatto. -Lo sapevi?
Heiji trattenne il respiro. "Cazzo" pensò iniziando a sudare.

Aveva promesso a Ran di non dire niente a Shinichi della piccola Aika ancora prima che la bambina nascesse... e aveva mantenuto il silenzio per quasi quattro anni ormai. Ma che cosa doveva fare in quel momento?
Non sapendo che pesci pigliare, ammise: -Sì.
Tra i due detective scese il silenzio.
-E... Ran è... felice? -domandò Shinichi.
Tutto qui. Non una domanda sul fatto che Heiji non gli avesse detto niente. Forse aveva capito che per qualche motivo Heiji era stato "costretto" al silenzio.
Il detective dell'Ovest abbassò lo sguardo sulla tazzina davanti a sé, come se avesse potuto trovare una risposta decente nel caffè macchiato che aveva ordinato. Alla fine decise di dire la verità... almeno in parte:
-Il padre di Aika non è mai a casa. La piccola non lo ha neppure mai conosciuto e Ran non ha idea di cosa rispondere alle sue domande sempre più frequenti.

Vide Shinichi stringere il pugno con cui non teneva la tazzina. Era terribile non poter dire la verità al proprio migliore amico, ma Heiji sapeva che prima o poi Ran e Shinichi avrebbero parlato e le cose si sarebbero sistemate. Si schiarì la voce e continuò, cauto: -Nonostante questo è felice. Aika è una bambina veramente dolce e non le dà problemi.
Shinichi fece un piccolo sorriso.
-Le ho viste al parco di Beika. Aika è la copia di Ran quando era piccola.
-Dovresti vedere lo zietto quando gioca con lei. Diventa una persona completamente diversa rispetto al Kogoro Mori che ti ha quasi ammazzato appena ha saputo che tu e Ran vi eravate messi insieme.
Il detective dell'Est rise: -Impossibile.
-Lo vedrai con i tuoi occhi al matrimonio, se non mi credi. -fece Heiji con finto tono offeso.
L'altro alzò le mani: -Va bene, va bene. Mi fido. -disse. -Ma a proposito, sei pronto?

Subito nella mente del detective dell'Ovest comparve l'immagine di Kazuha la sera in cui le aveva chiesto di sposarlo. Se lo ricordava come se fosse passato un giorno solo: il viaggio al mare, la cena a lume di candela in uno dei più famosi ristoranti della città, la passeggiata tra le vie illuminate e la proposta, inginocchiato sul lungomare. Kazuha era stupenda quella sera (anche se per lui lo era sempre), con indosso un vestito di un verde molto simile a quello dei suoi occhi, i capelli legati nella sua solita coda e il trucco che la rendeva ancora più bella.
Lui invece indossava dei pantaloncini scuri e una camicia a maniche corte bianca, che a fine serata avevano assorbito un po' del profumo che la sua fidanzata aveva messo per l'occasione.
Heiji aveva organizzato quel momento nei minimi particolari e tutto era andato come previsto... anche se il discorso che aveva fatto a Kazuha era risultato un po' meno articolato di quello che si era ripetuto in testa per tutta la cena. Gli sembrava incredibile essere arrivato alla vigilia delle sue nozze in così poco tempo.
-Assolutamente sì. -rispose.
-Non te la stai facendo sotto, vero?
-Ma per chi mi prendi!

***

-Kazuha, sei bellissima! -esclamò Ran battendo le mani, emozionata.
L'amica fece una giravolta, leggermente ostacolata dall'abito bianco che avevano appena ritirato dal negozio: aveva una gonna ampia, un piccolo strascico, una sola spallina in pizzo che riprendeva il motivo sul corpetto e la scollatura a cuore.
-Pensi che gli piacerà? -chiese Kazuha guardandosi allo specchio. La karateka le mise le mani sulle spalle e si specchiò con lei.
-Amica mia, sono sicura che il tuo principe azzurro finirà lungo disteso sull'altare appena ti vedrà camminare lungo la navata. -disse, provocando una risata da parte della ragazza di Osaka.
-E chissà cosa dirà appena vedrà la sua sorpresa. -commentò poi sedendosi sul letto.
-È tutto pronto?
-Sì, però mi dovrai aiutare.
-Nessun problema. -Ran si sedette accanto all'amica.

La figlia di Shinichi KudoWhere stories live. Discover now