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Ero avvolta da un caldo e confortevole tepore quando all'improvviso mi ritrovo spogliata da esso. Cerco a tantoni di riappropriarmene ma non trovo nulla. Solo delle urla di buongiorno. Sina. E a quanto pare al piano di sopra una giovane Christa tenta la stessa cosa con la gemella illegittima di Marco, solo che finisce per essere immobilizzata dalla ragazza nelle sua morsa stretta. Ammetto che sono carine da vedere.
«Alzati dormigliona! E non azzardarti a usare la scusa del "lasciami godere di questa vista cinematografica d'amore". Non funziona con me. E poi sono sempre appiccicate, non è una novità» pare leggermi nel pensiero la mia balia.
Sbuffando mi alzo e mi cambio. Le altre sono a buon punto e si stanno già incamminando per la mensa. Io al solo pensiero di allenarmi con quel pazzo di Gune mi sento male. Sembra tanto dolce ma è peggio di Keith negli allenamenti.
«Che ti prende [T/n]?» chiede Mikasa.
Io scuoto la testa per poi dire «No niente. Solo che mi sembra strano avere un allenatore personale. Voglio dire, perché proprio a me?» mentre lo dico ad alta voce ho come l'impressione che potrebbe esserci lo zampino di mio padre. Ok devo saperne di più. Devo far parlare pel di carota.

In mensa mangio velocemente per evitare che qualcuno, ovvero Eren e Jean, mi si avvicinino.
Vedo entrare entrambi e lascio quello che non ho finito a Sasha. Lei ne sarà sicuramente felice.
Esco dalla porta opposta e decido, con non so quale motivazione, di fare un riscaldamento molto calmo per i fatti miei, in seguito avrei fatto anche quello con tutti gli altri.
Mi accomodo all'ombra di un grande albero e faccio un po' di stretching.
Ammetto che è rilassante questo posticino. È fresco e silenzioso. Sì mi piace.
Dopo un po' sento dei passi e subito la mia mente mi porta a Sina.
«Hey piccola pazza, scusa se ti ho abbandonata da sola con Marco» dico senza alzare gli occhi su di lei. Errore.
«Eh..sì? Ma forse preferirei il pronome maschile»
Ohoh..
Decido finalmente di alzare gli occhi sulla figura davanti a me. Taglio militare castano chiaro, occhi ambrati e corporatura modesta. Jean. Una delle ultime persone che avrei voluto vedere oggi.
Credo di essere sbiancata perché poi aggiunge «Ti senti bene? Fare esercizio dopo aver mangiato velocemente non è una grandissima idea»
[T/n] concentrati. Sei capace di parlare.
«Non dirai niente a Marco vero? Non l'ha ancora ammesso ufficialmente nemmeno a noi e non vorrei...sì beh ecco..» 
Ricevo una risposta immediata «Tranquilla. Non dirò niente. Anche se sarebbe felice di saperlo» nel mentre si accomoda vicino a me appoggiandosi al tronco dell'albero.
Lo guardo stupita. Sento gli occhi illuminarsi di speranza. La mia amica ha fatto centro?!
Come avendomi letto nella mente il mio interlocutore conferma le mie speranze «Sì anche a lui piace Sina. Ora devono capire che sono fatti l'uno per l'altra e dichiararsi»
«È FANTASTICO!» mi lascio sfuggire con troppa esuberanza. Mi ricompongo e torno seria, o almeno ci provo visto che sono troppo felice per la mia amica.
«Cioè volevo dire, è un'ottima notizia. Peccato non poterne fare parola con loro»
Il ragazzo mi guarda un po' confuso, probabilmente per via del mio cambio di atteggiamento.
«Senti perché ti trattieni? Nel senso: se sei felice non devi nasconderlo dietro modi più educati. Mostra le tue emozioni così come sono, no?»
Nascondere? È questo che sto facendo?
«Ah. Non me ne rendevo conto. Scusa. Sai sono stata cresciuta così, non pensavo di nascondere i miei sentimenti»
Lui accenna a un movimento del capo per dire di aver capito.
«Senti non vorrei sembrare scortese ma perché sei qui?» in effetti è strano. Perché è venuto a cercarmi?
Jean sembra pensare un po' su come se si fosse dimenticato il motivo.
«Ah ecco sì! Ti volevo solo ringraziare per ieri sera. Non ne ho avuto l'occasione dato che sei scappata via per poi non ritornare»
Oh quindi è per questo. Non mi sembra il caso di dirgli che ho avuto paura delle loro reazioni. Sembrerei ancora di più una codarda.
«Ah sì. Avevo incontrato Sasha per strada e le ho fatto compagnia dopo la punizione. E per averti difeso beh..mi sembra il minimo. Ti ha dato della faccia di cavallo. È maleducazione. Ma ammetto che sarebbe potuto andarti peggio. "Faccia da ratto" oppure "faccia da porco". I cavalli sono animali bellissimi secondo me. Anzi senza ombra di dubbio i più belli ed eleganti»
Il ragazzo sembra arrossire un po' per poi tornare in sè. Mi si avvicina con il viso, i nostri nasi sono a poca distanza l'uno dall'altro.
«Stai dicendo che sono bellissimo?» domanda con tono basso e... seducente? Non avevo mai sentito questo tono rivolto a me. Lo riconosco solo perché l'ho sentito varie volte a teatro quando mi ci trascinavano i miei genitori per dimostrare di essere di buon rango sociale.
Mi sento in totale imbarazzo. Le guance bollenti e il cuore impazzito. Il fiato corto per paura di cosa possa succedere dopo. Nelle interpretazioni teatrali queste situazioni portano a un bacio. Cosa devo fare ora?
«Allora?» insiste per poi far comparire un sorrisetto divertito sul suo volto.
«Così staresti dando la conferma di essere "faccia da cavallo"» riesco a dire.
Jean rimane sorpreso e ci riflette su un secondo. Poi scoppia in una risata al quanto rumorosa. «Hai ragione in effetti. Sei una tipa sveglia allora»
Non so se prenderlo come un complimento o un insulto alla mia intelligenza. Ma sì, non diamoci troppo peso.
Mi alzo e mi do una sistemata ai vestiti. Accidenti se questa divisa è aderente! Le cinghie del dispositivo di manovra tridimensionale sono un casino e poi evidenziano ancora di più le forme del mio corpo. Le odio dal primo istante e quando è ora di cambiarci sono sempre la più felice.
Quando ho finito mi ricordo della presenza di un certo giovincello. Mi giro per vederlo in faccia dato che gli avevo rivolto le spalle.
«Che c'è?» chiedo confusa dalla sua espressione imbarazzata.
Lui pare andare in tilt e gesticola mentre dice «Eh? No niente! Cioè io- scusa!»
Ma che gli prende?
Gli porgo una mano per aiutarlo ad alzarsi. Jean accetta l'invito ma probabilmente non ho abbastanza forza e quando lui tira per tirarsi su, io non sono pronta e gli cado addosso. Il poveretto, che si era alzato un po', ricade sbattendo addosso al tronco.
Gli sono finita sopra, quasi stesa sopra di lui. Quando realizzo mi alzo velocemente e lui questa volta fa da solo. Siamo entrambi in imbarazzo ma pochi secondi dopo non riesco più a trattenere le risate. Inizio piano, cosa che prende Jean un po' alla sprovvista, ma poi si aggiunge anche lui e le nostre risate si fanno sempre più forti. Non ricordo di aver mai riso così tanto. Anzi penso sia proprio la mia prima volta. Sento la pancia fare male e inizio a rallentare.
Finita quella strana ma piacevole esperienza devo riprendere fiato.
«Ridere di gusto fa stancare più di quanto pensassi» mi esce senza pensare.
«Quindi sai anche ridere? Non me l'aspettavo» dice il ragazzo asciugando una lacrima. Poi sembra farsi serio di colpo.
«Aspetta..QUESTA È LA PRIMA VOLTA CHE RIDI?!» esclama quasi sconvolto.
Io faccio cenno di sì con la testa guardando in basso, cercando di far passare i crampi al ventre.
Sento una presa improvvisa alle spalle e mi costringo a sollevare lo sguardo. Due iridi ambra mi guardano con convinzione.
«[T/n] prometto sul Wall Sina che riderai ancora. Dovessi anche conciarmi nei modi più strani per strapparti una risata» sentenzia.
Io sinceramente non capisco perché tutta questa determinazione. Cosa ho fatto per diventare un suo proposito?
Provo a chiederglielo e si fa di colpo più impacciato.
«Ecco beh mi hai difeso per la storia di cui parlavamo poco fa, no? Emmm..sì ecco devo ripagare in qualche modo» ma mentre cerca di darmi una risposta braccheggia disperatamente qualcosa su cui poggiare lo sguardo pur di fuggire dal mio.
Che tipo strano..

Sto per aprir bocca ma un urlo mi anticipa.
«VEDETE DI RADUNARVI TUTTI QUI, DANNATI! NON SPIEGHERÒ IL PROGRAMMA DI OGGI DUE VOLTE. DATEVI UNA MOSSA» Shadis mi sei mancato oggi. Cosa farei senza di te.
Decidiamo allora che sia meglio affrettarsi a mettersi in riga e raggiungiamo i nostri posti.
Mi affianco a Sina che mi rivolge uno sguardo interrogativo. Io in riposta le faccio cenno che le avrei spiegato dopo.
Keith spiga che l'allenamento di oggi sarà incentrato sul 3DM e che dovremo riuscire a restare in equilibrio su un macchinario che pare più da tortura che da allenamento. Dato che ce ne sono solo due ci metteremo un po' e intanto possiamo chiacchierare quanto vogliamo.
«Si può sapere che è successo? Sei sparita nel nulla» chiede subito la mora.
Mi compare un sorriso sul volto al pensiero di me che scompaio in una nuvola luccicante con un bel POOF di sottofondo.
«Beh non proprio nel nulla, se no Jean non mi avrebbe trovata così facilmente»
Neanche avessi detto chissà cosa che mi ritrovo accerchiata dalle altre colleghe della nanetta. Ma hanno un sensore trova-argomenti-succulenti per caso?
Mi spronano a raccontare ma mi limito a dire soltanto che mi ha ringraziata per la sera prima.
Sembrano accogliere le mia testimonianza un po' deluse. Speravano in qualcosa di più, probabilmente.
Christa e Sasha allora se ne vanno amareggiate e io posso finalmente tirare un respiro di sollievo.
«[T/n] lo sia che con me non funziona.»
Perché? Cosa ho fatto Signore?
Mi giro nella direzione della mia amichetta e le rivolgo un sorriso da non so di cosa tu stia parlando.
Lei mi guarda sempre più corrucciata. Accidenti a lei.
Mi avvicino di più in modo che le altre non tornino all'attacco «Niente di che. Poi abbiamo chiacchierato come farebbero due amici, no?»
Lei non pare ancora convinta.
«Sei diversa da quando abbiamo fatto colazione. Sembri più...allegra. Ecco. Che è successo, si può sapere?»
Ammetto di essere un po' indecisa se raccontarle quello che ho detto anche al ragazzo. È triste come cosa e lei probabilmente farebbe cose troppo strane per tirarmi su. Non voglio si metta in imbarazzo, soprattutto ora che Marco ha occhi per lei.
Le metto una mano sulla spalla.
«Non ti preoccupare. Solo quello che ti ho detto» poi dopo aver riflettuto un secondo «e forse anche un piccolo segreto che spero si avveri presto»
A questa ultima frase sembra parecchio in confusione. Io per non continuare la discussione mi faccio avanti per il test d'equilibrio, che passo senza problemi.

Hey gente!
Spero la storia sia di vostro gradimento.
Oggi sono qui anche per consigliare la storia di una mia amica. Se vi piace Haikyuu e ancora di più Kageyama, troverete interessante la sua x reader. Avviso che è in lingua inglese.
Titolo: His sister
Autore: daichionthefloor

 Titolo: His sister Autore: daichionthefloor

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𝕄𝕌ℝ𝔸 {Jean x reader}Where stories live. Discover now