5.

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Forse per la prima volta nella sua vita, Shinichi Kudo aveva improvvisato sul momento. Quel saluto era veramente la prima cosa che gli era venuta in mente di dire e, da parte di Ran, non si era aspettato di certo una risposta come quella... non dopo la sua scomparsa senza spiegazioni.
Kazuha l'aveva portata con sé mentre Heiji gli parlava, perciò non era riuscito a continuare il discorso. Forse da un lato era meglio così: meglio non creare tensione nel giorno più bello del suo migliore amico. Se qualcosa fosse andata male per colpa sua, il detective dell'Ovest avrebbe avuto successo dove quelli dell'organizzazione avevano (per quel momento) fallito senza troppi complimenti.
D'altra parte, Shinichi era stanco di tenersi dentro il segreto che per anni lo aveva tormentato. Voleva parlare a Ran di Conan Edogawa e dell'APTX 4869 al più presto. Per questo, nonostante avesse passato il resto dell'aperitivo a parlare con gli invitati, non aveva smesso di cercare Ran con lo sguardo per portarla lontano dagli altri con una scusa e dirle tutta la verità.
Il problema: Ran era sempre con qualcuno e non gli piaceva disturbare le sue conversazioni.
Gli sembrava che lo stesse evitando... e con grande probabilità era così.
-Kudo-kun, va tutto bene? -chiese Takagi ad un certo punto. Shinichi spostò la sua attenzione sul poliziotto, che era proprio davanti a lui e lo fissava con un sopracciglio alzato. In mano aveva il bicchiere che fino a poco prima conteneva dello champagne.
-Eh? Ah... sì... sì, tutto bene. -balbettò il detective in risposta.
-Signori e signore, siamo pronti per servire il pranzo. -annunciò un cameriere proprio in quel momento. -Da questa parte.
L'uomo guidò gli invitati nella sala accanto, dove si trovavano i tavoli rotondi. Tutti erano coperti da una tovaglia bianca e apparecchiati con cura. Al centro di ognuno c'era il numero del tavolo, contrassegnato da un simbolo legato a un ricordo speciale degli sposi.
Shinichi era stato assegnato ad un tavolo che si trovava vicino a quello di Heiji e Kazuha insieme ai testimoni di entrambi gli sposi. Si avvicinò e cercò il segnaposto con il suo nome, che trovò subito.
-I testimoni tutti insieme immagino. -disse il cugino di Heiji, secondo testimone dello sposo, mentre si sedeva al suo posto.
Shinichi gli sorrise, mentre dentro di sé cresceva un'ansia tremenda: accanto a lui c'era il segnaposto di Ran, che vide arrivare proprio in quel momento.
"Hattori, io ti uccido" pensò il detective dell'Est.
Ran non era in compagnia di Aika. Probabilmente la piccola si sarebbe seduta insieme agli altri bambini ad un tavolo a parte. Guardò la karateka avvicinarsi e alzare lo sguardo su di lui. Dall'espressione che fece, doveva aver maledetto Kazuha tra sé e sé.
Prima che potesse parlarle, gli sposi fecero il loro ingresso nella sala e tutti gli invitati applaudirono. Quando Heiji e Kazuha si furono seduti al tavolo che aveva come segno una coppia di sposini di sapone, i camerieri iniziarono a portare il primo piatto.
Shinichi lanciò di nascosto un'occhiata a Ran, che tormentava il tovagliolo con le mani. Sembrava ancora più bella di qualche anno prima... o forse era il fatto di non averla vista per tutto quel tempo.
Non dissero una parola fino a quando il cameriere mise davanti a loro un piatto fumante. Ran ringraziò e prese le bacchette.
"Coraggio Kudo. Dì qualcosa..." si disse Shinichi.
Ma cosa?
Forse un commento sulla pasta che aveva davanti sarebbe bastato... tipo "buona, vero?".
Shinichi non era mai stato una cima in cose come quella, ma decise che avrebbe funzionato, così fece per parlare.
-Kudo-san, sei silenzioso. -osservò il cugino di Heiji in quel preciso istante. Il detective deglutì: -È che non ho nulla da dire. -balbettò.
Si sentiva gli occhi di Ran addosso. Era sicuro che la karateka lo stesse osservando con un'espressione sorpresa.
-È la prima volta che te lo sento dire. -disse infatti.
-Ooooh! Vi conoscete allora? -chiese l'amica di Kazuha che faceva a sua volta da testimone alla sposa.
-Siamo amici d'infanzia. -rispose Shinichi sentendosi arrossire. Improvvisamente la pasta davanti a lui gli sembrava alquanto interessante.
-E le nostre madri sono amiche dal liceo. -aggiunse Ran.
-Perdonate la domanda, ma voi state insieme per caso? -domandò il cugino di Heiji.
-No. -dissero in coro. Shinichi si voltò verso Ran talmente velocemente che sentì un dolore al collo.
-O meglio, siamo stati insieme per cinque anni. -spiegò la karateka cercando di non guardare il detective che aveva di fianco.
-Oh, peccato! Sembrate una bella coppia! -commentò l'amica della sposa.
Per poco Shinichi non si strozzò con il vino che stava bevendo.

La figlia di Shinichi KudoWhere stories live. Discover now