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Dalla spedizione per liberare i nostri due amici sono passate ormai due settimane. I feriti stanno ormai tutti tornando in sesto e il braccio che il Comandante Erwin ha perso ormai è stabilizzato. Anche per Sam, grazie al cielo, il gran trauma non ha portato a problemi permanenti. Quando si è risvegliato eravamo tutti sollevati, Leon e Jace in primis, io beh neanche a descrivervi la felicità che ho provato nel sapere che stesse meglio.
Con Sina abbiamo avuto altri incontri, questa volta anche con Armin presente e stiamo mettendo appunto un piano per smascherare i loschi traffici di mio padre.
Ora sono intenta a sistemare i capelli di Christa, o dovrei dire Historia, in un'acconciatura abbastanza elegante. Ha dei capelli così morbidi che mi perderei ad accarezzarli per ore!
«Ragazze dobbiamo andare» ci chiama il rasato dall'altro lato della porta.
«Ci siamo quasi!» rispondo in preda ai preparativi finali. Sistemo un po' il trucco di Mikasa, metto un'ultimo fiore tra la treccia della bionda e tolgo le briciole di pane dal vestiti di Sasha, accidenti a lei che mangia sempre.
«Siete perfette!» sorrido al bel quadretto che mi trovo davanti. Sembrano delle bellissime donne d'alta classe, quasi mi commuovo.
«E tu? Forse è meglio se ti sistemiamo i capelli» si intromette nei miei pensieri la ragazza minuta. Prende la spazzola e scioglie il groviglio di nodi dei miei capelli [c/c] e li lascia ricadere morbidi.
«Già meglio» sorride «Ora andiamo»
Apriamo la porta e quando usciamo dalla casa in cui ci troviamo momentaneamente come nuova squadra Levi, ai ragazzi, tutti molto eleganti anche loro, quasi cade la mascella. Mi scappa una risata genuina. Queste scene mondane sono sempre le migliori.
«Wow ragazze, siete magnifiche!» si complimenta Armin vedendoci tutte pronte allineate una vicina all'altra. Connie è incantato a guardare Sasha con un'espressione inebetita e lo trovo adorabile. Peccato non vogliano accorgersi di ciò che provano l'uno per l'altra.
Eren invece osserva attentamente il vestito di Mikasa e non riesco proprio a capire cosa non vada.
«Stai bene con i vestiti femminili» dice. Ma che razza di complimento era?! Che idiota! Non sa proprio approcciarsi alle ragazze. L'asiatica però sembra apprezzarlo perché le si tingono le guance di un leggero rossore che la rendono una perfetta bambola di porcellana.
Delle braccia robuste mi cingono da dietro e delle morbide labbra mi lascino un leggero bacio sul collo che mi provoca un lieve solletico.
«Sei stupenda, come sempre. Dovrò tenere alla larga quegli avvoltoi, non avrò nemmeno tempo per divertirmi» mi sussurra all'orecchio. Mi fa sorridere questa sua premura.
«Non ti preoccupare, so cavarmela bene anche da sola. Oggi è un giorno di festa quindi è giusto che tu possa divertirti. Ma non esagerare con gli alcolici come l'ultima volta, sarebbe un casino questa volta»
«Guarda che sono abbastanza capace da potermi gestire benissimo!»
Mi scappa una risata «Sì questa l'ho già sentita»
Jean schiocca la lingua e mette su il broncio che mi piace tanto che gli regala un'espressione così innocente e pucciosa e non posso far altro che allargare ancora di più il mio sorriso.
«Ok, tutti molto belli ma che dite di partire?» ci richiama Reka, vestita in divisa. Lei non parteciperà alle nozze perché dovrà rimanere da Erwin come messaggero di non ho ben capito cosa. Anche Marco ci abbandona per oggi, vuole passare da Sina per risolvere i loro problemi. Prego per lui, già in preda all'ansia.
Saliamo sulla carrozza e ci lasciamo condurre al luogo della cerimonia. Sono così emozionata! Joanne si sposa, e per di più per amore!
«Non vedo l'ora che sia il momento del banchetto! Tutte le delizie che prepareranno...spero ci sia la carne!» si infiamma già Sasha.
«Sì ma vedi di contenerti, siamo a una cerimonia con i più rispettabili uomini delle intere mura. Non dobbiamo fare brutta figura idiota!» la sgrida subito il rasato. In effetti ha ragione, ho dato loro un po' di lezioni di buone maniere durante questi giorni e sia io che Jean abbiamo insegnato loro le basi dei balli. Non sembrerà ma il mio compagno è migliorato moltissimo, non sembra nemmeno abbia avuto un problema alla gamba da come si muove bene quando danza. Mikasa ovviamente impara in fretta e probabilmente condurrà lei Eren in pista. Come so che ballerà solo lei con lui? Beh vedo morte se penso che una qualsiasi altra ragazza gli si avvicini. Connie e Sasha sono un po' impacciati ma hanno già detto, almeno la castana ne è certa, che non scenderà in pista nemmeno una volta, vuole assaggiare tutto. Spero non esageri. Christa invece ha preso le lezioni sul serio e ha costretto Armin ad allenarsi anche dopo la mia ora di insegnamento. Si è divertita parecchio, probabilmente era una distrazione dal pensiero di Ymir. Per tutti è stata una distrazione. Sono così tanto presa che il viaggio è durato pochissimo.
Quando arriviamo la chiesa è decorata perfettamente con i fiori che aveva scelto la sposa. È tutto così gioioso!
Gli altri invitati sono decisamente molto più eleganti di noi ma non fa niente, siamo qui per vedere la vera regina della giornata, l'unica che dovrà risplendere come una principessa, la sposa.
Ci intrattenimento per qualche minuto con dei signori molto gentili. La donna, se non ricordo male, era la tutrice della ragazza e l'uomo con lei è il marito. Me la ricordavo molto giovane ma a quanto pare tenere d'occhio quella peste di Joanne è più faticoso e snervante di quanto immaginassi, ora ha rughe che le solcano tutto il viso. Nonostante questo ha sempre un'ottima parola per tutti e racconta qualche episodio di quando la Lady era piccola, però quelli più succulenti vuole tenerli per il ricevimento.
«Stanno arrivando!» indica una giovane donna, probabilmente un'amica di Joanne, una carrozza in lontananza. Dopo il suo avviso ci sistemiamo ordinatamente sui banchi all'interno della piccola chiesa e aspettiamo che i due sposi facciano il loro ingresso. Lo so, di norma l'uomo è all'altare ad aspettarla ma dato che lei non ha un padre, o un membro maschile in famiglia che possa prendere il suo posto, ha deciso di cambiare un po'. D'altronde stiamo parlando della ragazza meno tradizionale che io conosca.
Le porte si aprono e subito tutti gli invitati si alzano in piedi. Ho la fortuna di avere posti abbastanza vicini all'altare e io mi sono posizionata proprio verso la navata centrale in modo da poter vederla in tutto il suo splendore. E così è: sfila con la solita grazia che la contraddistingue, facendo scivolare le sue scarpe eleganti sul pavimento di marmo. Il vestito bianco accompagna ogni suo movimento facendola sembrare petali di fiore mossi dal vento. Non ha voluto il velo e ne sono felice per questa sua scelta, ora passando tra le file di amici e parenti sfoggia il più bel sorriso che le abbia mai visto. Se lo avesse indossato penso che nessuno avrebbe potuto ammirarlo, gran spreco.
«È stupenda» sussurro tra me e me con gli occhi luccicanti come il cielo notturno.
«Eh già. Chissà come starai tu in bianco» mi stuzzica la biondina vicino a me. La guardo alzando un sopracciglio e lei fa cenno al ragazzo poco distante. Subito arrossisco provocando una risata riservata della piccola.
«Già già, chissà quando» continua lei.
«Ti prego non farmi ricordare...» le sussurro coprendomi gli occhi e arrossendo ancora di più.
«Cosa? Che è successo?» si fa subito curiosa.
«Nulla di importante, sarò l'unica a ricordarlo. Lui era ubriaco e se l'è dimenticato subito il giorno dopo» sospiro più malinconica di quanto pensassi.
Historia sembra un po' insoddisfatta della mia risposta ma dato il momento meglio non indagare, la protagonista di questa giornata è qualcun'altra.

𝕄𝕌ℝ𝔸 {Jean x reader}Where stories live. Discover now