1. La presentazione...

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Ciao sono Julia Acker,ho diciassette anni e faccio il quarto superiore...già,ho fatto la primina,sono una delle ragazze più piccole,ma ne vado fiera siccome sono la migliore della mia classe,nel vero senso della parola.

Faccio l'alberghiero,so che come scuola può sembrare banale,nel senso "In questa scuola non si studia si pensa solamente a mangiare" può darsi che forse è anche così,ma c'è gente che va lì per uno scopo ben preciso e non sto parlando per mangiare.
Io sono celiaca e già...da piccola ho sempre pensato di cambiare il mondo è di far capire alla gente quando fosse bella la vita anche se brutta alcune volte,ma il fatto che mi faceva innervosire di più erano quelle persone che anche se sapevano che ero e sono tutt'ora allergica e non posso mangiare il loro cibo,si mettevano a mangiare davanti a me ed avevano pure il coraggio di chiedermi se ne volessi un po',da lì mi sono chiesta,perché non andare in questa scuola per cambiare un po' di cose? La gente quando sapeva che volevo andare lì si sono staccati da me,per una scuola...sul serio!? Mi hanno addirittura allontanato perché pensavano potessi immischiare la "celiachia" come se si potesse....
E non per questo mi sono arresa,sono andata lì e mi sono messa a lavoro,sono la più brava in tutto persino in matematica,per la precisione non sono mai andata bene in matematica,la odio,letteralmente.
Sono nata con i capelli marroni davvero molto scuri e gli occhi marroni non tanto chiari,ho le lentiggini e la bocca a cuore,poi mi sono fatta i capelli marrone chiaro sfumati di biondo,ora non so come ci sono finita,ma ho i capelli rosso fuoco.
Sin da piccola ho sempre avuto una meta ben precisa di cosa fare una volta diventata grande,all'inizio volevo diventare campionessa di nuoto acrobatico,poi ho scelto di fare Latino Americano,amo suonare il violino,la chitarra elettrica e il pianoforte,amo alla follia cantare e quando lo faccio non sembro io,perché ho un'altra voce.
Ora il mio sogno più grande è quello di diventare attrice.
Odio il rosa è tutto quello che è fatto con il rosa,perché? Non lo so,quindi non chiedete...il mio colore preferito è il blu e l'azzurro.
Domani devo andare a scuola e sinceramente non mi va,ci sono i miei compagni di classe che sono insopportabili.

Mi sveglio controvoglia sporgendo la testa dalla ringhiera del mio letto-siccome ho un letto a castello-per guardare mia madre che sta cercando di urlare per farmi alzare,nonostante io sia molto pigra mi alzo raggiungendo la cucina per fare colazione.Dopo essermi lavata e vastita aspetto che i miei fratelli si preparino-per la precisione,ho tre fratelli maschi-una volta che io e i miei fratelli siamo pronti,il più grande cioè Isaac,mi porta a scuola.

Una volta arrivata scendo dall'auto e saluto mio fratello,oggi è una giornata particolarmente afosa siccome sta per arrivare l'estate. Cammino avanti senza curarmi delle persone che mi salutano e mi precipito verso la mia migliore amica,che con tutte le mie imperfezioni riesce sempre a sollevarmi il morale e a sopportarmi. Si chiama Clary e ama particolarmente il nero,è più bassa di me di due centimetri e non gli piace tanto scherzare-diciamo che è a momenti-e quando scherza esagera. Gli piacciono particolarmente le forbici,è più grande di me di due mesi,ha i capelli neri sfumati con il verde,porta gli occhiali ed ha degli occhi magnifici-proprio da invidiare-di colore azzurro.

-Buongiorno- dissi sbuffando,diciamo che la mattina non mi piace particolarmente,anche perchè vedere gente che non sopporto proprio di prima mattina non mi piace,ma cerco di essere amica con tutti -Buongiorno- disse anche lei sbuffando -Oh dio mio da quando arrivi presto!- esclamai perplessa guardandola con gli occhi spalancati.

La mia amica qui non è una ragazza "molto" puntuale,ma quando si tratta delle cose che le piacciono arriva con tre ore di anticipo -Non so,oggi mi sono svegliata prima- disse facendo spallucce -Mh...okay,sei strana- dissi abbozzando un sorriso.

La campanella di inizio suonò,salutai Clary che intanto si stava avviando verso la sua scuola-si perché purtroppo non andiamo nella stessa scuola-mi precipitai dentro l'istituto prima che i miei cosidetti "amici" mi avrebbero preso il posto,perché diciamo che cambiano sempre di posto-che cosa fastidiosa-
Mi sedetti al centro della classe da sola-mi piace stare tra la tranquillità-non per molto. La professoressa d'italiano era già lì bella birbante-adoro questa prof-entrarono anche gli altri e poi abbussarono ed entrò un ragazzo,non tanto alto,capelli marroni non tanto lunghi,occhi verdi-che da un'altra prospettiva potevano sembrare azzurri-di corporatura era media ed aveva una bellissima giacca marroncina.

-Ehm,tu sei?- domanda la prof guardando il registro -Mi hanno messo in questa classe- disse lui rimanendo vicino alla porta -Oh,sei nuovo per caso?- gli domanda cercandolo sul registro -Non ti ho mai visto qui- aggiunse poi -Ehm...sì stavo in una scuola privata- disse lui tranquillamente -Okay,allora devi andare prima dalla preside,Julia accompagnalo ti prego- disse la prof sorridendo con una faccia buffa,annuii e mi alzai andando verso di lui.
Uscimmo dalla classe e lo portai direttamente in presidenza,non avevo voglia di parlare e credo neanche a lui,era molto concentrato a vedere la scuola,sembrava che stesse guardando ogni minimo dettaglio-che cosa inquietante-mi fermai di colpo e bussai ad una porta.

-Puoi entrare- dissi riferendomi alla stanza affianco a me,lui si strinse lo zaino alle spalle ed entrò.
Avrei dovuto aspettare qui? Meglio di sì,non si sa mai che si perda.
Io la prima volta che sono entrata qui stavo entrando in un'altra classe-che figura di merda-eppure ora mi sembra ancora così difficile capire dove si trovi la mia classe.

-Arrivederci- sentii dire alle mie spalle,segno chiaro che avesse finito,mi giro verso di lui e vidi la preside che lo salutava-diciamo che io e la preside non andiamo d'accordo-cercai di distogliere lo sguardo,ma ormai mi aveva visto -Oh ciao Julia,vuoi cambiare di nuovo classe?- mi chiese sorridendomi -No no- risposi con un sorriso finto,intanto quel ragazzo ancora faceva finta di niente,ma non mi interessava più di tanto.
Mi incamminai con il ragazzo dietro alle mie spalle verso la classe,non avevo tanta voglia di scalare tre piani,quindi avrei deciso di usare l'ascensore -Andiamo in ascensore dai- dissi scocciata,lui mi seguì senza proferire parola-parla molto il ragazzo-schiacciai il tasto per il terzo piano e le porte metalliche si chiusero.
Ecco il silenzio imbarazzante di cui tutti parlano,ora avevo capito cosa significasse,ma non mi andava di stare in silenzio -Beh allora...come ti chiami?- domandai,per arrivare ad una conversazione sensata,mi guardò e poi fece un passo in avanti,le porte metalliche si aprirono e prima di mettere un piede fuori si girò verso di me -Mi chiamo Aidan comunque- disse prima di uscire fuori.

Aidan...Aidan,l'ho già sentito da qualche parte,per un momento sembrava lui quello che mi stava portando in classe perché io non ricordavo la strada,rimase a bocca aperta quando gli tagliai la strada ed entrai prima io -Oh siete tornati- disse la prof accogliendo Aidan a sedersi da qualche parte.
Mi sedetti al mio posto che stranamente non era occupato da nessuno e per mia gran fortuna quello nuovo si mise accanto a me-almeno qualcuno che non rompe i coglioni alle otto di mattina-non parla,quindi siamo messi proprio bene.
Durante le lezioni Aidan non era abbastanza concentrato,anzi era concentrato,ma su dei disegni...mi offrii-da sola-il consenso di sbirciare un po',devo dire che è davvero fantastico il modo in cui disegna -Qualche problema?- mi domanda alzando la testa,solo allora mi resi conto che lo stavo fissando da un po' -Mh,no...stavo pensando che sei davvero bravo a disegnare- dissi guardando il mio quaderno vuoto -Tieni- mi disse lui facendomi arrivare un foglietto sotto il mio sguardo -Hai disegnato il mio nome?- chiesi perplessa,era la prima volta che qualcuno disegnava il mio nome-cosa abbastanza strana per me-sorrisi istintivamente e sentii le guance andarmi a fuoco -Grazie- dissi posandomelo su una pagina del diario.

Autrice: Non so quando pubblicherò la prossima parte,perché questa storia che sto ricreando qui,l'avevo già scritta su un quaderno,ditemi se vi piace...

Story of my lifeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora