-11- il sogno della vita perfetta

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Sarà passato circa un'ora e mi ritrovo mezza ubriaca a ballare insieme ad Ade sul tavolino del privè, sento Vladimir prendermi per la vita e caricarmi sulla sua spalla

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Sarà passato circa un'ora e mi ritrovo mezza ubriaca a ballare insieme ad Ade sul tavolino del privè, sento Vladimir prendermi per la vita e caricarmi sulla sua spalla.

Mi trovo a testa in giù e mi metto a ridere, <Adeee vendi anche tu la stanza capovolta> <siii>

<ok ragazza addosso andiamo a casa a riposare> dice Nathan, <un pigiama party come i vecchi tempi>.

Arriviamo in auto e Vladimir mi appoggia sul sedile e mi addormento all'istante.

Sento qualcosa di pesante che mi comprime il petto, e mi costringe ad aprire gli occhi, guardo in basso e vedo la testa di Vladimir sul mio petto.

Lo scuoto leggermente, ma ricevo solo dei versi come risposta, si gira e si appoggia sul mio seno <mh...non mi ricordavo le tue tette così comode> <ma smettila> lo spingo facendolo finire giù dal letto.

Scoppio a ridere come una pazza, Vladimir si alza e si avvicina a me e il inizio a correre per il corridoio cercando di scappare da lui.

Vladimir mi ragginge in inizia a farmi il solletico sui fianchi, <ti prego smettila...> dico ridando in mezzo alle risate.

Circondo le gambe sui suoi fianchi e lui inizia ad incamminarsi verso la cucina, si siede a capo tavola e mi fa sedere sulle sue gambe, quando Hana serve la colazione ci divertiamo ad imboccarci e vicenda.

Mi rendo conto che per la prima volta la vita che abbiamo, che ho tanto sognato da ragazzina si sta avverando, ho sotto gli occhi, tra le mani il sogno della vita perfetta.

8 anni fa...

<una settimana da soli, mentre noi saremo in viaggio di lavoro>...

È passata un'ora da questa frase e ora sono dispesa di fianco a Vlad mentre guardiamo un film, una settimana completamente liberi.

<immagina che questa non fosse solo una settimana, potremo vivere tutta la vita così, io te e una immensa villa tutta per noi>

<succederà molto prima che te lo immagini>

Finiamo di mangiare e mi prende di nuovo in braccio, <ti ricordo che sono ancora in grado di camminare> dico, <oh lo so, ma così è più divertente>

Entriamo nella stanza ed inizio a vestirmi in modo abbastanza comodo, mi avvicino a lui e lo abbraccio <hai fatto quello che ti ho chiesto ieri sera>

<dubiti per caso di me?> sorrido e mi giro incamminandomi verso il sotterraneo, scendo le scale e arrivo perfettamente nel lungo corridoi con delle celle buoi sia nel lato destro che nel lato sinistro.

Batto il piede sul pavimento creando un forte rumore che rimbomba per tutto il piano, <capelli ramati la dama rossa è qui> scoppio in una risata abbastanza macabra, ora sono assetata di sangue e vendetta.

Inizio ad avanzare e mi fermo solo quando sento un continuo sbattere sulle sbarre, abbasso lo sguardo e vedo rosso ramato con la mani entrambe ammanettate e mezza accasciata a terra.

Apro le sbarre e le tiro un calcio nello stomaco, <ma buongiorno so tutto io, non parli più?>


(377 parole)

Destinata a Lui da SempreWhere stories live. Discover now