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Jeongguk accarezzò le morbide onde bionde che brillavano alla luce del sole del primo mattino. Il respiro di Taehyung era delicato e regolare, le sue spalle si muovevano in contemporanea con l'alzarsi e l'abbassarsi del suo petto.

Non aveva niente in contrario allo svegliarsi per la seconda mattina consecutiva con l'altro avvolto attorno al suo corpo e stretto tra le sue braccia. Taehyung era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto, se avesse potuto, si sarebbe felicemente svegliato in quel modo ogni giorno.

Raggiunse con la mano libera il comodino e controllò l'ora sul telefono: 8:46, non c'era ancora alcun motivo di alzarsi dal letto. Posò il cellulare accanto a sé sul materasso e con la punta delle dita iniziò a tracciare cerchi immaginari sulla pelle liscia del braccio del biondo.

"Fa' il solletico", borbottò dopo un po' una voce piccola e assonnata.

Jeongguk ridacchiò, premendo dolcemente la mano sulla porzione di pelle che aveva involontariamente solleticato. "Buon giorno, Raggio di Sole", salutò con tono gentile.

Per tutta risposta, Taehyung gemette infastidito. "I raggi di sole dovrebbero sparire, mi fanno male alla testa", si lamentò con tono infantile, mentre sollevava una mano per tentare di coprirsi il viso. Sentiva la testa pulsare e la bocca estremamente asciutta.

L'Hellhound sorrise intenerito e si allungò per ruotare la manopola delle persiane, inclinandole verso l'alto in modo da bloccare i fastidiosi fasci di luce.

Taehyung riabbassò il palmo e aprì lentamente gli occhi. "Grazie", mormorò in segno di apprezzamento, chiudendo di nuovo le palpebre e rannicchiandosi meglio contro il petto nudo dell'altro, il braccio stretto attorno ai suoi fianchi.

"Dopo sbornia?" domandò Jeongguk, presumendolo dall'apparente mal di testa che il biondino sembrava avere.

"Forse", ammise quest'ultimo, mentre sfregava lievemente la punta del naso contro la pelle del suo torace.

"Mh, non vorrei essere te", lo prese in giro il corvino con una risatina. L'espressione di Taehyung non cambiò di una virgola e i suoi occhi non si aprirono, ma sollevò comunque una mano per sbatterla contro il suo petto. Jeongguk rise ancora e si sistemò meglio sul materasso. "Così violento, Tigre", aggiunse, osservandolo arricciare il naso.

"Sei fastidioso di mattina", ribatté il biondo con un piccolo broncio.

"Non lo sono sempre?"

"No", fu il veloce sussurro di Taehyung. "Solo la maggior parte delle volte", sottolineò poi con un sorriso che gli si diffondeva sulle labbra.

"Beh, forse allora dovrei lasciarti stare." E con quelle parole, l'Hellhound fece per alzarsi, ma la presa dell'altro attorno al suo stomaco si rafforzò e ben presto si ritrovò con un corpo agganciato alla vita.

Crimson | 𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘Where stories live. Discover now